sabato 16 aprile 2011
XIII Municipio, decentramento: in aula comunale si vota con i 'pianisti'
Ieri in aula Giulio Cesare, durante la seduta dell'Assemblea Capitolina sul Regolamento Speciale del decentramento amministrativo nel XIII Municipio, sono andati di scena i 'pianisti', consiglieri che hanno votato anche per più colleghi assenti. Questo è avvenuto per oltre un'ora senza che il presidente del consiglio comunale, Pomarici, intervenisse. Le foto parlano chiaro. Il tabellone elettronico ha indicato più volte 46 presenti e 37 votanti quando invece seduti sui banchi (tra maggioranza ed opposizione) non si contavano più di 20 consiglieri. In particolare le irregolarità sono state della maggioranza che ha votato gli emendamenti presentati dai 2 schieramenti con una media di 32 voti. La foto scattata alle ore 21:07 prova che sui banchi della maggioranza c'erano solo 12 consiglieri mentre i voti espressi sono stati, nell'occasione, 31. Ricordiamo che la votazione elettronica è presente in Campidoglio dal 20 settembre 2010 e prevede che ogni consigliere abbia una scheda elettronica con cui attivare il proprio sistema di touch screen su cui selezionare il voto (contrario, favorevole, astenuto). Ieri, consiglieri fuori dall'aula o andati via, hanno lasciato la scheda inserita permettendo ai presenti il voto multiplo. Ciò è gravissimo, anche perché in aula non era presente il numero legale (30 consiglieri) per la votazione. Siamo infine meravigliati che Pomarici, pur consentendo da regolamento di far sedere in aula il presidente del XIII Municipio, Vizzani, abbia permesso al minisindaco di Ostia di dare indicazioni di voto ai consiglieri di maggioranza (al posto del capogruppo, Gramazio), mostrando platealmente il pollice verso o all'insù, come facevano gli antichi romani. Il ridicolo si è poi raggiunto quando Vizzani ha dato parere favorevole (ottenendo 35 voti) alla votazione sugli emendamenti 523 e 524 presentati da La Destra, quando invece il capogruppo Rossin li aveva ritirati.
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