mercoledì 31 dicembre 2014

martedì 30 dicembre 2014

IL TRISTE NATALE DI OSTIA MAFIOSA

Nessun addobbo, neanche floreale. "Se so' magnati pure l'urtimi du' spicci", questo commenta la gente. A Ostia regna lo squallore natalizio. Dopo gli arresti per mafia di luglio 2013, dopo le intercettazioni di 'Mafia Capitale' che coinvolgono il presidente del X Municipio, Andrea Tassone, dopo il commissariamento del Comune di Roma che vede gli atti amministrativi di Ostia sotto la lente d'ingrandimento, l'aria marina si è fatta pesante. Quasi un milione di euro buttato quest'estate per una scandalosa pedonalizzazione del lungomare e neppure un centesimo per il Natale. Per fortuna che bisognava rilanciare il turismo, curare il decoro urbano, favorire la destagionalizzazione e incrementare l'economia locale. Il risultato è sotto zero, come le temperature polari in arrivo. Tassone ha litigato con tutti ed è sempre più solo. Come l'albero cinese in mezzo a Piazza Anco Marzio, unico segnale natalizio, triste e solitario, quasi più dell'assessore municipale alla Cultura, Sandro Lorenzatti.

venerdì 19 dicembre 2014

OSTIA, MAFIA: LE BUGIE DEL PRESIDENTE TASSONE

Coinvolto nello scandalo 'Mafia Capitale' per i rapporti con Salvatore Buzzi, il presidente del X Municipio, Andrea Tassone, si è recentemente esibito in una delle sue migliori prestazioni: la bugia istituzionale. Dopo un servizio del TG1, andato in onda il 16 dicembre 2014, Andrea Tassone ha dichiarato: "Da gennaio 2014 ad oggi, il Servizio Giardini del X Municipio ha rimosso decine di pini, pioppi, cipressi crollati sulle strade, senza causare fortunatamente le drammatiche conseguenze del primo dicembre del 2013“. Per Tassone, che evidentemente non conosce la legge, tutto regolare. Per il Comune di Roma, no, tanto da affermare che si ritengono formalmente non autorizzati "tutti gli abbattimenti sinora effettuati" dal X Municipio (Dipartimento Tutela Ambientale, n.prot.QL 74581 del 7 novembre 2014, cfr. documento qui sotto).

Non solo. Dagli atti presentati alla Procura di Roma dal consigliere municipale Nathalie Naim (Capogruppo Lista Civica Marino, Municipio 1), risulta in particolare che per la “sicurezza delle alberature su Via di Castelfusano, propedeutica ai lavori stradali di somma urgenza", ci siano state solo semplici comunicazioni del X Municipio al Dipartimento Tutela Ambientale, relative agli abbattimenti dei seguenti alberi:

14 pini (n.prot.50882 del 22 aprile 2014)
03 pini (n.prot.CO/69100 del 4 giugno 2014)
06 pini (n.prot.7884725  del 25 giugno 2014)  

Gli abbattimenti degli alberi e anche le loro potature, poiché all’interno della Riserva Naturale  Statale del Litorale Romano, risultano essere stati eseguiti dunque senza alcuna autorizzazione, come previsto dalle norme vigenti. Stesso discorso per le altre strade interessate, centinaia, compresa la via del Mare e la via Cristoforo Colombo, nonché via dei Pescatori e via di Castelporziano (tra le strade con più pini del Municipio). Il business non era solo nell'affidamento dell'appalto ma anche nella possibilità di poter rivendere la legna tagliata anche sotto forma di pellets.

Ricordiamo, che tutte le potature e gli abbattimenti di alberi sono stati eseguiti in somma urgenza, che non esiste alcuna documentazione pubblicata e che molti lavori, come quelli di via di Castelfusano, sono stati assegnati direttamente dal Municipio senza alcun bando di gara (e Tassone conferma) alla Cooperativa 29 Giugno, quella di Salvatore Buzzi, braccio economico di Massimo Carminati, arrestato per associazione mafiosa.
Tutti conoscevano cosa stava accadendo, compreso il vicepresidente del X Municipio Sandro Lorenzatti (SeL) e il presidente del Consiglio Municipale, Tonino Ricci (Lista Civica Marino). Entrambi hanno un passato di militanza nel partito dei Verdi, con campagne ambientaliste proprio a difesa degli alberi. Ora dovrebbero appartenere al partito dei Rossi, per la vergogna. Tassone? A casa.


sabato 13 dicembre 2014

OSTIA, VIA COLOMBO: QUALE AGGIUDICAZIONE PER L'ECOFLORA2?

i mezzi della Ecoflora2 sulla Colombo
I pessimi lavori di potatura sulla via Cristoforo Colombo, affidati alla Ecoflora2 di Silvio Drudi (società di Ardea), dovranno essere giustificati, così anche il criterio di aggiudicazione. Anche perché la Ecoflora2 è la società invischiata nella vicenda giudiziaria della discarica di Casalpalocco in via Niceneto.
Il procedimento penale R.G. 52257/12 per truffa aggravata, assegnato al P.M. dott.ssa Terracina, ha già visto la nomina di un consulente tecnico, ing. De Blasi, che ha accertato che i lavori eseguiti da Ecoflora2 ammontarono a euro 1.000.000,00 circa, pur avendo la società già ricevuto un acconto di euro 1.650.000,00, oltre a un contestato decreto ingiuntivo per altri euro 2.148.200,00. Il tutto per l’esorbitante importo di € 3.798.200,00 ripartito sui consorziati di Casalpalocco.
Alla Ecoflora2 srl sono stati affidati i lavori sulla via Cristoforo Colombo in somma urgenza, senza evidenza pubblica della determinazione dirigenziale. Non si conoscono gli importi, non si conosce la regolamentazione dell'appalto, non si hanno risposte da parte dell'amministrazione del X Municipio, neppure tramite lo strumento dell'accesso civico.

Eppure, nella vicenda della discarica di Via Niceneto, risulta coinvolto anche l'ex-presidente del Consorzio di Casalpalocco, Fabrizio Testa, oggi arrestato nell'operazione 'Mafia Capitale'. Fu infatti Fabrizio Testa, in qualità dei suoi poteri, a non opporsi al decreto ingiuntivo di cui sopra, diventato, a tutti gli effetti, lo strumento che ha consentito proprio all'Ecoflora2 "di realizzare un lucro ai danni del Consorzio e dei Consorziati per aver svolto una attività nella quale si è concretizzata la fattispecie di un reato ambientale per il quale è in corso uno specifico procedimento penale". Ricordiamo che la Ecoflora2 risulta iscritta presso l'Albo Nazionale Gestori Ambientali, categoria 9, bonifica di siti, classe c, solo dal 10 aprile 2013 mentre la vicenda della discarica risale al 2011.
Infine non può sfuggire il fatto che l'uccisione dell'imprenditore Sesto Corvini, avvenuto il 10 ottobre 2013 proprio a Casalpalocco, sia legata anche alla questione della discarica. Sesto Corvini era il proprietario del terreno e firmatario di un contratto con Fabrizio Testa relativo alla consegna dei lavori. Sesto Corvini riteneva nullo il contratto con Ecoflora2 per “inadempienze ecologiche e contrattuali”, tanto da aver più volte ripetuto, anche in data 30 novembre 12, che non avrebbe mai firmato la liberatoria prevista dai contratti per la consegna dei lavori.

Il X Municipio, nella bufera per le intercettazioni in "Mafia Capitale" del suo presidente, Andrea Tassone, non ha adottato nessuna misura cautelativa in sede di affidamento all'Euroflora2. C'è da capire perchè.