sabato 28 aprile 2012
OSTIA, ROMA-LIDO: DIVENTIAMO TUTTI DJ
Da anni abbandonata all'ira dei pendolari, la Roma-Lido trova energia solo per i 'discotecari' del lungomare di Ostia. Oggi il presidente del XIII Municipio, Vizzani, ha annunciato che si è deciso di estendere l'orario del trenino anticipando il venerdì e il sabato la prima corsa alle 4:30, in coincidenza con la chiusura delle discoteche. Così i balneari-discotecari e il popolo notturno, quelli che non fanno dormire Ostia d'estate, avranno un singolare privilegio rispetto invece a chi paga le tasse e si ammassa la mattina sui vagoni della Roma-Lido. I dati recenti sono chiari: negli ultimi due anni, si sono triplicate il numero delle corse soppresse (da 484 a 1.515) e dimezzati i treni giornalieri in dotazione (da 28 a 13). A spiegare il miracolo ottenuto dai 'discotecari' è lo stesso Vizzani: "Le discoteche portano un indotto sul territorio e vanno tutelate". Evidentemente, secondo Vizzani, i cittadini normali che pagano le tasse, a breve anche l'IMU, invece non vanno tutelati ma si devono accontentare di quello che c'è. Insomma, il Comune di Roma e l'ATAC, se devi andare in discoteca, ti facilitano, altrimenti ti abbandonano. Tutto questo, nel silenzio dei partiti. Non ci resta, per andare al lavoro, che diventare tutti DJ.
domenica 22 aprile 2012
OSTIA, RIPASCIMENTO: IL MARE NON PERDONA
Ad Ostia Ponente si sono fatti i pennelli a mare senza alcun ripascimento, a Ostia Levante si sta facendo il ripascimento senza i pennelli a mare. Risultato: pennelli che si indeboliscono da una parte, sabbia spazzata dalle mareggiate dall'altra nonché costi enormi a carico della collettività per lavori realizzati senza alcun criterio. Emblematico il caso di Ostia Levante dove si sta continuando a procedere pur con le mareggiate. La stima è di oltre 200mila euro persi, l'equivalente della sabbia inghiottita dal mare. Non solo, ma poichè il calcolo del fabbisogno per la ricostruzione delle spiagge è stato effettuato sulla base dei parametri standard di ripascimento (300 mc/mt per un avanzamento "assestato" di progetto di circa 30-40 mt), resta da capire chi pagherà la sabbia andata dispersa per completare l'opera prevista. Senza contare che l'unico cartello lavori esistente non cita in alcun modo la ditta danese che sta operando a mare con le draghe. Insomma, basta andare presso lo stabilimento Venezia (foto) per vedere che dopo giorni e giorni di lavoro non è cambiato un granché: appena 5-6 metri di nuova spiaggia, costata (finora) carissima.
venerdì 20 aprile 2012
Ostia, parcheggi sul lungomare: modifica al Codice della Strada?
Il nuovo illecito ammnistrativo che il XIII Municipio si appresta a fare, vale a dire mettere a pagamento i parcheggi sul lungomare, sarà l'ulteriore occasione per portare qualche tecnico e politico irresponsabile a conoscere da vicino la Procura di Roma. Infatti, non appena il bando sarà reso pubblico presso l'Albo Pretorio, partiranno le denunce, non gli esposti, per delitti contro la Pubblica Amministrazione (artt. 314-360 c.p.) verso ogni firmatario dell’atto amministrativo, specificando in particolare il reato di abuso di ufficio per violazione di una precisa norma di regolamento "che arreca ad altri un danno ingiusto". Il Codice della Strada parla chiaro. Così come non si capisce su quale voce di capitolo di spesa verranno iscritte le entrate del bando. E se non si pagherà il parcheggio da parte dell'automobilista, chi farà il recupero crediti, il Comune di Roma? Oppure ci saranno multe e la rimozione delle auto? Sarà consentita la fermata o l'automobilista potrà essere allontanato da energumeni? Essendo il suolo pubblico, verrà concesso ai vincitori del bando un impossibile diritto di superficie? Tutte domande che, qualora dovesse continuare questa follia amministrativa, avranno risposta durante il prossimo Air Show a giugno. O in quell'occasione ascolteremo il lamento dei Vigili Urbani preoccupati per l'inevitabile parcheggio selvaggio? Perché in effetti la cosa più inquietante è che il Gruppo XIII della Polizia Locale Roma Capitale taccia sull'argomento. Che la combriccola municipale non conosca codici, leggi, normative e regolamenti l'ha già dimostrato, ma sarebbe desolante constatare la stessa ignoranza anche da parte della ex-Polizia Municipale di Ostia.
martedì 17 aprile 2012
XIII Municipio: l'invenzione del Comitato di Quartiere 'regolamentato'
Quasi 200 mila iscritti nelle liste elettorali eppure tra i banchi del consiglio del XIII Municipio c'è chi siede con meno di 200 voti. Gli stessi 200 voti che la bozza di delibera per il riconoscimento dei Comitati di Quartiere oggi presentata da Salvatore Colloca, Presidente della Commissione Bilancio e Regolamento del parlamentino ostiense, richiede che vengano raccolti, nel proprio 'quartiere' (non su tutto il Municipio), affinchè venga riconosciuta 'la rilevanza e la rappresentatività territoriale' dei cittadini. Cosa è un quartiere, cosa è un Comitato di Quartiere, cosa è la libertà di espressione, cosa sono le regole base della partecipazione (tra le altre cose, già regolamentata da una delibera comunale, mai applicata) Colloca non lo sa. La manovra è chiara: poiché per far passare i fatiscenti progetti di Alemanno sul waterfont c'è bisogno della partecipazione, si cerca di mettere il bavaglio ai cittadini. Peccato che la Legge e l'intelligenza non siano dalla parte di chi ha scritto questo ridicolo regolamento, costato, tra commissioni e gettoni vari, almeno 15 mila euro per scrivere soavi amenità
venerdì 13 aprile 2012
OSTIA, RIPASCIMENTO: LE DRAGHE NON SONO QUELLE RICHIESTE DAL CAPITOLATO
Si aggiunge un nuovo quesito ai lavori di ripascimento delle spiagge di Ostia Levante: come mai nessuna delle draghe utilizzate rispetta le specifiche del capitolato di gara?
Procediamo per punti.
La sabbia arriva ad Ostia dalla cava marina situata 7,4 km a sud del faro del porto di Anzio. Il Capitolato Speciale d'Appalto (Art.7, Provenienza e qualità dei materiali) è chiaro: "il sito di prelievo individuato è situato a largo di Anzio ad una distanza di circa 45 Km dal luogo di ripascimento e le stesse sabbie dovranno essere prelevate ad una profondità superiore ai 45 m". Anche sulle draghe autorizzate dalla Capitaneria di Porto non c'è dubbio (Ord. 16/2012T): "I lavori sono stati affidati alla società ACMAR, che opererà con l’impiego delle M/N FREJA R e NJORD R, di bandiera Danese, che faranno la spola fra la cava marina e l’area del ripascimento". Non c'è neppure discussione sulle caratteristiche tecniche delle draghe richieste dal bando di gara (Art. 21, Condizioni di ammissibilità all’asta): " ... motodraga auto-propulsa, dotata di sistema aspirante e refluente, autocaricante con pozzi di carico con volume di almeno 10.000 mc. e con una capacità di dragaggio superiore a mt. 45 di profondità". Ora, a prescindere dal fatto che le draghe sono della Rhode Nielsen A/S e non della ACMAR, che non è chiaro quale ruolo ricopra la Rhode Nielsen A/S nella gara appaltata, si riscontra che le caratteristiche tecniche delle draghe impiegate non corrispondono alle specifiche del capitolato (nell'ordine: stazza lorda, t; profondità di dragaggio, mt; capacità pozzo di carico, mc): ODIN-R (2.081 t, da 40 a 51 mt, draga stazionante per il solo prelievo), FREJA-R (1.875 t, 25 mt, 1.961 mc), NJORD-R (5.180 t, da 35 a 54 mt, 6.000 mc). Non tornano dunque le specifiche fondamentali: pozzi di carico da almeno 10mila mc, capacità di dragaggio oltre i 45 mt.
In realtà, per essere precisi, un'altra draga di nome THOR-R è stata citata da Antonio Luigi Leone, marketing manager della Rhode Nielsen A/S, in un articolo del Corriere della Sera, ma non è mai stata impiegata ad Ostia. Infatti a 'sparare' la sabbia il primo giorno (10 aprile) è stata la FREJA-R, il secondo giorno (12 aprile), la NJORD-R. La velocità a pieno carico della prima è di 8,5 nodi, quella della seconda è di 14 nodi, impiegando ciascuna rispettivamente 3 e 1,5 ore dalla cava marina di Anzio.
Il mancato rispetto delle specifiche di capitolato potrebbe essere giustificato dal fatto che le tre draghe messe insieme ne costituiscono un'alternativa, ma è anche vero che la non rispondenza al capitolato prevedeva l'esclusione. In altre parole, la gara per il ripascimento di Ostia è stata vinta dal raggruppamento temporaneo d'imprese costituito dal Consorzio Ravennate delle Cooperative di Produzione e Lavoro Soc. Coop. p.A.(mandataria) e dalla Ing. Sarti Giuseppe & C. Impresa Costruzioni Spa (mandante), i lavori sono stati affidati alla ACMAR Soc. Coop. p.A. e le draghe sono della Rhode Nielsen A/S ma non rispondono al capitolato. Qualcosa non è chiaro.
Procediamo per punti.
La sabbia arriva ad Ostia dalla cava marina situata 7,4 km a sud del faro del porto di Anzio. Il Capitolato Speciale d'Appalto (Art.7, Provenienza e qualità dei materiali) è chiaro: "il sito di prelievo individuato è situato a largo di Anzio ad una distanza di circa 45 Km dal luogo di ripascimento e le stesse sabbie dovranno essere prelevate ad una profondità superiore ai 45 m". Anche sulle draghe autorizzate dalla Capitaneria di Porto non c'è dubbio (Ord. 16/2012T): "I lavori sono stati affidati alla società ACMAR, che opererà con l’impiego delle M/N FREJA R e NJORD R, di bandiera Danese, che faranno la spola fra la cava marina e l’area del ripascimento". Non c'è neppure discussione sulle caratteristiche tecniche delle draghe richieste dal bando di gara (Art. 21, Condizioni di ammissibilità all’asta): " ... motodraga auto-propulsa, dotata di sistema aspirante e refluente, autocaricante con pozzi di carico con volume di almeno 10.000 mc. e con una capacità di dragaggio superiore a mt. 45 di profondità". Ora, a prescindere dal fatto che le draghe sono della Rhode Nielsen A/S e non della ACMAR, che non è chiaro quale ruolo ricopra la Rhode Nielsen A/S nella gara appaltata, si riscontra che le caratteristiche tecniche delle draghe impiegate non corrispondono alle specifiche del capitolato (nell'ordine: stazza lorda, t; profondità di dragaggio, mt; capacità pozzo di carico, mc): ODIN-R (2.081 t, da 40 a 51 mt, draga stazionante per il solo prelievo), FREJA-R (1.875 t, 25 mt, 1.961 mc), NJORD-R (5.180 t, da 35 a 54 mt, 6.000 mc). Non tornano dunque le specifiche fondamentali: pozzi di carico da almeno 10mila mc, capacità di dragaggio oltre i 45 mt.
In realtà, per essere precisi, un'altra draga di nome THOR-R è stata citata da Antonio Luigi Leone, marketing manager della Rhode Nielsen A/S, in un articolo del Corriere della Sera, ma non è mai stata impiegata ad Ostia. Infatti a 'sparare' la sabbia il primo giorno (10 aprile) è stata la FREJA-R, il secondo giorno (12 aprile), la NJORD-R. La velocità a pieno carico della prima è di 8,5 nodi, quella della seconda è di 14 nodi, impiegando ciascuna rispettivamente 3 e 1,5 ore dalla cava marina di Anzio.
Il mancato rispetto delle specifiche di capitolato potrebbe essere giustificato dal fatto che le tre draghe messe insieme ne costituiscono un'alternativa, ma è anche vero che la non rispondenza al capitolato prevedeva l'esclusione. In altre parole, la gara per il ripascimento di Ostia è stata vinta dal raggruppamento temporaneo d'imprese costituito dal Consorzio Ravennate delle Cooperative di Produzione e Lavoro Soc. Coop. p.A.(mandataria) e dalla Ing. Sarti Giuseppe & C. Impresa Costruzioni Spa (mandante), i lavori sono stati affidati alla ACMAR Soc. Coop. p.A. e le draghe sono della Rhode Nielsen A/S ma non rispondono al capitolato. Qualcosa non è chiaro.
giovedì 12 aprile 2012
OSTIA, RIPASCIMENTO: 140MILA EURO DI SABBIA SPRECATA.
Una negligenza da 140mila euro. Questo il costo stimabile dei 1.800 mc di sabbia versati presso lo stabilimento Venezia due giorni fa e spazzati via dalle mareggiate di questi giorni, già annunciate da domenica.
Infatti, secondo il computo metrico del Capitolato Speciale d'Appalto, il costo a mc della sabbia "di granulometria D50 compresa tra 0,20 e 0,40 mm" è di euro 14,86. A questo va aggiunto un compenso addizionale di 0,29 euro al mc per ogni km di distanza in più dalle cave marine di provenienza oltre i primi 20 km, vale a dire (poichè sono 41 i km per raggiungere le cave di Anzio), 0,29x21=6,09 euro/mc.
Dunque, noi cittadini abbiamo pagato inutilmente 1.800x(14,86+6,09)=162.895,32 euro che, al ribasso di asta operato (15,21%) diventano reali 138.118,95.
Sorridiamo dunque alle affermazioni rilasciate alla stampa da Antonio Luigi Leone (marketing manager presso la danese Rohde Nielsen A/S, proprietaria delle tre draghe in azione): «Nessun problema per quanto riguarda la spiaggia, la piattaforma di sabbia ormai è sedimentata. Se parte della rena è stata portata via dalle correnti, non è un problema. D'altra parte, se dovessimo lavorare solo con il bel tempo, non finiremmo più». Invece il problema c'è: non solo non compare il nome di Leone sul cartello lavori ma si son buttati via migliaia di mc di sabbia con un preavviso meteorologico ben chiaro. Resta poi da chiarire perchè stia lavorando ad Ostia la società danese.
Ricordiamo che la gara è stata vinta dalla R.T.I. costituita dal Consorzio Ravennate delle Cooperative di Produzione e Lavoro Soc. Coop. p.A.(mandataria) e dalla Ing. Sarti Giuseppe & C. Impresa Costruzioni Spa (mandante) - Via Teodorico, 15 – 48122 Ravenna. E' stata poi la ACMAR Società Cooperativa per Azioni, con sede a Ravenna in Via G. Rossi N. 5, ad aver inviato alla Capitaneria di Porto la nota assunta al protocollo N. 18.02.22/8588 in data 28.03.2012 con la quale si comunicava che le erano stati assegnati i lavori. Se la Rohde Nielsen lavora per la ACMAR, si tratta di un subappalto o di un "sub-subappalto"?. Nel cartello lavori non si fa alcuna menzione della Rhode Nielsen, come invece dovuto per legge.
Concludiamo poi con un altro 'problema'. L'Art. 21 (Condizioni di ammissibilità all’asta) del Capitolato Speciale d'Appalto recitava chiaramente che l'impresa doveva possedere e avere la disponibilità "per l’intera durata dei lavori a titolo esclusivo" delle motodraghe, pena l’esclusione. Se le draghe sono della Rhode Nielsen e la gara è stata aggiudicata ad altre imprese, è tutto regolare?
Infatti, secondo il computo metrico del Capitolato Speciale d'Appalto, il costo a mc della sabbia "di granulometria D50 compresa tra 0,20 e 0,40 mm" è di euro 14,86. A questo va aggiunto un compenso addizionale di 0,29 euro al mc per ogni km di distanza in più dalle cave marine di provenienza oltre i primi 20 km, vale a dire (poichè sono 41 i km per raggiungere le cave di Anzio), 0,29x21=6,09 euro/mc.
Dunque, noi cittadini abbiamo pagato inutilmente 1.800x(14,86+6,09)=162.895,32 euro che, al ribasso di asta operato (15,21%) diventano reali 138.118,95.
Sorridiamo dunque alle affermazioni rilasciate alla stampa da Antonio Luigi Leone (marketing manager presso la danese Rohde Nielsen A/S, proprietaria delle tre draghe in azione): «Nessun problema per quanto riguarda la spiaggia, la piattaforma di sabbia ormai è sedimentata. Se parte della rena è stata portata via dalle correnti, non è un problema. D'altra parte, se dovessimo lavorare solo con il bel tempo, non finiremmo più». Invece il problema c'è: non solo non compare il nome di Leone sul cartello lavori ma si son buttati via migliaia di mc di sabbia con un preavviso meteorologico ben chiaro. Resta poi da chiarire perchè stia lavorando ad Ostia la società danese.
Ricordiamo che la gara è stata vinta dalla R.T.I. costituita dal Consorzio Ravennate delle Cooperative di Produzione e Lavoro Soc. Coop. p.A.(mandataria) e dalla Ing. Sarti Giuseppe & C. Impresa Costruzioni Spa (mandante) - Via Teodorico, 15 – 48122 Ravenna. E' stata poi la ACMAR Società Cooperativa per Azioni, con sede a Ravenna in Via G. Rossi N. 5, ad aver inviato alla Capitaneria di Porto la nota assunta al protocollo N. 18.02.22/8588 in data 28.03.2012 con la quale si comunicava che le erano stati assegnati i lavori. Se la Rohde Nielsen lavora per la ACMAR, si tratta di un subappalto o di un "sub-subappalto"?. Nel cartello lavori non si fa alcuna menzione della Rhode Nielsen, come invece dovuto per legge.
Concludiamo poi con un altro 'problema'. L'Art. 21 (Condizioni di ammissibilità all’asta) del Capitolato Speciale d'Appalto recitava chiaramente che l'impresa doveva possedere e avere la disponibilità "per l’intera durata dei lavori a titolo esclusivo" delle motodraghe, pena l’esclusione. Se le draghe sono della Rhode Nielsen e la gara è stata aggiudicata ad altre imprese, è tutto regolare?
mercoledì 11 aprile 2012
OSTIA, RIPASCIMENTO SPIAGGE: INIZIATI I LAVORI CON AVVISO DI BURRASCA
Nessuna condizione ideale per iniziare ieri il ripascimento delle spiagge di Ostia Levante. Eppure era tutto previsto già 3 giorni fa: "venti da forti a burrasca dai quadranti occidentali sulla Sardegna, in estensione al Lazio. Mareggiate lungo le coste esposte". Oggi, puntuale, l'avviso di burrasca da parte del servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare (avviso del 11-04-2012 06:00 UTC, valido fino alle ore 18): venti da SE (scirocco) forza 7 (28-33 nodi), temporali isolati e/o diffusi, mare molto mosso in aumento. La tendenza è di venti da NO (maestrale) forza 8 (34-40 nodi) e oltre. Per intenderci, le stesse condizioni che il 17 dicembre 2011 crearono devastanti danni sul litorale romano. Chi pagherà questa negligenza? Chi risponderà della sabbia sprecata, portata via dal mare? Anche perchè le negligenze cominciano ad essere troppe. Avevamo già il 22 marzo segnalato tramite comunicato stampa l'irregolare cantierizzazione dei lavori sulla spiaggia davanti allo stabilimento "La Bonaccia" e avevamo fatto seguire alle ore 11 del 23 marzo un dettagliato esposto a tutti gli enti preposti al controllo, compresa la Regione Lazio e il Comune di Roma, in cui denunciavamo, con riferimento al Capitolato Speciale d'Appalto, le seguenti irregolarità: (1) violazione dell'articolo 29 (mancata esposizione dei cartelli all’esterno del cantiere con indicazione anche dei nominativi di tutte le imprese subappaltatrici, completi dell’indicazione della categoria dei lavori subappaltati e dell’importo dei medesimi); (2) violazione dell'articolo 52 (mancata delimitazione e recinzione del cantiere; mancato inghiaiamento e sistemazione delle sue strade di accesso in modo da rendere sicuri il transito e la circolazione dei veicoli e delle persone addette ai lavori tutti).
Alle ore 16 dello stesso giorno, ancora non era stato esposto alcun cartello, mentre i lavori e le operazioni in corso erano segnalate solo da una transenna. Solo il 30.03.2012, con determinazione dirigenziale n.782, protocollata presso il XIII Municipio a firma di Aldo Barletta, è stato interdetto al pubblico, fino al 03.04.2012, "ai fini della pubblica sicurezza ed incolumità dell'utenza", il tratto di arenile spiaggia libera di Ostia dal n. civico 144 di Lungomare A.Vespucci fino alla battigia e precisamente dallo stabilimento balneare "La Bonaccia" fino allo stabilimento "La Spiaggia" posto sulla destra e fino agli stabilimenti "L'Oasi" e "La Playa" posti a sinistra fronte mare, lo stesso cioè da noi indicato.
Ci auguriamo che le previsioni siano sbagliate, che i lavori proseguano senza problemi e che i soldi pubblici, quasi 7 milioni di euro, vengano spesi bene, garantendo il risultato finale. Altrimenti, a questo punto, non ci rimane altro che inviare l'ennesimo esposto alla Procura di Roma e alla Corte dei Conti.
nella foto: l'avviso di burrasca (http://www.meteoam.it/?q=meteomar/burrasca, rilievi aggiornati ogni 3 ore)
Alle ore 16 dello stesso giorno, ancora non era stato esposto alcun cartello, mentre i lavori e le operazioni in corso erano segnalate solo da una transenna. Solo il 30.03.2012, con determinazione dirigenziale n.782, protocollata presso il XIII Municipio a firma di Aldo Barletta, è stato interdetto al pubblico, fino al 03.04.2012, "ai fini della pubblica sicurezza ed incolumità dell'utenza", il tratto di arenile spiaggia libera di Ostia dal n. civico 144 di Lungomare A.Vespucci fino alla battigia e precisamente dallo stabilimento balneare "La Bonaccia" fino allo stabilimento "La Spiaggia" posto sulla destra e fino agli stabilimenti "L'Oasi" e "La Playa" posti a sinistra fronte mare, lo stesso cioè da noi indicato.
Ci auguriamo che le previsioni siano sbagliate, che i lavori proseguano senza problemi e che i soldi pubblici, quasi 7 milioni di euro, vengano spesi bene, garantendo il risultato finale. Altrimenti, a questo punto, non ci rimane altro che inviare l'ennesimo esposto alla Procura di Roma e alla Corte dei Conti.
nella foto: l'avviso di burrasca (http://www.meteoam.it/?q=meteomar/burrasca, rilievi aggiornati ogni 3 ore)
Ostia: i parcheggi di Meo Patacca
Si è conclusa nella maniera più grottesca la seduta consiliare convocata ieri pomeriggio presso il XIII Municipio per mettere a pagamento 25 aree sul lungomare di Ostia. Senza fissare una data, l'onere di redigerne la nuova versione verrà dato alla Commissione LL.PP. presieduta da quel Pierfrancesco Marchesi (Pdl) che ieri in aula è riuscito a dire: "E' normale che chi governa deve andare contro la legge". Marchesi è lo stesso consigliere immortalato di recente in un filmato mentre prende a calci, in aula, un suo collega, fatto che gli è valso il soprannome di 'Meo Patacca'. In pratica si sostituirà l'illegalità degli attuali parcheggiatori abusivi con l'andare in deroga alla normativa vigente. Notiamo che già lo schema di delibera presentato ieri in aula era tutto sbagliato, redatto in fretta e in furia, e mai si sarebbe potuto tramutare in un bando con la successiva assegnazione dei lotti per l'inizio della stagione balneare (1° Maggio). Protocollato il 2 aprile con la sola firma del direttore dell'U.O.T., Aldo Papalini, ma non del Presidente del Municipio, è stato subito disconosciuto dall'Assessore competente, Amerigo Olive. Quindi, poiché 2 giorni fa la Commissione LL.PP. aveva espresso parere contrario a questo schema di delibera, per 3 ore si è parlato del nulla: non c'era alcun parere di giunta, non c'era parere favorevole della commissione. Vedremo dunque cosa verrà partorito nelle prossime settimane, visto che, come ha sempre ieri sostenuto Marchesi, deformando il famoso detto latino, "verba volant, scripta ri-manent".
nella foto: Marchesi lasciato solo dalla maggioranza durante il suo pessimo intervento.
nella foto: Marchesi lasciato solo dalla maggioranza durante il suo pessimo intervento.
mercoledì 4 aprile 2012
Ostia, Piazza Anco Marzio: degrado senza fine
Il degrado di Piazza Anco Marzio o di quello che dovrebbe essere un Centro Commerciale Naturale, costato 250 mila euro, è riassunto in questa foto. Giardini spelacchiati che, per rinfoltirli, sono stati appena seminati dai commercianti recingendo a protezione l'area con del nastro da cantiere e sedie di plastica. Un foglio A4 stampato al computer, appiccicato all'antiestetica scritta 'Ostiamor', avverte di tutto ciò. Intanto i passanti preferiscono sedersi sulle 'sedie di plastica' (costo, 5 euro l'una) invece che sulle 'pietre lunari' (costo, 10 mila euro l'una). Ciliegina finale, scomparsa ancora una volta la 'mappa tattile' per i non vedenti al centro della piazza. Piante secche e scarabocchi completano il desolante scenario. Insomma, più che il salotto di Ostia (1,2 milioni di euro per pedonalizzarlo) sembra un attraversamento per andare sul lungomare, senza alcuna identità. C'è poi da chiedersi: dove sono finiti i soldi dei terminali collegati in wi-fi per informare cittadini e turisti, visto che dei 'totem display touch screen' non si vede neanche l'ombra?