sabato 2 giugno 2012

OSTIA, CON L'AIR SHOW, DIVENTA UN RUMOROSO E COSTOSO AEROPORTO

Ieri, ad Ostia, le prime prove dell'Air Show: 3 Frecce Tricolori e 1 caccia F16 dell’aeronautica belga, per un'ora a partire dalle 16. In più, la squadra di paracadutisti del Crazy Fly di Nettuno. A parte il disturbo arrecato alla cittadinanza, questo significa che, poiché un'ora di volo costa circa 4mila euro (tutto compreso), già 32mila euro sono stati bruciati in fumo e fracasso. In una sola ora. Considerando la nuova tassa per i terremotati sui carburanti (2,42 cent/lt), per fare la stessa cifra ci vorranno circa 1,32 milioni di litri. Oggi, altre 5 ore di prova, domani la giornata conclusiva che comprende tutto il pomeriggio. Altri soldi pubblici buttati via, almeno quelli delle Frecce Tricolori perché non è chiaro il finanziamento dell'intera manifestazione che include anche i costi della Polizia Municipale, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, delle autoambulanze e così via. In altre parole, la manifestazione 'privata' dell'Air Show, organizzata da un aeroclub di Anzio, diventa la cosidetta “Giornata Azzurra”; cioè quell’evento nel quale l’Aeronautica Militare mette in campo tutte le proprie capacità, compresi uomini e mezzi del 31° Stormo con sede a Ciampino che per giorni hanno installato sui 2 km di lungomare tutto l'impianto di diffusione sonora. Visti i tagli di bilancio, vista l'emergenza terremoto, visto il disagio cittadino (in altre parti d'Italia simili manifestazioni si fanno negli aeroporti), visto che il 4 giugno sarà lutto nazionale in ricordo delle vittime del terremoto, era opportuno tutto questo baraccone? nella foto: uomini e mezzi del 31° Stormo di Ciampino che installano l'impianto di diffusione sonora davanti allo stabilimento Belsito

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