venerdì 25 marzo 2016

OSTIA: LA ROVINA DEL QUOTIDIANO REPUBBLICA

Le vendite di Repubblica (secondo gli ultimi dati estraibili da http://www.adsnotizie.it) vanno sempre peggio. L'ultimo mese disponibile è quello di gennaio 2016. La tiratura mensile nazionale è di 336.211 copie giornaliere, di cui vendute 230.008 e rese 98.792 (le rimanenti 7 mila sono suddivise tra estero, abbonamenti e copie omaggio: queste ultime quasi 2.500). Repubblica ha 10 edizioni locali (Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Parma, Roma e Torino). Delle circa 65.000 copie vendute a Roma al giorno su 15 municipi, parliamo di neanche 4.500 copie per municipio (per Ostia, sono 3.800). E' chiaro dunque che un giornale come Repubblica non sopravvive per fare informazione ma solo per fare 'comunicazione', nel senso che se non avesse il rimbalzo delle sue notizie dagli altri media (dai social network alle rassegne stampa televisive) raggiungerebbe solo una modestissima parte della popolazione. Una 'comunicazione' targata PD, dopo il declino di un giornale come L'Unità. In altre parole, Repubblica (che non è prima in Italia e a Roma) serve al PD solo in funzione della propaganda richiesta, 'comunicando' la posizione del PD sui singoli fatti/notizie al singolo lettore. L'informazione è un'altra cosa e ad Ostia si è ben visto: lasciare in mano a una sola giornalista la cronaca  locale di Mafia Capitale, è stato devastante. Aver difeso fino all'ultimo dalle pagine di Repubblica (edizione Roma) l'ex-presidente del PD, Andrea Tassone (arrestato il 4 giugno 2015), averlo definito "la miglior amministrazione mai vista", aver pubblicizzato la propria amicizia con il clan Fasciani (di cui frequentava il confiscato stabilimento Village, ancora oggi chiuso), aver attaccato tutte le voci dissenzienti del PD 'mafioso' locale, compresi gli imprenditori, ha provocato un sensibile calo delle vendite già drammatico di per sè.

giovedì 24 marzo 2016

OSTIA, MAFIA: CHIAREZZA SULLA MANCATA INAUGURAZIONE DELLO STABILIMENTO VILLAGE

Il Village è ancora chiuso ma la Hesperia srl
già ha 'aperto' gli abbonamenti stagionali
L'inaugurazione dello stabilimento balneare Village (confiscato al clan mafioso dei Fasciani) è saltata, si dice, per mancanza di documenti. Un'inaugurazione che aveva chiari connotati politici, visto che a prendersela a male sono stati solo gli stessi e soliti personaggi del PD: Matteo Orfini (presidente del PD) e Stefano Esposito (commissario del PD di Ostia). Però oggi Esposito nega questa versione ("non è un tema politico"), soprattutto dopo il disastroso e imbarazzante flop di quanto da lui organizzato a Ostia di recente: il presidio dei Giovani Democratici a Nuova Ostia e la serata contro l'usura presso il Teatro del Lido, entrambi andati deserti.
Per fare chiarezza, in attesa che la Regione Lazio renda noto quali documenti mancavano (visto che fino a poche ore prima aveva dato la sua presenza il presidente Zingaretti), proponiamo un articolo di un giornalista serio, Luca Teolato:

martedì 22 marzo 2016

ESPOSTO - MANCATO RIPRISTINO CHIOSCO SPIAGGIA 'LIBERA'

(planimetria estratta dalla
convenzione citata nell’esposto)
Nella convenzione (prot. CO/113594) firmata il 25 settembre 2014 tra il Municipio X del Comune di Roma e l'Associazione Temporanea d'Impresa (UISP, Libera, Le Grand Coureur), che regolamenta l'affidamento delle attività per la fornitura dei servizi connessi alla balneazione del Lotto 8, spiaggia libera compresa tra gli stabilimenti 'Bungalow' e 'Bonaccia', Lungomare Amerigo Vespucci n.144, si legge quanto segue:

Articolo 3 - Oneri a carico dell'affidataria
I - Ripristinare, entro 120 giorni dalla data odierna, i luoghi secondo la planimetria allegata al presente atto quale parte integrante e sostanziale sub allegato A.
Articolo 14 - Risoluzione del rapporto
Il Municipio risolverà la presente Convenzione ai sensi e per gli effetti dell'art.1456 del Codice Civile, a rischio e danno dell'affidataria, ... nei seguenti casi: … mancato rispetto delle condizioni e dei termini indicati alle lettere I, J, K e L del precedente articolo 3.

Ad oggi non solo la struttura è ancora presente ma in data 21 marzo 2016, è stato pubblicato un comunicato stampa (1)  di UISP e Libera in cui si afferma che l’ex Direttore del Municipio X (Claudio Saccotelli) avrebbe autorizzato a marzo 2015 la presenza di quel chiosco senza le modifiche richieste dal bando.

Poiché Claudio Saccotelli risulta più volte citato nei fatti di Mafia Capitale, soprattutto per i fatti collegati alle spiagge di Ostia (bando assegnazione spiagge libere, chiosco Hakuna Matata, etc.), motivo per il quale è stato rimosso dalla carica, si chiede chiarezza da parte del Municipio X sui fatti sopra esposti essendo, in caso di silenzio, costretti a denunciare i fatti stessi alle autorità competenti per presunti reati contro il patrimonio pubblico e contro l’erario.

(1) (comunicato stampa pubblicato da http://www.ostiatv.it/ostia-libera-e-uisp-basta-falsita-sulla-spiaggia-libera-spqr-0069418.html a firma di Maria Grazia Stella) “Il chiosco, poi, oggetto delle dichiarazioni alla stampa, è presente su quella spiaggia dal 2009 e come tale viene riportato nella planimetria allegata al bando del 2014. L'ATI assegnataria, malgrado ciò, chiede ulteriori chiarimenti per iscritto agli uffici municipali nel gennaio 2015 e a marzo dello stesso anno riceve comunicazione scritta, sempre dalla Direzione del Municipio, che lo stesso è da ritenersi parte della dotazione della spiaggia, mentre sono da abbattere gli 11 campi da beach volley/tennis abusivi. Che ora ci venga richiesto di abbattere una struttura che il Comune di Roma dichiara ufficialmente e in più occasioni essere propria, ci appare una pretesa eccessiva, anche da parte di chi in questi anni si è sempre distinto per miopie e silenzi