martedì 15 maggio 2012
OSTIA, PARCHEGGI LUNGOMARE: TUTTI IN TRIBUNALE O TUTTI A CASA
Le conclusioni dell'incontro pubblico tenutosi oggi presso lo stabilimento balneare Urbinati sono unanimi. Se verrà aggiudicato il bando dei parcheggi a pagamento sul lungomare di Ostia, partiranno le denunce penali per abuso d'ufficio. Se verrà ritirato il bando, chiederemo le dimissioni dei responsabili. Vizzani, Papalini e Marchesi,rispettivamente nel XIII Municipio, Presidente, Diretore Ufficio Tecnico e Presidente Commissione LL.PP., possono scegliere a chi raccontare questa squallida vicenda amministrativa: in Tribunale, al giudice o a casa, ai propri famigliari. Troppe le sciatterie di un bando di gara, prima 'copia e incolla' del bando delle spiagge libere, poi errato esercizio aritmetico, per credere che l'amministrazione capitolina sia caduta così in basso. E' evidente che deve esserci qualcos'altro che ci sfugge dietro la fretta e la caparbietà di far passare a tutti i costi un bando di gara illegale sia per il Codice della Strada, che per il diritto amministrativo, nonchè per il regolamento comunale di occupazione di suolo pubblico. Autorizzare a dei privati il controllo del lungomare, 24 ore su 24 per 121 giorni, giorno e notte, in piena stagione balneare, significa favorire in maniera imprudente l'infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto sociale urbano. Su questo tema tacciono le forze dell'ordine, le uniche che dovrebbero essere deputate a tale ruolo e che invece non si sono espresse sulla questione. Ringraziamo tutti gli intervenuti, associazioni, comitati, politici e cittadini, per aver condiviso lo spirito civico dell'iniziativa, l'ultimo baluardo contro un'amministrazione non solo incapace, come ha dimostrato sbagliando per ben 2 volte il bando di gara, ma soprattutto irresponsabile nelle scelte, neppure condivise con la cittadinanza. Un ultimo ringraziamento alla splendida ospitalità dello stabilimento Urbinati.
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