giovedì 23 giugno 2011
Ostia: denuncia alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo per gli sgomberi in corso
Denunceremo alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo non solo Alemanno ma anche le dichiarazioni di 2 consiglieri del XIII Municipio (Picca, Zaccaria) e uno comunale (Santori) sul fatto che gli sgomberi in atto a Ostia di insediamenti abusivi "valorizzano e riqualificano il sito turistico". Con il loro comunicato stampa congiunto di oggi, abbiamo toccato il fondo. Razzista e senza alcun rispetto per la dignità umana il loro commento: "coloro i quali vivono di stenti a danno del paese ospitante, tornino da dove sono venuti". Chiediamo dove vivono questi signori che in 3 anni non sono riusciti a risolvere cose semplici, come per esempio il problema di alcuni senzatetto che tutte le notti dormono sotto i portici del XIII Municipio in Piazza della Stazione Vecchia: li deporteranno a Timbuctu? In particolare, Monica Picca dovrebbe vergognarsi di coprire il ruolo di vicepresidentte della Commissione Servizi Sociali, lei, che in 3 anni non ha speso una parola a sostegno della grave situazione dell'emergenza abitativa esistente nel XIII Municipio. Ad allontanare il turismo da Ostia è il degrado generale del municipio: aree verdi abbandonate, strade dissestate, bancarelle/tendopoli ovunque, chiassose discoteche notturne e pesanti infiltrazioni mafiose e camorristiche. Santori, Picca e Zaccaria dovrebbero rileggersi le dure parole della Caritas e della Comunità di Sant'Egidio contro la scellerata politica di sgomberi adottata da Alemanno e diffusasi nei municipi. Siamo noi che siamo alla 'resa dei conti' con questi signori della mala-amministrazione romana, non loro verso la povera gente che ha solo bisogno di aiuto. Disperdendo i nuclei familiari si sta violando l'articolo 8 della "Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali" firmata a Roma nel 1950. Uno spettacolo indegno che deve terminare.
Polo Natatorio di Ostia: il parcheggio è di tutti ma non dei cittadini
Compare anche il cartello 'parcheggio FIN'. Sempre più complessa dunque la questione del parcheggio interno del Polo Natatorio di Ostia, utilizzato, secondo le dichiarazioni rilasciate alla stampa dai Vigili Urbani di Ostia, solo stagionalmente dallo stabilimento 'Le Dune' (costi: 4 euro al giorno o 300 a stagione). Secondo i Vigili addirittura il parcheggio insisterebbe su area demaniale: "l’area demaniale dove si trova anche il parcheggio del Polo Natatorio è stata regolarmente assegnata agli stabilimenti". Se questo venisse confermato, andrebbe messo in discussione tutto l'iter di assegnazione dell'area alla FIN da parte del Comune di Roma, che non ha mai interessato l'Agenzia del Demanio. Il cartello con indicazione 'parcheggio FIN' è comparso solo dopo la nostra denuncia in occasione dei master italiani che si stanno svolgendo al Polo, dal 21 al 26 giugno. Questa circostnza non sta comunque impedendo ai soli clienti dello stabilimento 'Le Dune' l'ingresso. Tutto è dunque un accordo trasversale tra la FIN e la società privata che ha ancora la responsabilità del cantiere del parcheggio e della foresteria, con l'intromissione di Papagni, presidente dell'Assobalneari, fratello del proprietario de 'Le Dune, ma anche membro della FIN e amico di Paolo Barelli, presidente della FIN. Resta da scoprire chi sia questa fantomatica 'cooperativa' a cui finiscono i soldi del parcheggio (si dice senza alcuna ricevuta fiscale). Da indiscrezioni raccolte sul posto, sembrerebbe legata al vicino Borghetto dei Pescatori, già coinvolto nello scandalo del Polo Natatorio in funzione della variante di progetto del Polo. Ricordiamo infatti che il progetto originario del Polo Natatorio prevedeva, al posto del parcheggio, prima la piscina scoperta e poi la foresteria. Alla fine fu deciso il parcheggio per consentire la vista a mare delle nuove palazzine che la CBP (Cooperativa edilizia Borghetto dei Pescatori), legatissima al PD locale, sta lì costruendo. Che sia questa la 'cooperativa' del parcheggio? Nessuno risponde a fare chiarezza mostrando pezzi di carta ufficiali, come dovrebbe essere, visto che si tratta di un'opera pubblica. Ci si affida solo alle 'dichiarazioni verbali' dei Vigili Urbani, che però finiscono per creare ulteriore confusione.
sabato 18 giugno 2011
LUNGOMARE DI OSTIA: IL PARCHEGGIO DEL POLO NATATORIO USATO DALLO STABILIMENTO 'LE DUNE'
A 2 anni dai Mondiali di Nuoto scopriamo oggi, da semplici cittadini, che il parcheggio del Polo Natatorio di Ostia, chiuso come la foresteria per sentenza del Tribunale di Ostia, viene usato dallo stabilimento 'Le Dune' di Paolo Papagni, fratello di Renato, Presidente dell'Assobalneari. Si paga un ingresso giornaliero di 4 euro o di 300 euro stagionali che vanno a una non meglio specificata 'cooperativa'. Abbiamo fotografato e ripreso tutto (disponibile per adesso solo il video su youtube: http://www.youtube.com/watch?v=3mZa13CIbz8). Quello che è indecente, senza mezzi termini, è che mentre Claudio Rinaldi, Commissario Delegato per i Mondiali di Nuoto, finisce sulla graticola e davanti ai tribunali per gli impianti privati, nessuno lo coinvolge sul Polo Natatorio, impianto pubblico arrivato a 36 milioni di euro di spesa dai 15 iniziali ed ancora non terminato. Servono prostitute, preservativi e massaggiatrici come per il Salaria Sport Village? Lo scandalo del Polo Natatorio è di dimensioni maggiori. E' stato da 2 anni a questa parte un inciucio per tutte le forze politiche locali (soprattutto il PD e l'ala Forza Italia del PdL) che si sono sempre fatte scudo dell'inerzia della Polizia Municipale di Ostia. Però la Polizia Municipale di Ostia sabato scorso è stata così 'solerte' da rimuovere due auto che avevano parcheggiato davanti a un'entrata laterale del parcheggio del Polo Natatorio. Per fortuna che la Corte dei Conti e la Procura di Roma hanno di recente aperto due fascicoli su questo scandalo di Ostia e di tutta Roma, affidando entrambi le indagini al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza. Siamo certi che ne vedremo delle belle quando il castello di carte finora costruito andrà giù. Qualcuno intanto dovrà spiegare perché un parcheggio fatto chiudere dal Tribunale di Ostia e pagato dai cittadini viene fatto aprire ed 'assegnato' a una cooperativa che ci guadagna cifre molto sostanziose. Il primo a doverci rispondere sarà il Consigliere Delegato del Sindaco per le Politiche dello Sport, Alessandro Cochi nonché il luogotenente di Alemanno, Giacomo Vizzani, presidente del XIII Municipio.