Coinvolto nello scandalo 'Mafia Capitale' per i rapporti con Salvatore Buzzi, il presidente del X Municipio, Andrea Tassone, si è recentemente esibito in una delle sue migliori prestazioni: la bugia istituzionale. Dopo un servizio del TG1, andato in onda il 16 dicembre 2014, Andrea Tassone ha dichiarato: "Da gennaio 2014 ad oggi, il Servizio Giardini del X Municipio ha rimosso decine di pini, pioppi, cipressi crollati sulle strade, senza causare fortunatamente le drammatiche conseguenze del primo dicembre del 2013“. Per Tassone, che evidentemente non conosce la legge, tutto regolare. Per il Comune di Roma, no, tanto da affermare che si ritengono formalmente non autorizzati "tutti gli abbattimenti sinora effettuati" dal X Municipio (Dipartimento Tutela Ambientale, n.prot.QL 74581 del 7 novembre 2014, cfr. documento qui sotto).
Non solo. Dagli atti presentati alla Procura di Roma dal consigliere municipale Nathalie Naim (Capogruppo Lista Civica Marino, Municipio 1), risulta in particolare che per la “sicurezza delle alberature su Via di Castelfusano, propedeutica ai lavori stradali di somma urgenza", ci siano state solo semplici comunicazioni del X Municipio al Dipartimento Tutela Ambientale, relative agli abbattimenti dei seguenti alberi:
14 pini (n.prot.50882 del 22 aprile 2014)
03 pini (n.prot.CO/69100 del 4 giugno 2014)
06 pini (n.prot.7884725 del 25 giugno 2014)
Gli abbattimenti degli alberi e anche le loro potature, poiché all’interno della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, risultano essere stati eseguiti dunque senza alcuna autorizzazione, come previsto dalle norme vigenti. Stesso discorso per le altre strade interessate, centinaia, compresa la via del Mare e la via Cristoforo Colombo, nonché via dei Pescatori e via di Castelporziano (tra le strade con più pini del Municipio). Il business non era solo nell'affidamento dell'appalto ma anche nella possibilità di poter rivendere la legna tagliata anche sotto forma di pellets.
Ricordiamo, che tutte le potature e gli abbattimenti di alberi sono stati eseguiti in somma urgenza, che non esiste alcuna documentazione pubblicata e che molti lavori, come quelli di via di Castelfusano, sono stati assegnati direttamente dal Municipio senza alcun bando di gara (e Tassone conferma) alla Cooperativa 29 Giugno, quella di Salvatore Buzzi, braccio economico di Massimo Carminati, arrestato per associazione mafiosa.
Tutti conoscevano cosa stava accadendo, compreso il vicepresidente del X Municipio Sandro Lorenzatti (SeL) e il presidente del Consiglio Municipale, Tonino Ricci (Lista Civica Marino). Entrambi hanno un passato di militanza nel partito dei Verdi, con campagne ambientaliste proprio a difesa degli alberi. Ora dovrebbero appartenere al partito dei Rossi, per la vergogna. Tassone? A casa.
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