martedì 24 marzo 2015

OSTIA, MAFIA: NON TOCCATE IL COMANDANTE ROBERTO STEFANO

Neanche l'ISIS sarebbe riuscita a chiedere la testa di Roberto Stefano, il comandante della Polizia Locale X Gruppo Mare insediatosi a Ostia da poco più di un anno (il 23 gennaio 2014). La chiede invece Andrea Tassone, presidente del X Municipio, pluri intercettato nelle indagini di Mafia Capitale con il suo amico Buzzi in trattative a dir poco sospette, con tanto di colazione al bar (p.es. quella del 16 maggio 2014 ad Acilia). Tassone, dimissionario per i fatti di Mafia Capitale e commissariato dal PD, è stato raggiunto di recente da un avviso di garanzia da parte della Procura di Roma, consegnato proprio dagli uomini del X Gruppo Mare. Si tratterebbe della brutta storia della pedonalizzazione estiva del lungomare di Ostia, un fallimento costato un milione di euro, criticato da tutti e che ora rivela anche il suo risvolto peggiore: Tassone sarebbe intervenuto per far rimuovere un'ispettrice dell'ASL RM-D, troppo ligia nei controlli sui chioschi adibiti alla somministrazione di cibi e bevande. Tassone, stravolto dall'inizio del suo mandato dalle indagini sulla mafia del litorale, chiede ora, proprio in nome di nuove misure 'antimafia', la rotazione del personale dirigente del suo Municipio: Claudio Saccotelli (Direttore del X Municipio, da almeno un mese già in odore di partenza ma per altri motivi) e appunto Roberto Stefano. Ad intromettersi in queste vicende amministrative, che nulla hanno a che vedere con le logiche del PD, il commissario Stefano Esposito, il senatore voluto da Matteo Orfini per sistemare l'imbarazzante Partito Democratico di Ostia. Esposito, favorevole al cambio di Roberto Stefano, si è scagliato contro il Ministro della Funzione Pubblica, Madia, intimandole di non inviare ispettori: "E’ un tema politico che abbiamo posto – ha detto Esposito – ed è stato accolto sia dal sindaco che da Sabella. Spero che la Madia non pensi di saperne più di Sabella”. Esposito dimentica che Raffaele Cantone a capo della Autorità Nazionale Anti Corruzione, pur convenendo che "la rotazione è rimessa alla autonoma determinazione delle amministrazioni", ha però ribadito che è necessario assicurare il buon funzionamento degli uffici e l'assenza di elementi punitivi dei trasferimenti. Non si capiscono pertanto i seguenti punti:

  1. perché Tassone parla della rotazione di Roberto Stefano solo dopo aver ricevuto l'avviso di garanzia?
  2. perché Tassone richiede la rotazione di Roberto Stefano a poco più di un anno del suo insediamento avendo fino ad oggi svolto un eccellente lavoro?
  3. perché Tassone si è dimesso parlando di infiltrazioni mafiose nella sua amministrazione e chiede la testa di Roberto Stefano?

Ricordiamo che il meccanismo della 'rotazione', come affermato da Cantone il 7 febbraio 2015, ha lo scopo di prevenire fenomeni corruttivi, facendo ruotare il personale nei propri incarichi sul territorio per evitare che si consolidi un controllo indebito di determinate aree.
Non è il caso del Comandante Roberto Stefano che ha sempre avuto un comportamento esemplare verso l'amministrazione di Tassone ed il territorio tutto, pur con personale sotto organico e con enormi difficoltà create dall'amministrazione stessa (basta ricordare il caso della pedonalizzazione e l'assenza delle Conferenze dei Servizi per definirne il piano dei parcheggi). Sarà dunque battaglia dura perché i cittadini di Ostia ormai da due anni a questa parte ne hanno viste di tutti i colori: il Comandante Roberto Stefano non si tocca e se servirà si scenderà in piazza a meno che Tassone ed Esposito non motivino con i fatti le loro, ad oggi, deliranti affermazioni.

domenica 22 marzo 2015

OSTIA, LA MAFIA DELLE BUCHE

Lo aveva detto Andrea Tassone, il presidente ormai dimissionario e commissariato del X Municipio (Ostia): "Ogni buca una ferita". Si riferiva alle 'buche stradali' nel periodo di Alemanno. Tassone, che oggi finge di dimettersi gridando di esser stato abbandonato da Roma nella lotta contro la mafia del litorale, non ha chiuso neppure una di quelle buche in due anni. Anzi, se ne sono aperte a centinaia, come quella di oggi nella foto in via E.Wolf Ferrari all'Infernetto, segnalata alla buona con un cartello di 'incidente', un birillo annegato nell'acqua piovana che ha riempito la voragine e decine di metri di nastro giallo della polizia municipale. Tassone, che si finge eroe contro la mafia di Ostia, dovrebbe spiegare come ha fatto a far asfaltare via Gagliato, a Centro Giano (località dove abita Tassone), essendo quella una strada "aperta a pubblico transito ma non inserita nell'elenco delle strade in manutenzione". Anche perché Tassone se ne vantò il 24 maggio 2014 dalle pagine di facebook: "Al di là delle chiacchiere, e credetemi ognuno di noi/voi ha la ricetta più giusta per questo nostro Municipio, ci sono i fatti. Sono quelli che ho mostrato a due cittadini che da tempo criticano l’operato di questa amministrazione su facebook. Così, questa mattina ho incontrato Sergio e Fabio e con loro ho fatto i sopralluoghi dei lavori fatti e di quelli che sono in cantiere. Siamo partiti dalle potature sulla via del Mare, proseguendo siamo entrati a Centro Giano con l’asfaltatura di via Gagliato, il parco di via Melicuccà...".
Oggi Tassone parla della mafia ma non è riuscito a chiudere una sola buca, a parte quelle di via Gagliato. Per le altre due opere da lui citate, una vede coinvolta la SAMA srl di Angelo Salzano (arrestato il 4 novembre durante un'operazione della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma), l'altra la cooperativa 29 Giugno di Salvatore Buzzi, arrestato per Mafia Capitale.

mercoledì 11 marzo 2015

OSTIA, L'UFFICIO STAMPA DECENTRATO DEL X MUNICIPIO

La giornalista di Ostia, Alessandra Sozio, vince ancora. Sarà sempre lei a ricoprire il ruolo di ufficio stampa del X Municipio grazie alla Società Korus srl, di cui la Sozio risulta essere una 'fornitura' nell'erogazione di servizi per l'editoria. Lo aveva già specificato il direttore del X Municipio, Claudio Saccotelli (prot. CO/20080 del 17/02/2014): "non è prevista la figura di responsabile dell'ufficio stampa del X Municipio" in quanto si è preferito ricorrere a servizi esterni.
In altre parole la Korus srl, come da capitolato d'oneri, deve provvedere alla 'fornitura' di un professionista iscritto all'Albo Nazionale dei Giornalisti per una serie di servizi sotto elencati.
Claudio Saccotelli si è però sempre rifiutato di far sapere perchè Alessandra Sozio sia stata impiegata come addetto stampa del Municipio dal 28 giugno 2013 fino al 23 gennaio 2014 senza alcun titolo che risultasse dalle pubblicazioni dovute per legge. Ad affermare il ruolo della Sozio è stato il presidente del X Municipio, Andrea Tassone, che già il 25 giugno 2013, durante la presentazione della sua giunta municipale, introduceva la giornalista come 'addetto stampa' del Municipio.
Da notare che Alessandra Sozio ha ricoperto il ruolo di ufficio stampa del Comitato sostenitore per Andrea Tassone durante l'ultima campagna elettorale che ha visto poi Tassone essere eletto. Alessandra Sozio è stata anche per lungo tempo vice direttore del Giornale di Ostia quando era di proprietà di Mauro Balini, patròn del porto di Ostia, amico di Tassone e coinvolto nelle intercettazioni telefoniche di Nuova Alba. Non indagato, Mauro Balini è risultato avere "interessenze inquietanti con ambienti malavitosi". Ricordiamo che l'editrice del Giornale di Ostia era al tempo "La Nuova Editoriale GDO società Cooperativa a R.L." che aveva sede in via Armando Armuzzi 6, presso lo studio dei commercialisti Vittorio e Paolo Proteo, finiti agli arresti per evasione fiscale il 25 settembre 2014.
A questo punto ci domandiamo: visto che di Alessandra Sozio si sa tutto, perché non si riesce a sapere con quale titolo abbia ricoperto per oltre 6 mesi il ruolo di addetto stampa del Municipio? Alessandra Sozio non ha mai fatto parte dello staff del presidente Tassone previsto per legge però ha avuto in quei 6 mesi pieno accesso a tutte le informazioni istituzionali del Municipio. In quel periodo, lo ricordiamo, la Procura di Roma mise sottosopra Ostia con l'operazione antimafia chiamata Nuova Alba.
Insomma perché la necessità di un ufficio stampa decentrato nella figura di Alessandra Sozio e non regolamentato da un ruolo istituzionale? La sensibilità dei dati accessibili a un ufficio stampa del municipio, soprattutto durante le indagini per mafia, avrebbe meritato secondo noi maggiore cautela.

LA STORIA
Con Determinazione Dirigenziale n.3052 del 19 dicembre 2013 si è proceduto all'approvazione di un Bando di Gara per l'affidamento di servizi del settore dell'editoria per la durata di 8 mesi, impegnando 17.690,00 euro, iva inclusa. La gara è stata vinta dalla società Korus srl, con sede in Roma, via Candia 25, P.I. 01747281002, che ha offerto un corrispettivo di 14.500,00 euro, iva esclusa (in pratica la stessa cifra del bando di gara, che includeva l'iva). Ricordiamo che nel bando, il punteggio finale era sbilanciato non sul prezzo offerto ma sulla professionalità del giornalista in 'fornitura' (60 punti su 100). La Determinazione Dirigenziale n.105 del 23 gennaio 2014 definiva i punteggi: 1) Korus, punti 86; 2) Alfa Comunicazione, punti 85; 3) Edistudio, punti 75.
La scadenza del servizio era fissata per il 4 ottobre 2014 (CIG Z470CFDF73). Ecco a questo punto l'intervento del Direttore del Municipio, Claudio Saccotelli, che senza alcuna gara, facendo ricorso all'art. 125, comma 10, lett. c) del Decr. L.vo n. 163/2006, riaffida alla Korus srl (e dunque ad Alessandra Sozio) lo stesso servizio, per un importo di 4.422,50 euro (cioè due mesi) dal 28 dicembre 2014 fino al 28 febbraio 2015 (CIG ZED1210A2A). Non è chiaro come sia stato coperto il servizio da ottobre a dicembre 2014 visto che Alessandra Sozio ha continuato ad essere presente in Municipio.
Nel frattempo, con Determinazione Dirigenziale n. 3160 del 22 dicembre 2014, si era proceduto all'approvazione di un nuovo Bando di Gara per l'affidamento degli stessi servizi nel settore dell'editoria per la durata però di dieci mesi. A vincerla di nuovo la Korus srl (e dunque Alessandra Sozio) per un importo 21.960,00 euro, iva inclusa. La Determinazione Dirigenziale n.422 del 3 marzo 2015 definiva i punteggi: 1) Korus, punti 79,33; 2) Ecoconnection, punti 78; 3) Edistudio, punti 71,78.

I SERVIZI
I servizi da realizzare per il tramite di un collaboratore iscritto all’Albo Nazionale dei Giornalisti Professionisti, per almeno 120 ore mensili, sono i seguenti:

- Realizzazione di convegni istituzionali, in nome e per conto di Roma Capitale - Municipio X (quartieri di Ostia, Ostia Antica, Acilia, Dragona, Malafede, Casalpalocco, Axa, Infernetto, Casalbernocchi);
- Realizzazione grafica di messaggi istituzionali, quali avvisi alla cittadinanza, nonché diffusione delle iniziative e delle attività promosse dal Municipio;
- Cura dell’identità visiva del Municipio;
- Proposte progettuali a supporto delle attività istituzionali e finalizzate altresì alla collaborazione con enti ed organismi che svolgono attività culturali, educative, sociali, ambientali e turistiche nel Municipio X;
- Realizzazione di servizi fotografici e materiale multimediale per la diffusione delle iniziative e delle attività promosse dal Municipio;
- Collaborazione alla redazione pagine web del sito istituzionale all’adempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte
delle Pubbliche amministrazioni”.