mercoledì 20 aprile 2016

OSTIA, CHIUDE 'QUORE MATTO' DI ZANNOLA (PD), FINTO PRESIDIO ANTIMAFIA

l'abbandono fuori dal locale Quore Matto
Il 1 aprile ha chiuso ad Ostia il locale Quore Matto dell'ex-consigliere municipale Giovanni Zannola (PD), a suo tempo citato all'interno delle indagini di Mafia Capitale. Il fatto in se non è una notizia anche se porta sollievo ai vicini di casa. Numerose sono state in questi anni le denunce per schiamazzi notturni e diverse sono state le intimazioni amministrative di chiusura del locale per mancate autorizzazioni, chiusure mai avvenute per l'impunità 'politica' del posto (documenti: 1, 2 e 3). Un locale accatastato A10 (uffici), senza un proprio allaccio in fogna, che Zannola, da affittuario, sub-affittava a sua volta prendendo soldi dall'Associazione Quore Matto lì ospitata. La notizia assume invece rilievo perché è il secondo finto caposaldo dell'antimafia di Ostia targata PD che cessa l'attività. E' infatti di ieri la notizia che Libera ha abbandonato la gestione della spiaggia ex-Amanusa a causa delle indagini in corso da parte della Procura per numerose irregolarità riscontrate (una, p.es., è stata  da noi denunciata).
Ricordiamo che il locale Quore Matto è diventato 'famoso' per un finto attentato mafioso che avrebbe subito il 10 marzo 2015 ma che invece ha riguardato il portone di casa di un altro condomino della stessa palazzina. Eppure il senatore Stefano Esposito (PD), la giornalista Federica Angeli (Repubblica) e addirittura l'arrestato ex-presidente del Municipio Andrea Tassone (PD), nonché il magistrato Alfonso Sabella (al tempo assessore alla Legalità sotto la giunta Marino) non ebbero dubbi: Quore Matto era stato incendiato dalla mafia. Per Tassone dopo 8 giorni erano pronte le porte del carcere per i fatti di Mafia Capitale, su firma del Procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone. Tassone invece partecipò addirittura al 'brindisi per la legalità' il 13 marzo 2015, con Sabella e tutti gli altri. Quell'episodio fu strumentalizzato dal PD e portato addirittura nella relazione del Ministro dell'Interno del commissariamento per mafia di Ostia (cosa che invece non fece il Prefetto di Roma). Ad oggi dunque Quore Matto è chiuso e di mafia, in quel posto, in quel finto 'presidio antimafia', non si parla più. In compenso:

  1. Giovanni Zannola si ricandida per il PD alle elezioni del Comune di Roma del prossimo 5 giugno 2016;
  2. il vicino si è ripagato tutti i danni senza che sia mai stata espressa alcuna forma di solidarietà da parte delle istituzioni (tutte invece accorse al bridisi della legalità in favore di Zannola);
  3. Federica Angeli ed Alfonso Sabella scrivono libri strumentalizzando i fatti di mafia a favore del PD e fanno finta che questo episodio non sia accaduto;
  4. il senatore Stefano Esposito, amico di Zannola, ha collezionato due condanne per diffamazione e a maggio dovrà rinunciare alla sua immunità parlamentare perché denunciato anche dal M5S;
  5. la Questura di Roma ha affossato le indagini e la Procura non ha mai aperto un fascicolo a riguardo, pur essendo, per il Ministro dell'Interno, 'un fatto di mafia'.

Aggiungiamo una chicca. Quando il 3 febbraio 2016 Rossella Matarazzo si insediò come nuovo dirigente del commissariato Lido di Ostia della Polizia di Stato, in sostituzione di Antonio Franco (dal 2010 a Ostia), sia Federica Angeli che Giovanni Zannola esultarono con frasi imbarazzanti che gettavano 'fango' sull'operato del commissariato di Ostia. La colpa della Polizia era di aver fatto troppi controlli presso il locale, chiamata dai vicini esasperati dagli schiamazzi e dai comportamenti illeciti. Addirittura Zannola scrisse pubblicamente: "Oggi, per Ostia, è giorno di festa e di libertà. Era ora".
Concludendo: per fortuna che Quore Matto ha chiuso. Ora speriamo che anche si faccia chiarezza su questo scandalo 'mafioso' di Ostia.

martedì 5 aprile 2016

OSTIA, TEATRO DEL LIDO: ESPOSTO CONTRO LE INIZIATIVE POLITICHE

L'iniziativa politica del 10/12/2015
Spett.le Zètema Progetto Cultura S.r.l.
Via Attilio Benigni, 59
00156 Roma
Tel 06 82077.1 / Fax 06 82077.105
info@zetema.it
direzione@pec.zetema.it
Oggetto: iniziativa politica del 6 aprile 2016 presso il Teatro del Lido (Ostia, Roma)

I FATTI
Il giorno 6 aprile 2016, Presso il Teatro del Lido in via delle Sirene 22 località Ostia (Roma), ore 18:30, si terrà una iniziativa politica organizzata dai Giovani Democratici Municipio Roma X, cioè dalla sezione giovanile del Partito Democratico. L’iniziativa è ‘mascherata’ dalla presentazione del libro di Alfonso Sabella, “Capitale infetta”. In realtà il contenuto dell’iniziativa è ben spiegato dal contenuto della mail che l’organizzatore (Agostino Biondo) ha inoltrato come invito : “…in un momento particolarmente difficile per la politica, mentre le persone sono sfiduciate ed è difficile risultare credibili per chi fa politica in maniera sana e nell'interesse dei cittadini, è indispensabile fare quadrato e portare avanti il nostro percorso e le nostre battaglie… Per questo motivo ho il piacere di invitarti alla presentazione del libro di Alfonso Sabella”.

PREMESSA
Il Teatro del Lido di Ostia fa parte della Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale e gestita da Zètema Progetto Cultura. Da sempre, a differenza degli altri teatri del sistema, è stato escluso dall’affidamento in concessione attraverso la modalità dell’Avviso Pubblico.
Infatti, in esecuzione della Delibera della Giunta del Municipio Roma X (n. 9/2012) e della Delibera della Giunta Capitolina (n. 177/2012), è stato costituito, in esito ad una procedura selettiva pubblica, un organismo territoriale senza finalità di lucro tra le Associazioni del territorio. A questo organismo, denominato Associazione Culturale Teatro del Lido, è stata demandata la programmazione delle attività artistiche e culturali. Nel suo statuto  non è previsto l’uso del Teatro del Lido per iniziative politiche, così come è normale per uno spazio pubblico.
La programmazione per il Teatro del Lido è stata demandata all’Associazione Culturale Teatro del Lido fino ad oggi anche dopo la scadenza del contratto per la gestione dell'intero Sistema teatrale (30 giugno 2014), così come anche dopo l'ulteriore anno di sperimentazione (1 luglio 2014 - 30 giugno 2015).
In particolare, relativamente al Teatro del Lido di Ostia, la Società Zètema Progetto Cultura in data 20 settembre 2013, in accordo con l’Assessorato alle Politiche Culturali (verbale prot. n. QD 9461 del 27 marzo 2013) ha stipulato un accordo con l’Associazione Culturale Teatro del Lido, in base al quale la Società prendeva in carico la gestione dei servizi e demandava all’Associazione Culturale Teatro del Lido la sola programmazione culturale. I costi sono invece a carico delle casse comunali e nell'ultimo anno sono ammontati a oltre 170.000 euro per la gestione dei servizi, a 5.000 euro per la sorveglianza notturna e a 225.000 euro per il personale.
Infine, il Teatro del Lido deve garantire la riserva di una quota minima di giornate fuori dalla programmazione ordinaria da destinare alle attività del Sistema e alle esigenze istituzionali, per almeno 15 giornate per stagione teatrale. Oltre queste, si tengono però altre attività a pagamento, su richiesta tramite apposito modulo disponibile sul sito web . L’azzeramento dei costi di accesso allo spazio teatrale è riservato nell’ordine: alle scuole, alle compagnie amatoriali e alle associazioni del territorio per mettere in scena i propri lavori, compatibilmente con le attività già programmate.

premesso

- che già in data 10 dicembre 2015, sempre con la ‘copertura’ della presentazione di un libro (“La notte di Roma”, di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo), il Partito Democratico ha organizzato una iniziativa politica  alla quale hanno partecipato (oltre i Giovani Democratici), il presidente del PD, Matteo Orfini, e il senatore del PD, Stefano Esposito, nonché lo stesso Alfonso Sabella, con tanto di bandiere del PD esposte sul palco;
- che in quell’occasione il Partito Democratico ha avuto gratuitamente l’uso del teatro da parte dell’Associazione TDL, alla quale appartiene Filippo Lange (iscritto a SeL), ex-consigliere del Municipio X durante la giunta di Andrea Tassone (PD), arrestato il 4 giugno 2015 per Mafia Capitale;
- che, come l’iniziativa del 10 dicembre 2015, anche l’iniziativa del 6 aprile 2016 non rappresenta un evento istituzionale, né fa parte delle iniziative del sistema teatrale;
- che anche l’iniziativa del 6 aprile 2016 sembra che avvenga gratuitamente, grazie alla intercessione dell’Associazione TDL,

si chiede

1. verifica della correttezza dell'uso di tale spazio pubblico
2. conferma dell’avvenuto pagamento dei locali impegnati per l’iniziativa


ANTONIO DI MAGGIO: VIGILE AD OSTIA, SINDACO A TURANIA (RI)

(foto da: https://www.youtube.com/watch?v=6oOk1KnIa3U)
Antonio Di Maggio, l'attuale Comandante 'ad interim' del Gruppo X Mare del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale (cioè Ostia) è anche sindaco da 7 anni del piccolo comune di Turania in provincia di Rieti. Di recente, è balzato alle cronache per le demolizioni dei chioschi sulle spiagge del litorale romano sostenute dalla propaganda del PD come 'ruspe della legalità' ma anche per una serie di sequestri 'preventivi' (molti dei quali rientrati) presso i più famosi stabilimenti balneari di Ostia. Come concilierà tutti questi suoi impegni? Per esempio, eseguirà di persona i controlli durante la imminente stagione balneare sul litorale romano o presenzierà la quinta Sagra degli gnocchi al sugo di spuntature di maiale di Turania? Vediamo come stanno le cose.

CHI E' ANTONIO DI MAGGIO
Antonio Di Maggio nasce il 13/10/1952 proprio a Turania, l'antica Petesa (poi Petescia) che con Decreto Presidenziale del marzo 1950, prese definitivamente il nome attuale dall’omonimo fiume che l’attraversa. Nel curriculum vitae di Di Maggio pubblicato sul sito del Comune di Roma non si trova l'anno esatto in cui è diventato comandante dell'VIII Gruppo ma di certo lo era già nel 2004. Dunque, la carriera politica è venuta dopo il lavoro da dipendente comunale. Di Maggio è uno dei tre vice comandanti del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale e attualmente ricopre l'incarico di Direttore del Coordinamento attività operativa di sicurezza urbana, sociale ed emergenziale, Dirigente U.O. Sicurezza Pubblica ed Emergenziale e Dirigente U.O. X Gruppo "MARE" (ad interim, con una dubbia nomina avvenuta con Ordinanza del Commissario Straordinario n. 1 del 09/01/2016, dopo nostro sollecito). La sua prima elezione a sindaco di Turania avviene il 07/06/2009 con la Lista Civica 'Progetto Turania': vanno a votare in 208 sui 239 aventi diritto al voto (abitanti: 248) e Di Maggio risulterà primo con 75 voti. Governerà bene per 5 anni tanto che alle successive elezioni (il 25/05/2014), sempre con la stessa lista civica, vanno a votare in 132 sui 223 aventi diritto al voto (abitanti: 236) e Di Maggio prenderà tutti i 127 voti (2 schede bianche, 3 nulle): un plebiscito!

COMPATIBILITA' DEI DUE INCARICHI
Ora, secondo l'art.14, c.1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013, dovrebbero essere pubblicati sia sul sito del Comune di Roma che sul sito del Comune di Turania "gli altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e l'indicazione dei compensi spettanti" e cioè, rispettivamente, lo stipendio da Sindaco (sul sito del Comune di Roma) e lo stipendio da dipendente comunale (sul sito del Comune di Turania). L'unico dato disponibile è sul sito del Comune di Roma: lo stipendio annuo lordo (da Comandante) di 133.220,08 euro.
Di Maggio è, secondo la legge italiana, prima Sindaco di Turania e poi lavoratore dipendente del Comune di Roma. Ora, anche se Turania è un piccolo paese (che però arriva d'estate a circa 2.000 persone). Di Maggio non ha mai usufruito dell’art. 81 del Testo Unico degli Enti Locali (Tuel), che concede ai sindaci che siano lavoratori dipendenti la possibilità di essere collocati a richiesta in aspettativa non retribuita per tutto il periodo di espletamento del mandato. Per tale motivo a Di Maggio (in funzione dell’art. 82 del Tuel, c.1) è prevista come sindaco una indennità di funzione dimezzata proprio perchè è lavoratore dipendente che non ha richiesto l’aspettativa. Peccato che però il Comune di Turania (di cui Di Maggio è sindaco da 7 anni) non abbia mai reso pubblico quanto richiesto dal decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33, tra cui lo stipendio del sindaco.
Per la misura dell’indennità di funzione del sindaco occorre fare riferimento a quanto previsto dal regolamento di cui al DM. 119 del 4 aprile 2000, e cioè (per Comuni come Turania, entro i 1000 abitanti) un importo di 1.291,14 euro, che andrebbe dimezzato. Non sappiamo neppure se Di Maggio prenda rimborsi vari, compreso quelli per rappresentanza o di viaggio (Turania dista 73 km da Roma e ancor di più da Ostia). Di Maggio ha un'assicurazione per i rischi di esercizio del mandato (art. 86, c. 5, Tuel)? Non si sa. Sul sito del Comune di Turania compare solo il bilancio del 2012 che riporta, tra le spese, la voce "indennità di carica al sindaco ed ai membri della giunta comunale", circa 12mila euro all'anno (la giunta è composta da un assessore e dal vice sindaco).
La domanda è (oltre a non esserci alcuna trasparenza amministrativa sul sito del Comune di Turania): quanto tempo dedica Di Maggio a fare il sindaco? Il suo ruolo è anche quello di presiedere il Consiglio, essendo Comune inferiore a 15mila abitanti (art. 39 Tuel): possibile che non ci sia nulla da decidere a Turania? Possibile che Di Maggio stia sempre a Roma o a Ostia? Non risultano ordinanze per la sua assenza come sindaco di Turania, nè risultano permessi per assenza dal posto di lavoro come Comandante dei Vigili.

DI MAGGIO E TURANIA
Che Antonio Di Maggio passi tranquillamente le giornate a Turania (anche per più di un giorno) è però noto. Un esempio su tutti. Sabato 19 maggio 2012 Antonio Di Maggio è stato tutto il giorno a Turania, tanto da rilasciare una dettagliata intervista su monsignor Piero Vergari (che viveva a Turania), ex rettore della basilica di Sant’Apollinare, indagato dalla Procura di Roma per concorso nel sequestro di Emanuela Orlandi. Di Maggio lo conosce (lo afferma all'ANSA, proprio il 19 maggio 2012 e la circostanza viene resa nota dalla stampa).

L'AMMINISTRAZIONE POCO TRASPARENTE DI TURANIA
Per la mancata pubblicazione dei dati amministrativi, il Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 (Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, G.U. n. 80 del 5 aprile 2013), parla chiaro:

Art. 47. Sanzioni per casi specifici
1. La mancata o incompleta comunicazione delle informazioni e dei dati di cui all'articolo 14, concernenti la situazione patrimoniale complessiva del titolare dell'incarico al momento dell'assunzione in carica, la titolarità di imprese, le partecipazioni azionarie proprie, del coniuge e dei parenti entro il secondo grado, nonché tutti i compensi cui da diritto l'assunzione della carica, dà luogo a una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 euro a carico del responsabile della mancata comunicazione e il relativo provvedimento è pubblicato sul sito internet dell'amministrazione o organismo interessato.

CONCLUSIONI
Pur apprezzando la solerzia di Antonio Di Maggio nello svolgere un'attività così difficile da dipendente e dirigente del Comune di Roma, pur riconoscendo la stima che riscuote presso i cittadini del suo paese natìo, restiamo stupiti che, da sindaco di Turania e da Comandante della Polizia Municipale di Ostia, non 'vigili' affinchè i dati amministrativi richiesti per legge da pubblicare sul sito istituzionale di Turania siano completati. Forza e coraggio, dopo Ostia viene Di Maggio.