sabato 8 febbraio 2014
OSTIA: IL 3 FEBBRAIO CHIUSE LE SCUOLE MA NON C'E' L'ORDINANZA DEL SINDACO
Secondo quanto riferisce il direttore del Municipio X, Claudio Saccotelli, in data 3 febbraio tutte le scuole 'di ogni ordine e grado' sono state chiuse per un'ordinanza di protezione civile del Sindaco di Roma, la n.18 del 2 febbraio, mai pubblicata e ancora oggi rimasta un oggetto misterioso. Si possono chiudere tutte le scuole di un territorio più grande del Comune di Bologna senza darne avviso pubblico come previsto per legge? La motivazione della chiusura è stata fornita in una nota dal presidente del Municipio X: “rilevare l'agibilità delle scuole”. Per la comunicazione della chiusura si è invece usata la bacheca facebook del presidente del Municipio X e una nascosta sezione del sito web del Municipio stesso. Tutta la notte tra il 2 e il 3 febbraio è regnato il caos tra i cittadini che si domandavano se fosse vera la notizia e se riguardasse tutte le scuole di ogni ordine e grado (asili, elementari, medie, licei e perfino scuole convenzionate), dovendo il lunedì mattina andare al lavoro e organizzarsi con nonni, parenti e babysitter per tenere i bambini a casa. Neppure il 3 febbraio è stato affisso alcun cartello con la spiegazione della chiusura davanti ai cancelli delle scuole. Tra le motivazioni della chiusura è stata addotto anche “lo stato di pericolo in cui si trovano tutte le strade” che evidentemente il giorno successivo deve essere stato risolto. Perché invece il Municipio XIV (Monte Mario) ha prodotto una regolare ordinanza per le strade e il Municipio X no? Dal Campidoglio e dal Municipio tutto tace dopo la nostra richiesta di Accesso Civico per verificare tale ordinanza mai pubblicata. In assenza di ordinanza, i reati penali sono diversi, dall'abuso in atti di ufficio al procurato allarme. Il Municipio X è stato l'unico a Roma a chiudere le scuole. In attesa di ricevere risposta ci auguriamo che la scelta operata non sia stata dettata dal bisogno di forzare uno stato di calamità naturale con cui accedere a fondi pubblici.
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