sabato 13 luglio 2013

OSTIA, NO AI CAMPI ROM: APRIRE CAMPEGGI PRIVATI E STRUTTURE RICETTIVE DELLA CHIESA

Assurda l'idea della Caritas di realizzare villaggi per i senza fissa dimora dentro le pinete del litorale. Non è possibile alcuna variante urbanistica per realizzare questi insediamenti abitativi. Grave che la Caritas, invocando la solidarietà, ignori la legge forzando un'incompetente e incapace amministrazione a scelte straordinarie quando quelle ordinarie già esistono ma non sono applicate. Dopo il conclamato fallimento dei campi Rom, con la proposta della Caritas si passa dagli sgomberi alla riserva indiana. Se proprio servono spazi temporanei si usino i campeggi o le strutture ricettive turistiche della Chiesa, ma non aree che sono vincolate. La Caritas si rivolga a Papa Francesco chiedendo di aprire l'enorme patrimonio immobiliare alla solidarietà e non al turismo. La Droghei, assessore alle politiche sociali della giunta di Ostia, ripassi le leggi e chieda ai campeggiatori di lasciare spazi temporanei ai senza fissa dimora. Altro che critiche, qui siamo stufi dell'incompetenza e della demagogia.



1 commento:

  1. Ben detto. Ci stiamo facendo distruggere un patrimonio. Già dentro la pineta che ne sono di insediamenti abusivi che nessuno si cura di togliere. Per non parlare poi delle discariche a cielo aperto!!!! E' ora di far rispettare le regole a tutti e non solo a chi paga le tasse e avrebbe diritto a qualcosina in più. Se li facciano sotto casa loro i campi rom i signori politici e soprattutto la chiesta che anche con questo papa è cambiata di poco. Ma soprattutto i cattolici praticanti aprano gli occhi e finiscano di farsi menare per il naso da questi signori che come la storia ci insegna, per secoli hanno fato solo i loro beati affari nascosti dietro il paravento della religione.

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