mercoledì 30 ottobre 2013

INFERNETTO, SUPERMERCATO SU VIA DI CASTELPORZIANO: PERICOLOSO ABBANDONO DELL'INCROCIO

Fondo stradale dissestato e pericoloso, lasciato da una settimana in abbandono, per colpa di un supermercato e dell'ACEA, in uno dei 4 incroci più importanti dell'Infernetto, dove transitano tutte le linee ATAC del quartiere e, al mattino, migliaia di auto dirette o alla scuola Mozart o verso la via Cristoforo Colombo. Si tratta dell'incrocio tra via Dobbiaco e via di Castelporziano, a poche centinaia di metri dall'ingresso della Tenuta del Presidente della Repubblica. I lavori di allaccio della cabina elettrica del supermerato Buscaini (necessari per la prossima apertura di fine novembre) erano stati autorizzati il 30 settembre dal Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale (rep. VO/1345/2013, prot.VO/71997/2013) istituendo una provvisoria disciplina traffico in Via Ermanno Wolf Ferrari, Viale di Castel Porziano e Via Dobbiaco per lavori Acea per il periodo dal 14 al 25 ottobre. Invece, dal 24 ottobre, il cantiere è stato abbandonato, lasciando l'asfalto 'grattato', sconnesso e pericoloso in frenata, senza alcuna segnaletica orizzontale, senza applicare alcuna delle prescrizioni previste dal Codice della Strada. 
L'assurdo è che la polizia municipale non ha minimamente garantito la sicurezza dell'incrocio pur sapendo del disagio presente. Infatti in data 23 ottobre 2013 con nota n. 78938 (pos. U.T.S.S. 2314) veniva richiesta per conto della Soc. Acea Distribuzione una proroga al fine di consentire il completamento dei lavori, tanto che è stata rilasciata una nuova autorizzazione proprio il 24 ottobre (rep. VO/1460/2013, prot.VO/79378/2013) per il periodo dal 26 ottobre al 4 novembre.
Non sappiamo quando i lavori verranno effettivamente eseguiti e terminati, sappiamo però che dal 24 ottobre ad oggi l'incrocio è rimasto pericoloso, senza alcun ripristino del manto stradale, generando almeno 8 situazioni di pericolo segnalateci dai residenti.
Considerato che i lavori da parte del supermercato Buscaini e dell'ACEA erano già stati richiesti il 29 agosto e che sono stati rimandati in attesa in funzione del cantiere, restiamo sorpresi di questa impreparazione nell'allestire le condizioni di sicurezza stradali. Ci domandiamo, dunque, vov'è il rispetto del Codice della Strada? E' possibile che i cittadini debbano sempre pagare in funzione di interessi privati?

mercoledì 23 ottobre 2013

OSTIA: AZZERATA LA LIBERA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI

Sono passati 41 giorni da quando ai cittadini è stata negata dal Municipio l'aula consiliare 'Massimo Di Somma'. Ben 11 giorni in più dei 30 previsti dalla delibera municipale del 12 settembre ('Disciplina per la concessione e l'utilizzo delle sale predisposte per conferenze e dibattiti del X Municipio'), necessari per redigere il <regolamento che stabilisca i criteri di assegnazione dell'Aula Consiliare "Massimo Di Somma">. Unico caso in Italia, a Roma, Capitale d'Italia, nel X Municipio, si sta dunque compiendo un grave atto discriminatorio, anticostituzionale e antidemocratico, per il quale sono stati già denunciati Andrea Tassone e Antonio Ricci, rispettivamente Presidente e Presidente del Consiglio del X Municipio. Ad oggi, l'aula consiliare è chiusa ai cittadini e può essere utilizzata <esclusivamente per fini istituzionali>. Un'eccezione però c'è stata in data 18 settembre quando, per presentare una corsa podistica promossa da un comitato di quartiere e patrocinata dal Municipio, l'aula è stata invece concessa senza tener conto della delibera, presente lo stesso Tassone. La 'consulenza' di tutto questo scandaloso comportamento, contrario ai principi fondamentali della partecipazione dei cittadini, è di Rodolfo Murra, capo dell'Avvocatura Capitolina e al tempo Direttore del X Municipio, e del già citato Antonio Ricci, Dipendente della Presidenza del Consiglio dei Ministri, "Specialista Esperto Giuridico Legale Finanziario" come lui si dichiara. Addirittura, durante la votazione della suddetta delibera, Tassone ha 'comandato' alla sua maggioranza, tramite il gesto del pollice rivolto verso l'alto, di votare la delibera senza alcuna discussione. A riferirlo, tre capigruppo dell'opposizione: Ferrara (M5S), Notturni (Lista Marchini) e Colloca (Fratelli d'Italia). Ma c'è di più. E' ormai appurato che tale delibera sia stata generata per impedire l'utilizzo dell'aula consiliare a dei semplici cittadini che volevano, dopo i recenti fatti di cronaca, incontrarsi in un luogo pubblico e parlare della mafia sul litorale romano per colmare i mesi di deprecabile omertà della politica locale e romana (omertà che ancora dura). Dunque, non solo Tassone si dichiara pubblicamente 'carissimo amico' di Mauro Balini, proprietario del porto di Ostia e coinvolto nelle recenti indagini dell'antimafia, senza attendere con prudenza l'esito delle indagini stesse, non solo si ritarda la redazione di un regolamento per concedere (come accade ovunque nel mondo) l'aula consiliare ai cittadini, ma in più si esercita, da parte di Tassone, un uso discrezionale dell'aula stessa, come avvenuto il 18 settembre. Il tutto, con la 'consulenza' dell'Avvocatura Capitolina e di un dipendente della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ultima chicca, in data 24 ottobre il consiglio del X Municipio voterà la revisione dell'articolo 59 del Regolamento Municipale, quello sulla partecipazione dei cittadini, senza averne mai comunicato pubblicamente il nuovo contenuto. Se questa è la politica che combatte la mafia siamo fritti.

lunedì 7 ottobre 2013

OSTIA: VA BENE PEDALARE MA ORA SERVE TRASPARENZA

Ricci (in piedi) e Tassone
Sono passati oltre tre mesi dalla elezione o dalla nomina del Presidente Tassone, degli assessori e dei consiglieri dell'attuale X Municipio ma rimane disatteso l'art.14 del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n.33, che prevedeva, in termini di trasparenza, l'obbligatorietà di pubblicazione di documenti ed informazioni per ciascuno di essi, tra cui "le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale".
A non pubblicarle è proprio Tassone, che, si vocifera, avrebbe avuto il sostegno in campagna elettorale da quel Mauro Balini, proprietario del Porto di Ostia, coinvolto nelle recenti indagini dell'Antimafia sul litorale romano. Come può accadere tutto questo se addirittura è stato direttore del Municipio, in questi mesi, il capo dell'avvocatura capitolina, Rodolfo Murra, stimato baluardo di legalità?
Troppe sono le irregolarità, anche a livello comunale e degli altri municipi. Nessuna trasparenza. Gravissimo poi che nel X Municipio lo stesso Presidente del Consiglio Municipale, Ricci, della Lista Civica Marino, dipendente della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Specialista Esperto Giuridico Legale Finanziario, nonché insignito dell’Onorificenza di Ufficiale “Al Merito della Repubblica Italiana”, taccia, lui, da sempre, difensore della legalità amministrativa. In realtà neanche Ricci ha pubblicato i dati relativi ad altri incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e l'indicazione dei compensi spettanti.
Insomma, pedalare va anche bene, ma Marino deve garantire la trasparenza.
Noi, come Comitato Civico 2013, ne faremo una battaglia fino ad ottenere quanto previsto per legge.

domenica 6 ottobre 2013

OSTIA: MARINO, PORTACE L'ACQUA

Un sindaco indecente che si muove da Roma fingendo di essere un 'ciclista' solo per normalizzare la pesante aria di mafia e omertà che si respira ad Ostia. Ieri, nell'assemblea popolare di Luna Nuova sulle mafie presso la Parrocchia di Santa Monica, è invece emersa la verità. Lo aveva detto ad agosto Mirko Coratti (PD, presidente del consiglio comunale): "A settembre seduta straordinaria dell'Assemblea Capitolina ad Ostia, sulla criminalità", ma questa assemblea non si farà mai. Così come è emerso il fatto che è stato il Presidente dell'attuale X Municipio, Tassone, a non voler concedere l'Aula Consiliare 'Massimo Di Somma' per l'assemblea di Luna Nuova. Addirittura, per ottenere questo, è stato Rodolfo Murra, capo dell'Avvocatura Capitolina, a redigere una delibera  con 'immediata eseguibilità'. Tassone ancora deve chiarire chi gli ha pagato la campagna elettorale, come previsto per legge, soprattutto in considerazione del fatto che si vocifera sia stato quel Mauro Balini, proprietario del Porto di Ostia, coinvolto nelle indagini per 416-bis ("associazione per delinquere di tipo mafioso"). A Ostia dunque 'piove', nel senso che arriva la Polizia, ma Marino pensa alla sua bicicletta e alle condizioni meteorologiche.

venerdì 4 ottobre 2013

OSTIA, IL LUNGOMARE SENZA REGOLE

Pedonalizzazione del lungomare di Ostia? "Lungomare della Legalità"? A raccontare quello accaduto oggi, non sembrerebbe: sfalcio delle aiuole davanti al Polo Natatorio senza alcuna determinazione dirigenziale, segnali di 'divieto di fermata' posizionati 48 ore prima, senza alcuna spiegazione, per quasi 2 km di lungomare. L'attuale X Municipio, scosso dai fatti di mafia sui quali è caduta l'omertà della politica locale, si distingue anche per questa 'sportiva' interpretazione del codice della strada. Non si può occupare la sede stradale per lavori, come invece è accaduto, senza pubblicare all'Albo Pretorio il documento che li autorizza. Non si può dire che non ci sono i soldi per la manutenzione del verde, se invece si sfalcia l'aiuola proprio davanti al Polo Natatorio dove si tiene la riunione dell'Assobalneari (nei restanti km di aiuole è stato avvistato Tarzan...).
Non si possono mettere cartelli di 'divieto di fermata' senza apporre sopra di essi, in maniera visibile, gli estremi della determinazione dirigenziale 1329 del 27/9/2013. Caos e disagio tra gli automobilisti. Il problema è sempre lo stesso: decisioni affrettate e raffazzonate della giunta ostiense, organico e mezzi carenti nel Corpo della Polizia Locale, costretta a fare quello che può. A rimetterci i cittadini, presi in giro da un Sindaco che più che fare vuol farsi vedere pedalare. Ma la bicicletta gliela abbiamo data noi: solo in prestito.