L'uomo col panino nella foto non è un semplice pensionato in pausa pranzo. Si tratta di Francesco Viglioglia, nato a Melfi (PZ) il 9 maggio del 1946, ex-consigliere PSI nei primi anni '90 dell'allora Circoscrizione XIII (oggi Municipio X, cioè Ostia). Lo conoscono tutti perché ha accompagnato Andrea Tassone, attuale presidente del Municipio X, in tutta la campagna elettorale, anche tenendogli l'ombrello sotto la pioggia. Lo conoscono tutti perché i consiglieri circoscrizionali di allora ancora sono in circolazione (p.es. Assogna, Bonelli, Frillici, Innocenzi, Morra, Nardini, Pace, Pallotta, Rastelli, Vennarecci). Lo conoscono tutti perché si presenta come Segretario Particolare di Andrea Tassone, con tanto di ufficio e scrivania presso il Municipio X, pronto a ricevere i cittadini e a spiare in aula municipale quando Tassone è assente. Chi non lo conosce è il Direttore del Dipartimento Organizzazione e Risorse Umane del Comune di Roma, dott.ssa Antonella Caprioli, che testualmente scrive (prot. GB/14388 del 26/02/2015): "in base a verifiche effettuate dagli uffici dello scrivente Dipartimento, riguardo al sig. Francesco Viglioglia non risultano rapporti nè di conseulenza nè di assunzione". Francesco Viglioglia non è neppure inserito nell'elenco delle 11 unità di personale dell'Ufficio di supporto del Presidente e della Giunta del Municipio, come si evince dall'Ordinanza n.4 firmata proprio da Tassone il 19 novembre 2013. Allora chi è l'uomo con il panino? E' l'uomo di 'fiducia' di Tassone che, senza alcun titolo, utilizza da quasi due anni risorse pubbliche servendosi dei locali del Municipio come proprio ufficio. Non solo, ma in completa violazione delle leggi sulla privacy, accede agli atti amministrativi come neppure i consiglieri municipali riescono a fare. Francesco Viglioglia è stato anche il mandatario di Tassone, cioè colui che in campagna elettorale ha dovuto gestirne e rendicontarne le entrate e le spese.
Francesco Viglioglia è dunque la sintesi di quanto scoperchiato da Mafia Capitale: gestire la cosa pubblica in forma privata. Francesco Viglioglia non è stato eletto, non è stato selezionato e non viene pagato dai cittadini: allora chi lo paga e per fare cosa? Un altro grave neo di un'amministrazione municipale doppiamente commissariata per Mafia Capitale.
giovedì 26 febbraio 2015
lunedì 23 febbraio 2015
OSTIA, LUNGOMARE: LO SCANDALO DEI GIARDINI STORICI
Ripresi stamattina i lavori presso i giardini storici di Ostia sul Lungomare Caio Duilio dopo mesi di totale abbandono successivi all'infelice riuscita estiva della pedonalizzazione voluta dal presidente del X Municipio, Andrea Tassone. Lavori limitati al solo taglio dell'erba. La ditta a suo tempo aggiudicataria, la Società Esse Group S.r.l., doveva iniziare questi lavori nei 90 giorni successivi al termine della manifestazione, autorizzata dal 31 maggio al 19 settembre 2014. Dunque, ben due mesi dopo la scadenza, il direttore del X Municipio, sotto pressione della Procura di Roma (PM Michele Nardi) ha dovuto sistemare la situazione che a tutti gli effetti si rivela essere una omissione in atti di ufficio da parte di una amministrazione ad oggi commissariata sia dal Prefetto di Roma che dal PD. Il direttore del X Municipio, Claudio Saccotelli, neppure ha fatto predisporre stamattina una regolare area di cantiere alla ditta Mister Garden di Luca Dioguardi, uno dei tre soci della Esse Group srl (William Zanchelli ed Alessio Lotito gli altri due soci).
La Esse Group srl ha sede presso i commercialisti Vittorio e Paolo Luigi Proteo, arrestati per evasione fiscale il 25 settembre 2014. Porteremo un nuovo esposto alla Procura di Roma segnalando nuovamente tutte le irregolarità amministrative fino ad oggi riscontrate (mancata realizzazione dell'anfiteatro naturale con pedane di legno ed essenze arboree, utilizzo dell'acqua pubblica, lavori per la realizzazione dei chioschi non conformi alle leggi sulla sicurezza) ma soprattutto un irresponsabile e ingiustificato ritardo da parte del Municipio nel concedere le necessarie autorizzazioni per il progetto presentato dalla predetta Società Esse Group S.r.l. ed acquisito al protocollo del Municipio X al n. 53973 del 2 maggio 2014.
La Esse Group srl ha sede presso i commercialisti Vittorio e Paolo Luigi Proteo, arrestati per evasione fiscale il 25 settembre 2014. Porteremo un nuovo esposto alla Procura di Roma segnalando nuovamente tutte le irregolarità amministrative fino ad oggi riscontrate (mancata realizzazione dell'anfiteatro naturale con pedane di legno ed essenze arboree, utilizzo dell'acqua pubblica, lavori per la realizzazione dei chioschi non conformi alle leggi sulla sicurezza) ma soprattutto un irresponsabile e ingiustificato ritardo da parte del Municipio nel concedere le necessarie autorizzazioni per il progetto presentato dalla predetta Società Esse Group S.r.l. ed acquisito al protocollo del Municipio X al n. 53973 del 2 maggio 2014.
OSTIA, 2 VOLTE COMMISSARIATA: QUI HA LE RADICI MAFIA CAPITALE
Ostia (cioè il X Municipio di Roma) commissariata dal Prefetto e dal PD. Dopo il servizio andato in onda in prima serata sul TG1 relativo alle intercettazioni su Andrea Tassone (presidente del X Municipio), un atto dovuto del PD. Era metà dicembre del 2014 quando il Prefetto parlò della costituzione di una commissione di tre persone (e di un gruppo tecnico di supporto) volta a verificare l’esistenza di infiltrazioni mafiose nell’amministrazione di Roma capitale, a partire dall’esame degli atti relativi al Municipio di Ostia e alla gestione degli appalti. E' adesso, a febbraio del 2015 (con la certezza degli atti in mano), che il PD commissaria il partito a Ostia, eclatante conferma che qui è tutto sporco.
Il Commissario PD è Stefano Esposito, senatore torinese, membro della Commissione Antimafia, da poco arruolatosi attivamente nel renzismo. Dovrà occuparsi di Ostia, territorio di forti infiltrazioni mafiose. Poi Matteo Orfini prenderà in considerazione anche Tor Bella Monaca. Lo scriveva già il 29 dicembre 2014 Gabriele Isman, il bravo giornalista di Repubblica (un giornale che comunque dovrebbe ripulire la sua redazione da altri giornalisti passacarte).
Dal gennaio 2011 a tutt’oggi, Andrea Storri è stato il Coordinatore del PD del X Municipio (ex-XIII). Non si è mai dimesso per incompatibilità dopo la nomina ad assessore municipale nel 2013. Ora Storri ci racconta la favoletta che Esposito va a prendere il suo posto perché non ci sono stati i congressi municipali dopo il Commissariamento del PD di Roma avvenuto il 4 dicembre 2014 dopo 'Mafia Capitale'? Il X Municipio era quello dei circoli fantasma, delle false tessere del PD, delle Primarie 'pilotate' e degli scandali in campagna elettorale.
Il problema a Ostia è enorme: qui il PD è troppo vicino al sistema di mafia capitale. Lo sa la Procura, lo sa il Prefetto, lo sa il PD che, per evitare a Gasbarra (tutore di Tassone e prossimo candidato sindaco di Roma dopo l'imbarazzante Marino) di rimanere coinvolto, ha ben pensato di commissariare Ostia. Siamo pronti per la stagione balneare? Noi si.
XVII LEGISLATURA
Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere (Presidente, Rosy Bindi - PD)
Resoconto stenografico - Seduta pomeridiana n. 71 di Giovedì 11 dicembre 2014
Audizione del prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro: "La raccomandazione che noi vi forniamo è, data la vastità del fenomeno, di farla numerosa, in maniera tale che varie Commissioni possano fare controlli diversi. Una aggredisce subito Ostia, l'altra il settore degli appalti, l'altra il V dipartimento o dove voi avete deciso di andare. Se queste cose si susseguono nel tempo, secondo me, non funzionano".
Il Commissario PD è Stefano Esposito, senatore torinese, membro della Commissione Antimafia, da poco arruolatosi attivamente nel renzismo. Dovrà occuparsi di Ostia, territorio di forti infiltrazioni mafiose. Poi Matteo Orfini prenderà in considerazione anche Tor Bella Monaca. Lo scriveva già il 29 dicembre 2014 Gabriele Isman, il bravo giornalista di Repubblica (un giornale che comunque dovrebbe ripulire la sua redazione da altri giornalisti passacarte).
Dal gennaio 2011 a tutt’oggi, Andrea Storri è stato il Coordinatore del PD del X Municipio (ex-XIII). Non si è mai dimesso per incompatibilità dopo la nomina ad assessore municipale nel 2013. Ora Storri ci racconta la favoletta che Esposito va a prendere il suo posto perché non ci sono stati i congressi municipali dopo il Commissariamento del PD di Roma avvenuto il 4 dicembre 2014 dopo 'Mafia Capitale'? Il X Municipio era quello dei circoli fantasma, delle false tessere del PD, delle Primarie 'pilotate' e degli scandali in campagna elettorale.
Il problema a Ostia è enorme: qui il PD è troppo vicino al sistema di mafia capitale. Lo sa la Procura, lo sa il Prefetto, lo sa il PD che, per evitare a Gasbarra (tutore di Tassone e prossimo candidato sindaco di Roma dopo l'imbarazzante Marino) di rimanere coinvolto, ha ben pensato di commissariare Ostia. Siamo pronti per la stagione balneare? Noi si.
XVII LEGISLATURA
Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere (Presidente, Rosy Bindi - PD)
Resoconto stenografico - Seduta pomeridiana n. 71 di Giovedì 11 dicembre 2014
Audizione del prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro: "La raccomandazione che noi vi forniamo è, data la vastità del fenomeno, di farla numerosa, in maniera tale che varie Commissioni possano fare controlli diversi. Una aggredisce subito Ostia, l'altra il settore degli appalti, l'altra il V dipartimento o dove voi avete deciso di andare. Se queste cose si susseguono nel tempo, secondo me, non funzionano".
venerdì 6 febbraio 2015
OSTIA, TASSONE: 18 MESI DI BUGIE
Cinque minuti e 22 secondi di bugie dette poco più di 18 mesi fa. Non ci saranno più somme urgenze, solo se cade un albero... Tassone (gli alberi) li ha fatti tagliare dal suo amico Buzzi. Per il resto, un fascista convinto, dentro.
Eja Eja baccalà!
Eja Eja baccalà!
giovedì 5 febbraio 2015
OSTIA, TASSONE: MANCANO I SOLDI MA NON I FAVORI
Il presidente del X Municipio, Andrea Tassone, dopo quasi due anni, deve ancora 10.400,00 euro al consorzio Arti Grafiche srl per le spese di campagna elettorale, come risulta dal sito del Comune di Roma. L'amministratore unico dell'Arti Grafiche srl è stato, fino al 6 febbraio 2013, il sig. Gianni Paolo, che ancora ricopre cariche importanti in questo consorzio che riunisce più aziende. Gianni Paolo è di recente divenuto 'famoso' per un caso andato in onda durante la puntata di 'Mi manda RaiTre' dell'11 dicembre 2014. In poche parole, il sig. Gianni Paolo rivendicherebbe l'intera proprietà di una strada privata aperta al pubblico transito (via Stezzano) chiedendo ben 30mila euro ai condomini di un altro fabbricato, regolarmente edificato ed autorizzato dal Comune di Roma, per consentire l'apertura di un passo carraio.
Quasi un'estorsione ("chi sei? dove vai? un fiorino!"), così come confermato dagli uffici tecnici dello stesso X Municipio durante la suddetta puntata di 'Mi manda RaiTre'. Eppure né Andrea Tassone, né l'assessore municipale competente, Giacomina Di Salvo, sono mai intervenuti a sanare, da quanto si conosce, questo vero e proprio sopruso, neppure dopo la messa in onda della puntata. Perché? La risposta sta forse nel rendiconto delle spese elettorali di Andrea Tassone.
Tassone dice di aver speso 67.626,45 euro: 52.050,35 euro di spese giustificate, più un 30% di spese forfettarie. Lo afferma sul suo 'onore': quanto "specificato negli atti, corrisponde al vero". In realtà Tassone ha avuto 59.650 euro di contributi e 10.400,00 euro non pagati di servizi da parte dell'Arti Grafiche srl, per un totale di 70.150,00 euro. Per la prima volta, in Italia (forse nel mondo) un candidato alle elezioni ci ha guadagnato! Se invece nel frattempo Tassone ha saldato il suo debito, primo, dovrebbe aggiornare il rendiconto pubblicato, secondo, dovrebbe spiegare dove ha preso i soldi.
Tassone recentemente, seppur non indagato, è comparso ben tre volte nelle intercettazioni di Mafia Capitale, sempre con Buzzi: lo ha chiamato per sistemare un suo cugino, ha ricevuto 30mila euro, gli ha affidato due appalti da quasi un milione di euro. Prima, durante e dopo la campagna elettorale. Il sospetto dunque è che con il sig. Gianni Paolo le cose siano andate avanti nella stessa maniera: un elevato contributo in servizi durante la campagna elettorale, un occhio chiuso su una vicenda così scomoda come quella di interrompere una normale servitù di passaggio.
Il mandatario di Tassone (PD), cioè colui che ha controllato e rendicontato le spese elettorali, è Francesco Viglioglia (ex-PSI) che oggi siede nel X Municipio senza alcun evidente atto amministrativo, non essendo parte dello staff del presidente. Il commercialista di Tassone, cioè colui che vaglia la regolarità dei conti di Tassone, è Giuseppe Sesa, capogruppo PD nel X Municipio.
Che il consorzio Arti Grafiche srl non chieda indietro i soldi, che Viglioglia e Sesa non ravvisino tale evidente anomalia, è normale: fanno parte della stessa squadra e obbediscono al capitano. Quello che non va bene è che un amministratore del X Municipio, cioè Andrea Tassone, non sappia essere trasparente dall'inizio, a partire dalle spese della sua campagna elettorale. Che futuro ci aspetta?
Quasi un'estorsione ("chi sei? dove vai? un fiorino!"), così come confermato dagli uffici tecnici dello stesso X Municipio durante la suddetta puntata di 'Mi manda RaiTre'. Eppure né Andrea Tassone, né l'assessore municipale competente, Giacomina Di Salvo, sono mai intervenuti a sanare, da quanto si conosce, questo vero e proprio sopruso, neppure dopo la messa in onda della puntata. Perché? La risposta sta forse nel rendiconto delle spese elettorali di Andrea Tassone.
Tassone dice di aver speso 67.626,45 euro: 52.050,35 euro di spese giustificate, più un 30% di spese forfettarie. Lo afferma sul suo 'onore': quanto "specificato negli atti, corrisponde al vero". In realtà Tassone ha avuto 59.650 euro di contributi e 10.400,00 euro non pagati di servizi da parte dell'Arti Grafiche srl, per un totale di 70.150,00 euro. Per la prima volta, in Italia (forse nel mondo) un candidato alle elezioni ci ha guadagnato! Se invece nel frattempo Tassone ha saldato il suo debito, primo, dovrebbe aggiornare il rendiconto pubblicato, secondo, dovrebbe spiegare dove ha preso i soldi.
Tassone recentemente, seppur non indagato, è comparso ben tre volte nelle intercettazioni di Mafia Capitale, sempre con Buzzi: lo ha chiamato per sistemare un suo cugino, ha ricevuto 30mila euro, gli ha affidato due appalti da quasi un milione di euro. Prima, durante e dopo la campagna elettorale. Il sospetto dunque è che con il sig. Gianni Paolo le cose siano andate avanti nella stessa maniera: un elevato contributo in servizi durante la campagna elettorale, un occhio chiuso su una vicenda così scomoda come quella di interrompere una normale servitù di passaggio.
Il mandatario di Tassone (PD), cioè colui che ha controllato e rendicontato le spese elettorali, è Francesco Viglioglia (ex-PSI) che oggi siede nel X Municipio senza alcun evidente atto amministrativo, non essendo parte dello staff del presidente. Il commercialista di Tassone, cioè colui che vaglia la regolarità dei conti di Tassone, è Giuseppe Sesa, capogruppo PD nel X Municipio.
Che il consorzio Arti Grafiche srl non chieda indietro i soldi, che Viglioglia e Sesa non ravvisino tale evidente anomalia, è normale: fanno parte della stessa squadra e obbediscono al capitano. Quello che non va bene è che un amministratore del X Municipio, cioè Andrea Tassone, non sappia essere trasparente dall'inizio, a partire dalle spese della sua campagna elettorale. Che futuro ci aspetta?