Tommaso D'Annibale, consigliere dell'attuale X Municipio, già eletto nella precedente giunta e riconfermato a maggio 2013, è stato raggiunto il 13 novembre 1991 da un avviso di garanzia per ‘concussione’ e condannato nel 1997, per lo stesso reato, a 3 anni e 6 mesi dal Tribunale di Roma. E' scritto pure nel libro del giornalista del Corriere della Sera presso la redazione di Milano, Alessandro Fulloni (“Il Caso Ostia”, Editoriale Lido, 1998, pag.98). Sarebbe incandidabile secondo l'articolo 10, comma c) del Decreto Legislativo 31 dicembre 2012, n. 235. Ma per il presidente dell'attuale X Municipio, Andrea Tassone, è tutto regolare. Non sappiamo se per D'Annibale ci sia stata una riabilitazione, ma visto che Tassone non risponde da mesi, siamo stati costretti a presentare un esposto in Procura. Se i nostri sospetti saranno confermati, Tassone rischia grosso. Ci auguriamo che ora, terminate le sue vacanze, Tassone chiarisca questa delicata questione visto il delicato momento che sta passando Ostia da un punto di vista di mancata legalità.
Qui, l'esposto.
venerdì 23 agosto 2013
mercoledì 21 agosto 2013
OSTIA. SEQUESTRATA LA LIBRERIA SUL PONTILE 'APPRODO ALLA LETTURA'
Forti con i deboli, deboli con i forti. Nel silenzio totale da parte della politica dell'attuale X Municipio sulle infiltrazioni malavitose dentro l'amministrazione pubblica, stamattina il grido del sequestro della libreria 'Approdo alla Lettura' presso il pontile di Ostia che interrompe un percorso durato 14 anni.
Sul lungomare di Ostia si spaccia droga, ci sono venditori ambulanti di pannocchie, bancarelle di ogni tipo, discoteche che fanno rumore, cocomerari e furgoncini che vendono 'panini esplosivi'. Mettere sotto sequestro una libreria perché da mesi attende di avere lo spazio pubblico REGOLARMENTE aggiudicatole dal Municipio ma che il Municipio frena a concedere, forzando l'imprenditore a fare un gesto disperato (dopo 2 mesi di attesa, con l'estate che sta finendo) è aberrante.
Noi difendiamo 'Approdo alla Lettura'. Noi, oggi, abbiamo inviato un esposto alle autorità competenti.
Qui, l'intero esposto.
Inviato alla Procura di Roma, alla Capitaneria di Porto e all'attuale X Municipio. Queste le motivazioni:
Sul lungomare di Ostia si spaccia droga, ci sono venditori ambulanti di pannocchie, bancarelle di ogni tipo, discoteche che fanno rumore, cocomerari e furgoncini che vendono 'panini esplosivi'. Mettere sotto sequestro una libreria perché da mesi attende di avere lo spazio pubblico REGOLARMENTE aggiudicatole dal Municipio ma che il Municipio frena a concedere, forzando l'imprenditore a fare un gesto disperato (dopo 2 mesi di attesa, con l'estate che sta finendo) è aberrante.
Noi difendiamo 'Approdo alla Lettura'. Noi, oggi, abbiamo inviato un esposto alle autorità competenti.
Qui, l'intero esposto.
Inviato alla Procura di Roma, alla Capitaneria di Porto e all'attuale X Municipio. Queste le motivazioni:
- mancata pubblicazione della d.d. presso l'Albo Pretorio del Comune di Roma (cfr. decisione del Consiglio di Stato sez.V 15/3/2006);
- immotivato ritardo della stipula della convenzione da parte del X Municipio con la società 'Il Libraio s.a.s.', regolare aggiudicataria dell'iniziativa denominata "Libramare";
- assenza di Rodolfo Murra nel giorno 16 agosto (data della firma della d.d.) all'interno degli uffici del X Municipio;
- danno arrecato a tutte le associazioni che avevano concordato iniziative presso lo spazio sequestrato;
- regolarità delle motivazioni del sequestro descritte da Rodolfo Murra;
- regolarità dei poteri conferiti ad interim a Rodolfo Murra;
- mancata applicazione delle leggi e norme vigenti in materia di occupazione di suolo pubblico su tutto il lungomare di Ostia;
- verifica se l'area in questione ricade nella fascia di Demanio Marittimo.
domenica 18 agosto 2013
OSTIA: IL SILENZIO DEI LIBRI
Vogliono chiudere 'Approdo alla lettura', la libreria sul pontile di Ostia. Il fautore di tale iniziativa è il nuovo direttore dell'attuale X municipio, Rodolfo Murra, che il 15 settembre se ne andrá, a scadenza del mandato di 60 giorni. Motivo della chiusura? Pretestuose argomentazioni come per esempio il mancato piano d'impatto acustico. In effetti i libri fanno molto rumore. Soprattutto in uno spazio pubblico come il pontile di Ostia dove quest'anno neppure i fuochi di Ferragosto si son fatti sentire. Un silenzio che sa di omertà quello sui fatti di mafia da parte della mediocre e imbarazzante politica locale. Si perchè 'Approdo alla lettura' sarebbe stato a breve un luogo per parlare di cosa accade ad Ostia. Ma Murra lo vuole chiudere. Non lo permetteremo ed invieremo a Murra 50 libri comprati da 'Approdo alla lettura' per riportarlo a piú sane abitudini che non siano inutili scartoffie. Chissà magari imparerà che gli sceriffi a Roma, come i briganti, i bulli e i santi, non son mai piaciuti.
mercoledì 14 agosto 2013
OSTIA: FACEBOOK PIU' FORTE DELLE MAFIE
L'avvocato del Campidoglio Rodolfo Murra, il 15 luglio ordinato dal sindaco Marino fino al 15 settembre 2013 come Direttore dell'attuale X Municipio dopo i fatti di mafia occorsi ad Ostia (416-bis), bazzica (e guadagna) nel Comune di Roma da quando aveva 21 anni (1982), ancora non laureato. Conosce dunque bene i meccanismi che regolano la pachidermica struttura amministrativa capitolina e di conseguenza saprà benissimo che l'aver inviato questi giorni una lettera di richiamo disciplinare a una dipendente del Comune, che si è permessa di criticare l'amministrazione su Facebook condividendo una foto (1), costituisce un fatto senza precedenti. Murra, quando superò l’esame di abilitazione alla professione forense, ricevette in regalo dagli amici di infanzia un pupazzo, raffigurante un avvocato in toga, sul cui soggolo compariva la scritta: “Il primo atto di una causa è l’acconto”. Lui nel 2010 scrisse di averla cambiata con la seguente: “Il primo atto di una causa è informare il cliente che ci potrà fare causa”. Visto quello che seguirà dopo questo suo azzardato atto, è stato forse preveggente?
Non entriamo nel merito legale della questione. Notiamo soltanto che per Murra non è falso ció che è vero ma è vero ció che è falso. In altre parole, Murra (come direttore del X Municipio) si sarebbe dovuto indignare che un consiglio municipale di un territorio in aria di 416-bis discutesse, fuori da ogni propria competenza, "contro l'acquisto dei cacciabombardieri F35" (2). I consiglieri di un municipio infatti sono pagati, ma non per fare chiacchiere da bar. Murra invece se la prende con una dipendente municipale per uno 'scherzoso' falso (falsa la data, falso il protocollo e falsi anche i nomi delle corazzate, che invece sono portaerei), tra le altre cose neppure da lei prodotto. Ma Murra tutto questo non lo sa e per tutelare "il prestigio dell'autorevolezza e della credibilità dell'amministrazione" non se la prende con la parte politica, che in pieno 416-bis parla degli F35, ma si arroga un ruolo (mai conferitogli) da Savonarola estivo.
Il fatto più divertente di tutta questa vicenda surreale è che proprio Murra è autore di un saggio che si chiama "Marcio su Roma", divulgato il 3 marzo 2013, poi rimosso da internet il 9 luglio 2013, poco prima della sua nomina nel X Municipio, composto da ben 15 capitoli scritti contro l'amministrazione da cui è stato pagato, di cui uno (il XIV) intitolato "Le 'gaffe' più o meno divertenti", chiaramente 'scherzoso' anch'esso, ma lecito e non da perseguire con lettera di richiamo disciplinare. Tutto questo è conforme al codice deontologico degli avvocati o dei dipendenti del Comune di Roma? Murra, come si legge da documenti pubblici presenti sul sito del Comune di Roma, prende un totale lordo annuo di € 112.072,83 (trattamento economico al 30 giugno 2012, come dirigente di ruolo in servizio), senza contare l'eventuale retribuzione aggiuntiva per il nuovo incarico ad interim nel X Municipio. Evidentemente, per l'importo che percepisce, Murra è ritenuto un avvocato di spessore tra i suoi colleghi dell'Avvocatura di Roma Capitale, il più antico Ufficio legale di Ente pubblico d'Italia.
Ma c'è una chicca. Nel 2007 Rodolfo Murra fu inviato all'Ufficio Condono Edilizio da Veltroni. L´incarico scadeva a giugno 2008 ma Alemanno lo prolungò fino ad agosto. Prima di andarsene, Murra 'formò' un suo possibile erede, Paolo Sassi, che invece fu destinato ad altro incarico. Oggi Paolo Sassi, con ordinanza retrodatata al 22 luglio 2013 ma effettivamente dal 5 agosto, è responsabile dell'Unità Organizzativa Socio Educativa Culturale e Sportiva dell'attuale X Municipio (UOSECS). Insomma, nell'attuale X Municipio con il meccanismo chiamato "intuitu personae" (volgarmente tradotto, 'sulla base della fiducia personale') e reso operativo dalle ordinanze del sindaco Marino, si sono sistemati tutti i vertici amministrativi, compreso l'Ufficio Tecnico e quello Ambiente e Litorale (relativo alle concessioni balneari) dove siede Paolo Cafaggi, che, come si legge dai giornal, sarebbe stato rinviato a giudizio per concorso in abuso edilizio (4).
Abbiamo inviato tempo fa a Murra richiesta di chiarimenti su questo grave sospetto che aleggia su Cafaggi (5), anche perché mai è pervenuta una smentita del diretto interessato.Silenzio assoluto, così come c'è stato silenzio da parte di Murra su altre gravi questioni. Evidentemente per attirare l'attenzione di Murra dovremmo ricorrere a Facebook, visto che nell'attuale X Municipio si è rivelato strumento di disturbo addirittura più forte delle mafie.
(1) documento su Facebook
(2) convocazione consiglio municipale 25 luglio 2013
(3) trattamento economico al 30 giugno 2012
(4) Repubblica 20 giugno 2013, Il Tempo 20 giugno 2013
(5) X Municipio, Protocollo Numero: RC/2013/0012959. Di seguito, il testo indirizzato a Rodolfo Murra:
<A seguito dell'operazione 'Alba Nuova' svolta ad Ostia contro le infiltrazioni malavitose anche dentro le istituzioni e la conseguente nomina di Paolo Cafaggi come direttore dell'ufficio tecnico dell'attuale X Municipio, in sostituzione di Aldo Papalini, teniamo a segnalare quanto riportato da Repubblica il 20/06/2013 e mai smentito: “Paolo Cafaggi e due geometri Alessio Marini e Gianfranco Pannunzi, rischiano di finire a processo per concorso in abuso edilizio e falso ideologico. Secondo il pm Roberto Felici avrebbero fatto ottenere a una società per azioni la sanatoria per l’ uso commerciale di un complesso invece adibito ad uso agricolo”.
Chiediamo con URGENZA immediata verifica e chiarimenti sulla questione per assicurare la massima trasparenza amministrativa nel X Municipio in un momento così importante per il territorio.> (inviato il 30 luglio 2013)
Non entriamo nel merito legale della questione. Notiamo soltanto che per Murra non è falso ció che è vero ma è vero ció che è falso. In altre parole, Murra (come direttore del X Municipio) si sarebbe dovuto indignare che un consiglio municipale di un territorio in aria di 416-bis discutesse, fuori da ogni propria competenza, "contro l'acquisto dei cacciabombardieri F35" (2). I consiglieri di un municipio infatti sono pagati, ma non per fare chiacchiere da bar. Murra invece se la prende con una dipendente municipale per uno 'scherzoso' falso (falsa la data, falso il protocollo e falsi anche i nomi delle corazzate, che invece sono portaerei), tra le altre cose neppure da lei prodotto. Ma Murra tutto questo non lo sa e per tutelare "il prestigio dell'autorevolezza e della credibilità dell'amministrazione" non se la prende con la parte politica, che in pieno 416-bis parla degli F35, ma si arroga un ruolo (mai conferitogli) da Savonarola estivo.
Il fatto più divertente di tutta questa vicenda surreale è che proprio Murra è autore di un saggio che si chiama "Marcio su Roma", divulgato il 3 marzo 2013, poi rimosso da internet il 9 luglio 2013, poco prima della sua nomina nel X Municipio, composto da ben 15 capitoli scritti contro l'amministrazione da cui è stato pagato, di cui uno (il XIV) intitolato "Le 'gaffe' più o meno divertenti", chiaramente 'scherzoso' anch'esso, ma lecito e non da perseguire con lettera di richiamo disciplinare. Tutto questo è conforme al codice deontologico degli avvocati o dei dipendenti del Comune di Roma? Murra, come si legge da documenti pubblici presenti sul sito del Comune di Roma, prende un totale lordo annuo di € 112.072,83 (trattamento economico al 30 giugno 2012, come dirigente di ruolo in servizio), senza contare l'eventuale retribuzione aggiuntiva per il nuovo incarico ad interim nel X Municipio. Evidentemente, per l'importo che percepisce, Murra è ritenuto un avvocato di spessore tra i suoi colleghi dell'Avvocatura di Roma Capitale, il più antico Ufficio legale di Ente pubblico d'Italia.
Ma c'è una chicca. Nel 2007 Rodolfo Murra fu inviato all'Ufficio Condono Edilizio da Veltroni. L´incarico scadeva a giugno 2008 ma Alemanno lo prolungò fino ad agosto. Prima di andarsene, Murra 'formò' un suo possibile erede, Paolo Sassi, che invece fu destinato ad altro incarico. Oggi Paolo Sassi, con ordinanza retrodatata al 22 luglio 2013 ma effettivamente dal 5 agosto, è responsabile dell'Unità Organizzativa Socio Educativa Culturale e Sportiva dell'attuale X Municipio (UOSECS). Insomma, nell'attuale X Municipio con il meccanismo chiamato "intuitu personae" (volgarmente tradotto, 'sulla base della fiducia personale') e reso operativo dalle ordinanze del sindaco Marino, si sono sistemati tutti i vertici amministrativi, compreso l'Ufficio Tecnico e quello Ambiente e Litorale (relativo alle concessioni balneari) dove siede Paolo Cafaggi, che, come si legge dai giornal, sarebbe stato rinviato a giudizio per concorso in abuso edilizio (4).
Abbiamo inviato tempo fa a Murra richiesta di chiarimenti su questo grave sospetto che aleggia su Cafaggi (5), anche perché mai è pervenuta una smentita del diretto interessato.Silenzio assoluto, così come c'è stato silenzio da parte di Murra su altre gravi questioni. Evidentemente per attirare l'attenzione di Murra dovremmo ricorrere a Facebook, visto che nell'attuale X Municipio si è rivelato strumento di disturbo addirittura più forte delle mafie.
(1) documento su Facebook
(2) convocazione consiglio municipale 25 luglio 2013
(3) trattamento economico al 30 giugno 2012
(4) Repubblica 20 giugno 2013, Il Tempo 20 giugno 2013
(5) X Municipio, Protocollo Numero: RC/2013/0012959. Di seguito, il testo indirizzato a Rodolfo Murra:
<A seguito dell'operazione 'Alba Nuova' svolta ad Ostia contro le infiltrazioni malavitose anche dentro le istituzioni e la conseguente nomina di Paolo Cafaggi come direttore dell'ufficio tecnico dell'attuale X Municipio, in sostituzione di Aldo Papalini, teniamo a segnalare quanto riportato da Repubblica il 20/06/2013 e mai smentito: “Paolo Cafaggi e due geometri Alessio Marini e Gianfranco Pannunzi, rischiano di finire a processo per concorso in abuso edilizio e falso ideologico. Secondo il pm Roberto Felici avrebbero fatto ottenere a una società per azioni la sanatoria per l’ uso commerciale di un complesso invece adibito ad uso agricolo”.
Chiediamo con URGENZA immediata verifica e chiarimenti sulla questione per assicurare la massima trasparenza amministrativa nel X Municipio in un momento così importante per il territorio.> (inviato il 30 luglio 2013)
venerdì 9 agosto 2013
OSTIA: UN MUNICIPIO DOVE AI MAGISTRATI SI PREFERISCONO I SANTINI
Dirigenti scelti sulla fiducia, soldi degli stipendi spesi senza controllo. Inefficienza amministrativa nel settore scuola, sociale, sport e cultura dell'attuale X Municipio. Il caso di Carla Scarfagna.
Un nuovo scandalo dentro l'attuale X Municipio, quello di Ostia, il municipio delle infiltrazioni malavitose che hanno portato il 15 luglio alla rimozione del direttore tecnico, Aldo Papalini, "a tutela del prestigio dell'autorevolezza e della credibilità dell'amministrazione", come ha ordinato il sindaco Marino. Lo scandalo riguarda la direzione dell'UOSECS, l'Unità Organizzativa Socio Culturale e Sportiva del Municipio. Una struttura al cui interno troviamo i Servizi Educativi (le scuole), i Servizi Sociali (accoglienza, assistenza, minori, centri anziani, etc.) e tutto quello che riguarda Sport e Cultura: in poche parole la parte gestionale ed amministrativa relativa alla organizzazione e programmazione di manifestazioni, bandi, centri sportivi ed anche al rilascio dei tesserini venatori. Insomma, per certi versi, forse più potente dell'Ufficio Tecnico dove sedeva Papalini.
Ma veniamo al nuovo scandalo dell'attuale X Municipio.
Con ordinanza del sindaco n.129 del 13 giugno (il giorno dopo dunque la proclamazione di Marino come sindaco di Roma) viene dichiarato cessato l'incarico ricoperto da Carla Scarfagna, dirigente in posizione di comando (*) presso la UOSECS dell'attuale X Municipio. Sempre il 13 giugno, con altra ordinanza (la n.130), a un dirigente in posizione di comando, Ernesto Cunto, dipendente del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, viene invece rinnovato l'incarico presso l'Ufficio Commissariale per gli interventi emergenziali nel settore del traffico e della mobilità, ufficio ormai senza alcun significato perchè il sindaco di Roma non ha più poteri commissariali. Ernesto Cunto prende 124.500 euro all'anno e, come si legge dal suo curriculum vitae, è in 'posizione di comando' presso il Comune di Roma dal 3 aprile 2007, prorogato da ultimo al 31 dicembre 2012, data in cui cessano i poteri commissariali del sindaco.
Perché questa discriminazione? Perché si applicano due pesi e due misure, soprattutto tra due uffici, uno essenziale per un territorio in grosse difficoltà sociali, come l'attuale X Municipio, e un altro ufficio ormai praticamente morto?
Carla Scarfagna, Dirigente Sociologo, Magistrato Onorario della Corte d'appello di Roma sezione minori e dipendente dell'ASL RM/D, aveva ricevuto l'incarico della direzione dell'UOSECS dell'attuale X Municipio, in posizione di comando, il 4 febbraio 2013 con ordinanza n.30, firmata da Alemanno e da Liborio Iudicello, lo stesso Segretario Generale oggi confermato da Marino e che invece le ha revocato l'incarico appena 4 mesi dopo. Senza alcun preavviso, senza alcuna motivazione, senza alcun passaggio di consegne. Una vicenda alquanto imbarazzante che avrà sicuramente il suo risvolto legale. Anche perché non si capisce quale vantaggio pubblico comporti questa sorta di 'damnatio memoriae' rivolta da Marino alle scelte di Alemanno, uno spoil system di basso livello.
E' chiaro a tutti che dentro un Municipio come l'attuale X, più la posizione amministrativa è 'vicina' a quella politica, più si governa senza problemi. Ma non è il caso in questione, nel senso che non è una rimozione 'politica' quella di Carla Scarfagna. Forse è peggio, è una rimozione dovuta perché si ha bisogno, in certe posizioni chiave, di persone scelte sulla base della fiducia ("intuitu personae") piuttosto che sulla competenza. Ma questo andrebbe bene per un privato se dovesse scegliere il "medico di fiducia", il "meccanico di fiducia", "l'avvocato di fiducia", non certo per una pubblica amministrazione che dovrebbe garantire equità ed imparzialità nello spendere il denaro dei contribuenti per non generare inefficienza amministrativa. Perché di questo si parla: inefficienza amministrativa.
Infatti dal 13 giugno la posizione di responsabile UOSECS è rimasta vacante, assegnata ad interim al direttore del Municipio: prima dunque alla dr.ssa Claudia Menichelli e poi (dal 15 luglio) all'avv. Rodolfo Murra. Il colpo di scena il 5 agosto 2013, quando si insedia lo sconosciuto Paolo Sassi, classe 1964, i cui titoli sono un "dottorato di ricerca in Diritto ecclesiastico e canonico" e pubblicazioni come «Quid est (vera) religio? I giudici italiani e la chiesa di Scientology». Sono questi i titoli da contrapporre al curriculum di Carla Scarfagna? E poi perché limitare il mandato di Sassi al 15 settembre, in attesa, da parte dell'Amministrazione, di selezionare professionalità 'interne o esterne' alle quali affidare l'UOSECS? Non si poteva prolungare l'incarico alla stessa Scarfagna, visto il buon operato nei 4 mesi conseguito?
Insomma, un Segretario Generale (Iudicello) applica a sua discrezione il regolamento, non garantendo la piena continuità dell'azione amministrativa dell'UOSECS ad Ostia, in un momento così difficile per il territorio. Un sindaco di Roma (Marino) sistema subito i suoi uomini in posizione strategica (Enzo Foschi e Maurizio Pucci, rispettivamente 114.282 e 157.164 euro/anno) ma non trova chi designare all'UOSECS per 2 mesi. Un dirigente in posizione di comando, Carla Scarfagna, di elevato spessore professionale, resta senza alcun incarico, contro tutti i principi che dovrebbero regolare la mobilità all'interno della pubblica amministrazione. E, dulcis in fundo, si sceglie il 5 agosto, al posto di un magistrato, un 'santino' che non conosce i problemi del territorio ma che è vicino alla Comunità di Sant'Egidio. Vedremo. Aspetteremo i risultati. Sperando che Ostia non diventi un'imprecazione.
(*) Il termine 'posizione di comando', in ambito amministrativo, è una particolare forma di mobilità a tempo determinato, che si realizza con l’assenso del dirigente 'comandato' e l’accordo di due amministrazioni. In altre parole, un dirigente di una ASL può essere 'comandato' a ricoprire un incarico in un'altra amministrazione, p.es. il Comune di Roma, qualora ASL e Comune siano d'accordo. A sostenere gli oneri della retribuzione del dirigente 'comandato' è di solito l'amministrazione destinataria (nell'esempio, Il Comune). La durata del 'comando' non è collegata al mandato amministrativo del sindaco. Dunque, in generale, poiché la data di proclamazione del sindaco Marino è quella del 12 giugno, un dirigente 'comandato' all'interno del Comune di Roma può perdere l'incarico conferito da Alemanno, ma rimane pagato dal Comune di Roma fino a scadenza del 'comando'.
Un nuovo scandalo dentro l'attuale X Municipio, quello di Ostia, il municipio delle infiltrazioni malavitose che hanno portato il 15 luglio alla rimozione del direttore tecnico, Aldo Papalini, "a tutela del prestigio dell'autorevolezza e della credibilità dell'amministrazione", come ha ordinato il sindaco Marino. Lo scandalo riguarda la direzione dell'UOSECS, l'Unità Organizzativa Socio Culturale e Sportiva del Municipio. Una struttura al cui interno troviamo i Servizi Educativi (le scuole), i Servizi Sociali (accoglienza, assistenza, minori, centri anziani, etc.) e tutto quello che riguarda Sport e Cultura: in poche parole la parte gestionale ed amministrativa relativa alla organizzazione e programmazione di manifestazioni, bandi, centri sportivi ed anche al rilascio dei tesserini venatori. Insomma, per certi versi, forse più potente dell'Ufficio Tecnico dove sedeva Papalini.
Ma veniamo al nuovo scandalo dell'attuale X Municipio.
Con ordinanza del sindaco n.129 del 13 giugno (il giorno dopo dunque la proclamazione di Marino come sindaco di Roma) viene dichiarato cessato l'incarico ricoperto da Carla Scarfagna, dirigente in posizione di comando (*) presso la UOSECS dell'attuale X Municipio. Sempre il 13 giugno, con altra ordinanza (la n.130), a un dirigente in posizione di comando, Ernesto Cunto, dipendente del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, viene invece rinnovato l'incarico presso l'Ufficio Commissariale per gli interventi emergenziali nel settore del traffico e della mobilità, ufficio ormai senza alcun significato perchè il sindaco di Roma non ha più poteri commissariali. Ernesto Cunto prende 124.500 euro all'anno e, come si legge dal suo curriculum vitae, è in 'posizione di comando' presso il Comune di Roma dal 3 aprile 2007, prorogato da ultimo al 31 dicembre 2012, data in cui cessano i poteri commissariali del sindaco.
Perché questa discriminazione? Perché si applicano due pesi e due misure, soprattutto tra due uffici, uno essenziale per un territorio in grosse difficoltà sociali, come l'attuale X Municipio, e un altro ufficio ormai praticamente morto?
Carla Scarfagna, Dirigente Sociologo, Magistrato Onorario della Corte d'appello di Roma sezione minori e dipendente dell'ASL RM/D, aveva ricevuto l'incarico della direzione dell'UOSECS dell'attuale X Municipio, in posizione di comando, il 4 febbraio 2013 con ordinanza n.30, firmata da Alemanno e da Liborio Iudicello, lo stesso Segretario Generale oggi confermato da Marino e che invece le ha revocato l'incarico appena 4 mesi dopo. Senza alcun preavviso, senza alcuna motivazione, senza alcun passaggio di consegne. Una vicenda alquanto imbarazzante che avrà sicuramente il suo risvolto legale. Anche perché non si capisce quale vantaggio pubblico comporti questa sorta di 'damnatio memoriae' rivolta da Marino alle scelte di Alemanno, uno spoil system di basso livello.
E' chiaro a tutti che dentro un Municipio come l'attuale X, più la posizione amministrativa è 'vicina' a quella politica, più si governa senza problemi. Ma non è il caso in questione, nel senso che non è una rimozione 'politica' quella di Carla Scarfagna. Forse è peggio, è una rimozione dovuta perché si ha bisogno, in certe posizioni chiave, di persone scelte sulla base della fiducia ("intuitu personae") piuttosto che sulla competenza. Ma questo andrebbe bene per un privato se dovesse scegliere il "medico di fiducia", il "meccanico di fiducia", "l'avvocato di fiducia", non certo per una pubblica amministrazione che dovrebbe garantire equità ed imparzialità nello spendere il denaro dei contribuenti per non generare inefficienza amministrativa. Perché di questo si parla: inefficienza amministrativa.
Infatti dal 13 giugno la posizione di responsabile UOSECS è rimasta vacante, assegnata ad interim al direttore del Municipio: prima dunque alla dr.ssa Claudia Menichelli e poi (dal 15 luglio) all'avv. Rodolfo Murra. Il colpo di scena il 5 agosto 2013, quando si insedia lo sconosciuto Paolo Sassi, classe 1964, i cui titoli sono un "dottorato di ricerca in Diritto ecclesiastico e canonico" e pubblicazioni come «Quid est (vera) religio? I giudici italiani e la chiesa di Scientology». Sono questi i titoli da contrapporre al curriculum di Carla Scarfagna? E poi perché limitare il mandato di Sassi al 15 settembre, in attesa, da parte dell'Amministrazione, di selezionare professionalità 'interne o esterne' alle quali affidare l'UOSECS? Non si poteva prolungare l'incarico alla stessa Scarfagna, visto il buon operato nei 4 mesi conseguito?
Insomma, un Segretario Generale (Iudicello) applica a sua discrezione il regolamento, non garantendo la piena continuità dell'azione amministrativa dell'UOSECS ad Ostia, in un momento così difficile per il territorio. Un sindaco di Roma (Marino) sistema subito i suoi uomini in posizione strategica (Enzo Foschi e Maurizio Pucci, rispettivamente 114.282 e 157.164 euro/anno) ma non trova chi designare all'UOSECS per 2 mesi. Un dirigente in posizione di comando, Carla Scarfagna, di elevato spessore professionale, resta senza alcun incarico, contro tutti i principi che dovrebbero regolare la mobilità all'interno della pubblica amministrazione. E, dulcis in fundo, si sceglie il 5 agosto, al posto di un magistrato, un 'santino' che non conosce i problemi del territorio ma che è vicino alla Comunità di Sant'Egidio. Vedremo. Aspetteremo i risultati. Sperando che Ostia non diventi un'imprecazione.
(*) Il termine 'posizione di comando', in ambito amministrativo, è una particolare forma di mobilità a tempo determinato, che si realizza con l’assenso del dirigente 'comandato' e l’accordo di due amministrazioni. In altre parole, un dirigente di una ASL può essere 'comandato' a ricoprire un incarico in un'altra amministrazione, p.es. il Comune di Roma, qualora ASL e Comune siano d'accordo. A sostenere gli oneri della retribuzione del dirigente 'comandato' è di solito l'amministrazione destinataria (nell'esempio, Il Comune). La durata del 'comando' non è collegata al mandato amministrativo del sindaco. Dunque, in generale, poiché la data di proclamazione del sindaco Marino è quella del 12 giugno, un dirigente 'comandato' all'interno del Comune di Roma può perdere l'incarico conferito da Alemanno, ma rimane pagato dal Comune di Roma fino a scadenza del 'comando'.
domenica 4 agosto 2013
ROMA, OSTIA E LA MALAVITA: PER LA POLITICA, PRIMA LE FERIE POI LA SICUREZZA
All'interno dell'attuale Comune di Roma, la parola 'sicurezza' non esiste tra i 77 incarichi suddivisi tra gli assessori nè è competenza di alcuna delle 15 commissioni istituite. Solo al Sindaco di Roma compete il coordinamento delle attività che fanno riferimento a quel famoso "Patto Roma Sicura" istituito da Alemanno, ma che si è rivelato un enorme flop. Addirittura, nel "Patto Roma Sicura", mai compare la parola 'mafia' o simili. Fu lo stesso Marino, a fine maggio 2013, in un confronto con Alemanno durante la campagna elettorale, a sottolineare questa anomalia: «Purtroppo bisogna dire la verità. Sul tema della sicurezza Roma è diventata una città dove ci sono le mafie, la criminalità organizzata e dove si fanno esecuzioni capitali per strada». Lo avevano richiesto il 28 ottobre 2010 a gran voce anche 18 consiglieri d'opposizione (la gran parte dei quali ora seduti tra la maggioranza) quando reclamavano l'istituzione del Delegato alla lotta alle mafie, di un Osservatorio permanente contro le mafie, di un corso di formazione ad hoc per politica e dirigenti del Campidoglio e dei municipi. Dopo queste chiacchiere da bar, da tre anni il silenzio.
Il risveglio, non dovuto alla politica, è avvenuto dopo i recenti fatti di Ostia e dopo (finalmente) l'ammissione di un distratto Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, che il 31 luglio 2013, dopo averlo sempre negato, ha confermato «la presenza di legami con la mafia a Ostia».
E ad Ostia, la nuova giunta di centrosinistra, come è strutturata? Peggio ed in maniera più confusa della rappresentanza capitolina. L'assessore Belmonte ha l'incarico delle politiche sulla sicurezza, ma fino ad oggi (con tutto quello che è accaduto) si è limitato a sostituirsi alla Polizia Municipale mettendo di persona volantini dissuasori sui parabrezza delle auto parcheggiate sulle gialle pseudo-aiuole del lungomare (di domenica). La commissione sicurezza è associata alla commissione urbanistica (cosa c'entra?) e, ciliegina finale, non si è tenuto fino ad oggi alcun consiglio municipale sulla sicurezza ma altri di imbarazzante contenuto, come quello del 25 luglio "Contro l'acquisto dei cacciabombardieri F35" o quello del 1 agosto per poter celebrare i matrimoni sulla spiaggia. Tutto questo, mentre le indagini sulle infiltrazioni malavitose andavano e vanno avanti.
In soccorso a questa imbarazzante attività capitolina e municipale, è arrivata l'estate. I lavori del Consiglio Comunale e Municipale nonché delle rispettive Commissioni Consiliari saranno sospesi per le ferie estive dal 12 al 23 agosto 2013 per riprendere da lunedì 26 agosto 2013. Però si pensa a settembre con ilarità per le buffonesche dichiarazioni rilasciate alla stampa.
Nell'ordine:
Mirko Coratti (PD, presidente del consiglio comunale): "A settembre seduta straordinaria dell'Assemblea Capitolina ad Ostia, sulla criminalità"
Luca Giansanti (capogruppo comunale Lista Civica Marino): "Non lasciamo soli i cittadini"
Francesco D'Ausilio (capogruppo comunale PD): "Sospensione di dirigenti e funzionari coinvolti in indagini giudiziarie per reati connessi alle attività delle associazioni mafiose. Istituire commissione consiliare antimafia. Approntare una banca dati informatizzata sulle azioni criminali. Delegato alla Sicurezza coordinatore di una task force"
Andrea Tassone (PD, presidente dell'attuale X Municipio): "Dare più sicurezza a questo territorio significa agire sull’assetto idrogeologico, sulla mobilità, sull’ordine pubblico".
In sintesi: "Non abbiamo fatto nulla, mò proviamoci". Peccato che la mobilità o il rischio idrogeologico non c'entrano nulla con la sicurezza (neppure quella dei trasporti o ambientale) e che tutte le altre cose dette sono quelle neanche pensate fino ad oggi. Si fa campagna politica per conservare i consensi? Se il silenzio di questi giorni, in realtà quasi un mese, era imbarazzante da parte di una classe politica impreparata, oggi queste affermazioni diventano inquietanti da parte di una classe politica furbetta. Ricordiamo che il SIRS (Sistema Integrato Roma Sicura) di Alemanno diceva le stesse cose di D'Ausilio, a suo tempo criticate proprio dal PD per motivi politici. Roma non ha ad oggi neppure il Comandante dei Vigili Urbani dopo le dimissioni (non il 'taglio') di Carlo Buttarelli avvenute appena insediato Marino e questi pensano di saper affrontare un problema come quello delle infiltrazioni malavitose?
I fatti parlano da soli ed è ora che la cittadinanza attiva condanni l'inettitudine politica cominciando a chiedere il commissariamento del parlamentino ostiense.
Il risveglio, non dovuto alla politica, è avvenuto dopo i recenti fatti di Ostia e dopo (finalmente) l'ammissione di un distratto Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, che il 31 luglio 2013, dopo averlo sempre negato, ha confermato «la presenza di legami con la mafia a Ostia».
E ad Ostia, la nuova giunta di centrosinistra, come è strutturata? Peggio ed in maniera più confusa della rappresentanza capitolina. L'assessore Belmonte ha l'incarico delle politiche sulla sicurezza, ma fino ad oggi (con tutto quello che è accaduto) si è limitato a sostituirsi alla Polizia Municipale mettendo di persona volantini dissuasori sui parabrezza delle auto parcheggiate sulle gialle pseudo-aiuole del lungomare (di domenica). La commissione sicurezza è associata alla commissione urbanistica (cosa c'entra?) e, ciliegina finale, non si è tenuto fino ad oggi alcun consiglio municipale sulla sicurezza ma altri di imbarazzante contenuto, come quello del 25 luglio "Contro l'acquisto dei cacciabombardieri F35" o quello del 1 agosto per poter celebrare i matrimoni sulla spiaggia. Tutto questo, mentre le indagini sulle infiltrazioni malavitose andavano e vanno avanti.
In soccorso a questa imbarazzante attività capitolina e municipale, è arrivata l'estate. I lavori del Consiglio Comunale e Municipale nonché delle rispettive Commissioni Consiliari saranno sospesi per le ferie estive dal 12 al 23 agosto 2013 per riprendere da lunedì 26 agosto 2013. Però si pensa a settembre con ilarità per le buffonesche dichiarazioni rilasciate alla stampa.
Nell'ordine:
Mirko Coratti (PD, presidente del consiglio comunale): "A settembre seduta straordinaria dell'Assemblea Capitolina ad Ostia, sulla criminalità"
Luca Giansanti (capogruppo comunale Lista Civica Marino): "Non lasciamo soli i cittadini"
Francesco D'Ausilio (capogruppo comunale PD): "Sospensione di dirigenti e funzionari coinvolti in indagini giudiziarie per reati connessi alle attività delle associazioni mafiose. Istituire commissione consiliare antimafia. Approntare una banca dati informatizzata sulle azioni criminali. Delegato alla Sicurezza coordinatore di una task force"
Andrea Tassone (PD, presidente dell'attuale X Municipio): "Dare più sicurezza a questo territorio significa agire sull’assetto idrogeologico, sulla mobilità, sull’ordine pubblico".
In sintesi: "Non abbiamo fatto nulla, mò proviamoci". Peccato che la mobilità o il rischio idrogeologico non c'entrano nulla con la sicurezza (neppure quella dei trasporti o ambientale) e che tutte le altre cose dette sono quelle neanche pensate fino ad oggi. Si fa campagna politica per conservare i consensi? Se il silenzio di questi giorni, in realtà quasi un mese, era imbarazzante da parte di una classe politica impreparata, oggi queste affermazioni diventano inquietanti da parte di una classe politica furbetta. Ricordiamo che il SIRS (Sistema Integrato Roma Sicura) di Alemanno diceva le stesse cose di D'Ausilio, a suo tempo criticate proprio dal PD per motivi politici. Roma non ha ad oggi neppure il Comandante dei Vigili Urbani dopo le dimissioni (non il 'taglio') di Carlo Buttarelli avvenute appena insediato Marino e questi pensano di saper affrontare un problema come quello delle infiltrazioni malavitose?
I fatti parlano da soli ed è ora che la cittadinanza attiva condanni l'inettitudine politica cominciando a chiedere il commissariamento del parlamentino ostiense.