giovedì 28 giugno 2012

OSTIA, RIPASCIMENTO: LAVORI SENZA ORDINANZA DELLA CAPITANERIA

Più di un mese di ritardo, opera approssimativa, 7 milioni di euro spesi e ora, dal 25 giugno, anche l'ultima parte dei lavori senza la necessaria ordinanza della Capitaneria di Porto. Questo il riassunto dell'odissea dei lavori di ripascimento delle spiagge di Ostia Levante, oramai arrivati nell'ultimo tratto tra gli stabilimenti Vecchia Pineta e Med, condotti dalla ditta ACMAR di Ravenna. L'ultima ordinanza emessa dalla Capitaneria di Porto è la 48/2012T che fissava il termine dei lavori in data 25 giugno. Così non è stato e nessuno ha controllato. In piena stagione balneare.

mercoledì 27 giugno 2012

OSTIA, PARCHEGGI NON AUTORIZZATI SU TERRENI DEMANIALI

I parcheggi sul lungomare di Ostia della Lega Navale nonché degli stabilimenti Mami e Le Dune, insistono su terreni demaniali ma non hanno mai ricevuto alcuna autorizzazione da parte del XIII Municipio e della Polizia Municipale. La verità è finalmente emersa durante l'ultima seduta della VI Commissione - Litorale del parlamentino di Ostia, presieduta dal consigliere Mario Bellavista. Eppure i parcheggi, a pagamento (dai 3 ai 5 euro) sono lì da tre anni. Perché la Polizia Municipale ha ignorato i nostri esposti già inviati nel 2009 in cui si contestava non solo quanto emerso ma anche gravi violazioni al codice della strada in materia di apertura dei passi carrabili? Attendiamo adesso con urgenza la chiusura di quei parcheggi e invitiamo fin d'ora chiunque a non cercare di trovare convenzioni con la Federazione Italiana Nuoto per utilizzare il parcheggio interno del Polo Natatorio a vantaggio dei balneari. (nella foto: il parcheggio dello stabilimento 'Le Dune')

giovedì 21 giugno 2012

OSTIA, RIPASCIMENTO SPIAGGE: 30 GIORNI IN PIU', 100 METRI IN MENO E 7 MILIONI DI EURO SPESI

Un'ulteriore proroga e siamo alla terza. Per i lavori di ripascimento delle spiagge di Ostia levante alla fine ci saranno voluti, se tutto va bene, 90 giorni, ben 30 in più secondo quanto invece previsto dal Capitolato Speciale d'Appalto. I lavori oggi sono in ritardo: mancano, lato Canale dei Pescatori, quasi 100 metri di nuovo arenile. Dal 28 marzo 2012, data in cui sono stati assegnati i lavori alla ACMAR di Ravenna, per ben tre volte la Capitaneria di Porto ha dovuto emettere apposita ordinanza per autorizzare un nuovo fine lavori, diventato ieri quello del 25 giugno e non più quello fissato inizialmente del 31 maggio. Eppure lo schema contrattuale teneva già conto di 10 giorni quale incidenza dell'andamento stagionale sfavorevole. Chi e su quale basi ha concesso la proroga di 30 giorni, evitando che per ogni giorno di ritardo venisse sanzionata alla ACMAR una penale pari all'1 per mille dell’importo contrattuale (quasi 7mila euro al giorno), vale a dire quasi 200mila euro in totale? Lavori non solo in ritardo e ancora non terminati, ma che rischiano di essere messi in discussione alle prime mareggiate per la mancanza di protezioni di contenimento a mare. Abbiamo segnalato più volte l'imperizia della ditta durante l'esecuzione dei lavori, così come la mancata applicazione delle prescrizioni di sicurezza a mare imposte dalla Capitaneria di Porto e dal XIII Municipio, che prevedevano anche il divieto di balneazione e l'interdizione al pubblico del tratto interessato dai lavori. Adesso anche l’avaria alle pompe di dragaggio e refluimento della Draga NJORD R, resasi indisponibile. Pasticci su pasticci costati quasi 7 milioni di euro di cui chiederemo spiegazione alla Regione Lazio.

mercoledì 20 giugno 2012

OSTIA, PARCHEGGI LUNGOMARE: IL COMUNE RILEVA GRAVI IRREGOLARITA'

Lo dichiara il VII Dipartimento Mobilità e Trasporti del Comune di Roma e ne prende atto l'Assessore alla Mobilità, Antonello Aurigemma. Il bando di gara sui parcheggi a pagamento del lungomare di Ostia ha violato in primis il Piano Generale del Traffico Urbano adottato per il XIII Municipio e neppure ha tenuto in considerazione che ben 5 lotti su 21 ricadono in zone di particolare rilevanza urbanistica. Questo ultimo aspetto doveva inoltre essere autorizzato in via preventiva proprio dal VII Dipartimento, a cui invece non è mai giunta alcuna richiesta. Abbiamo adesso la certezza che il minisindaco Vizzani ha commesso, violando precise norme di legge e di regolamento, un abuso d'ufficio (articolo 323 del codice penale) arrecando ai cittadini di Roma un danno ingiusto. Attenderemo 3 giorni dalla data di questo comunicato stampa per ricevere l'adesione alla nostra iniziativa da parte delle forze politiche di opposizione, dopodichè procederemo da soli. Scandaloso il silenzio della Polizia Municipale che per prima avrebbe dovuto segnalare tali irregolarità. Pronte altre denunce.
documento del Comune di Roma

martedì 5 giugno 2012

OSTIA, AIR SHOW: PER L'AERONAUTICA E' PIU' IMPORTANTE DELLA FESTA DELLA REPUBBLICA

L'Aeronautica Militare non bada a spese e in onore delle vittime del terremoto presta i suoi uomini a smontare l'impianto di diffusione sonora sui 2 km del lungomare di Ostia, dove il 3 giugno si è tenuto l'Air Show. Non bastava averlo installato, nè bastavano i quasi 100mila euro 'regalati' all'organizzazione privata per il passaggio delle Frecce Tricolori e degli altri velivoli. Scelte molto discutibili che contrastano con la dichiarazione di 'patrocinio gratuito' da parte del Ministero della Difesa. Invieremo allo Stato Maggiore dell'Aeronautica un dettagliato esposto per essere informati se tutto questo è normale. Perché se lo è, non si capisce l'assenza delle Frecce Tricolori durante la Festa della Repubblica dovuta a un taglio dei costi: potevano essere tolte ad Ostia e mandate ai Fori Imperiali. Scandalosa infine l'affermazione da parte dell'Aeronautica Militare che le Frecce Tricolori erano presenti all'Air Show perchè, in presenza di così tanta gente, "la pattuglia ha voluto mandare un messaggio di solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma" non rinunciando a tale opportunità. Ci domandiamo: secondo l'Aeronautica Militare, l'Air Show è più seguito che non la Festa della Repubblica?

lunedì 4 giugno 2012

OSTIA: LE BUGIE DELL'AIR SHOW

Secondo la Prefettura avrebbero assistito 500mila persone, secondo Repubblica si sarebbero esibite le Red Arrows, cioè il Gruppo acrobatico della Royal Air Force e anche il Team 60, la pattuglia acrobatica dell'aeronautica svedese. Così come, secondo gli organizzatori, ci sarebbe stato il solo patrocinio 'gratuito' del Ministero della Difesa e del Comune di Roma. Nulla di tutto questo. Ieri l'Air Show è stato un mezzo flop, salvato solo dall'italianità delle Frecce Tricolori, dalla splendida pattuglia Breitling Jet Team (civile, non militare) e dallo spericolato Fornabaio con il suo Breitling Extra 300 (lo hanno fatto esibire ben due volte, per colmare la restante noia). Non c'erano 500mila persone, si e no (su tutto il litorale, tra bagnanti e passanti) 300mila, quelli di Ferragosto. Fa infine piacere che dopo la nostra protesta, a parte IdV e SEL che hanno subito aderito, si sia espresso contrario anche il PD, segno che la manifestazione è veramente una costola dell'Assessore Comunale Davide Bordoni. Costi dunque enormi, nuvole di kerosene cancerogeno e fracasso non compatibile con l'abitato di Ostia. Si vuole fare l'Air Show? Si vada all'aeroporto di Pratica di Mare, così vediamo se la politica può usare la manifestazione per farsi propaganda. Da chiarire infine il ruolo dell'Aeronautica Militare, che ha impiegato per giorni il 31° Stormo di Ciampino per allestire l'impianto di diffusione sonora su 2 km di lungomare, neanche fossimo ai Fori Imperiali. Nei prossimi giorni tireremo fuori tutto, ma proprio tutto su questo inutile e costoso baraccone. nella foto: il parcheggio dei pullman autorizzati in via delle Quinqueremi, mezzo vuoto (solo 12 pullman)

domenica 3 giugno 2012

TRIBUNALE DI OSTIA: UN CENTRO DI POTERE LOCALE CHE VA CHIUSO

Il Tribunale di Ostia? Che venga chiuso e anche il prima possibile. Un vero centro di potere in mano a imprenditori, balneari e avvocati locali che mai ha tutelato i diritti dei cittadini, come nello scandaloso caso del Polo Natatorio di Ostia. La difesa a spada tratta dell'Assessore Comunale Davide Bordoni è la prova di quello che sosteniamo. Nessuno si permetta di parlare a nome dei cittadini, soprattutto a nome di quelli colpiti in questi anni da discutibili sentenze del Tribunale di Ostia, che ancora gridano vendetta. Ricordiamo che dal 10 luglio 2000 il Tribunale di Ostia, sezione distaccata di quello di Roma, è l’unico in Italia posto all’interno della stessa città. Allora, che venga aperta una sezione distaccata del Tribunale in tutti i Municipi di Roma, non solo ad Ostia. Tra le altre cose, l'efficienza sbandierata sui giornali è tutta da dimostrare: cosa ha fatto, p.es., il Tribunale di Ostia per adeguarsi al "Piano straordinario per la giustizia digitale" lanciato dal Ministero il 14 marzo 2011? Nulla. In compenso emette sentenze imbarazzanti come quella della sospensione del pagamento dei canoni demaniali degli stabilimenti balneari, emessa dal suo Consigliere Dirigente, Massimo Moriconi, il 23 giugno 2008, che, per esempio, ha fatto risparmiare allo stabilimento balneare Venezia ben 83mila euro dovuti per il 2007. Non dimentichiamo infatti che secondo la legge 6 dicembre 1971, n.1034 (art.5 ) mentre il TAR ha competenza sui ricorsi contro atti e provvedimenti relativi alle concessioni balneari, è l'autorità giudiziaria ordinaria che ha giurisdizione sulle controversie concernenti indennità, canoni ed altri corrispettivi. In altre parole, finche esisterà la sezione distaccata di Ostia del Tribunale di Roma, sarà lei e non Roma a decidere per ultima se uno stabilimento balneare deve pagare o no quanto richiesto dallo Stato. E visto come stanno le cose riguardo i pagamenti dei balneari, ripetiamo: chiudete subito quel Tribunale.

sabato 2 giugno 2012

OSTIA, CON L'AIR SHOW, DIVENTA UN RUMOROSO E COSTOSO AEROPORTO

Ieri, ad Ostia, le prime prove dell'Air Show: 3 Frecce Tricolori e 1 caccia F16 dell’aeronautica belga, per un'ora a partire dalle 16. In più, la squadra di paracadutisti del Crazy Fly di Nettuno. A parte il disturbo arrecato alla cittadinanza, questo significa che, poiché un'ora di volo costa circa 4mila euro (tutto compreso), già 32mila euro sono stati bruciati in fumo e fracasso. In una sola ora. Considerando la nuova tassa per i terremotati sui carburanti (2,42 cent/lt), per fare la stessa cifra ci vorranno circa 1,32 milioni di litri. Oggi, altre 5 ore di prova, domani la giornata conclusiva che comprende tutto il pomeriggio. Altri soldi pubblici buttati via, almeno quelli delle Frecce Tricolori perché non è chiaro il finanziamento dell'intera manifestazione che include anche i costi della Polizia Municipale, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, delle autoambulanze e così via. In altre parole, la manifestazione 'privata' dell'Air Show, organizzata da un aeroclub di Anzio, diventa la cosidetta “Giornata Azzurra”; cioè quell’evento nel quale l’Aeronautica Militare mette in campo tutte le proprie capacità, compresi uomini e mezzi del 31° Stormo con sede a Ciampino che per giorni hanno installato sui 2 km di lungomare tutto l'impianto di diffusione sonora. Visti i tagli di bilancio, vista l'emergenza terremoto, visto il disagio cittadino (in altre parti d'Italia simili manifestazioni si fanno negli aeroporti), visto che il 4 giugno sarà lutto nazionale in ricordo delle vittime del terremoto, era opportuno tutto questo baraccone? nella foto: uomini e mezzi del 31° Stormo di Ciampino che installano l'impianto di diffusione sonora davanti allo stabilimento Belsito