domenica 14 aprile 2013
OSTIA E LA 'CACIARA' DI PIAZZA ANCO MARZIO
2 milioni di euro per un'area pedonale trasformata in un finto 'centro commerciale naturale' e oggi diventata mercatino di auto usate e firme in campagna elettorale. Questa la triste sorte di Piazza Anco Marzio a Ostia, una piazza che doveva essere il salotto del grande quartiere marino di Roma. Oggi, domenica 14 aprile 2013, era occupata da una parte dal gazebo del M5S che dalle 10 fino alle 20 raccoglieva le firme per la presentazione della lista alle elezioni del Comune di Roma, dall'altra dal gazebo di Alemanno allestito per una propaganda istituzionale e nella restante parte da "un raduno con mostra statica di automobili e motocicli d'epoca" organizzato dall'Associazione “Fiat 500 Gruppo Ostia Beach”. Tutto regolarmente autorizzato, comprese le auto dentro l'isola pedonale dove non possono però transitare le biciclette. A sostenere il raduno/mercatino di auto (si vendeva una Fiat 500 a 4mila euro) è l'attuale Assessore muncipale alle Politiche Ambientali, Sport e Turismo, Giancarlo Innocenzi (oggi presente) tanto che l'associazione ha avuto riservate, nella stessa piazza, dalle 9 alle 13, tutte le seconde domeniche da ottobre a marzo. Anche in pianta stabile, da una settimana, il gazebo di Alemanno dove campeggia lo slogan "Continuiamo Insieme", quasi che un sindaco di Roma avesse bisogno di farsi conoscere per quello che ha fatto in 5 anni. La realtà è che Alemanno ad Ostia, tra i cittadini, non è mai venuto e che adesso in campagna elettorale si deve far assistere dal suo fido Assessore comunale Davide Bordoni, reuccio della piazza dove negli ultimi anni ha organizzato la discussa manifestazione di Ostia Classic. Per ultimi i grillini che dopo il flop durante la presentazione dei candidati di 4 giorni fa (appena 75 persone), devono immergersi nella folla domenicale sapendo bene che la gente, distratta e rilassata dalla splendida giornata, una firma non la nega a nessuno, neppure a loro. A rimetterci il decoro urbano di una piazza già squallida di per sè, la tranquillità dei residenti e degli avventori dei bar, l'offesa al luogo pubblico che doveva a ben altre manifestazioni esser destinato. Addirittura alcune auto hanno messo ad alto volume lo stereo, tra l'indifferenza dei vigili urbani presenti. Insomma, uno spettacolo brutto, rumoroso e incivile che a Roma si definisce in un solo modo: 'caciara'.
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