venerdì 14 giugno 2013
OSTIA E LA VIA DEL MARE NON SONO LA ROUTE 66
Ostia, Harley Davidson: continua la disorganizzazione. Residenti spaccati in due: da un lato l'indiscutibile fascino della moto di Milwaukee, dall'altro il mancato e approssimativo controllo della circolazione, dei parcheggi e del rumore. Emblematico il fatto che sulla Via del Mare, strada pericolosissima e vietata da sempre a qualsiasi moto, la Polizia Municipale non controlli invece l'accesso alle Harley Davidson dirette ad Ostia. Si aggiungono le corse tra moto sulla via Cristoforo Colombo e i parcheggi un po' selvaggi dovunque. In compenso, l'educazione della gran parte dei bikers rende accettabile la situazione, bikers che si sono resi conto che l'evento non è sulla Route 66, la strada madre del coast-to-coast americano, ma in pieno centro urbano (scelta assurdamente autorizzata). Nel frattempo, il 12 giugno, è giunto appena in tempo il nulla osta della Capitaneria di Porto (l'iniziativa è iniziata il 13). All'interno si legge espressamente che la regolamentazione del traffico è lasciata all'organizzazione vale a dire alla società svizzera "Event garage S.A," con sede in via Cessarate 5 (Lugano) e rappresentata a Roma dall'Ing. Nunzio La Marca. Speriamo che domenica sera, a Ostia, quando i festeggiamenti di chiusura coinvolgeranno tutti i partecipanti, l'organizzazione abbia fatto il suo dovere di vigilanza e di controllo della situazione perché dopo 4 giorni eventuali problematiche non sarebbero più tollerate.
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