mercoledì 6 maggio 2015

OSTIA: DOSSIER VARCHI PUBBLICI

Cosa c'è di 'legale' nello schifo di varchi illegali fatti dalla pubblica amministrazione 
solo Marino e Sabella lo sanno. 

5 commenti:

  1. Veramente non si capisce bene perché i varchi siano illegali.
    A causa della sporcizia? E perché mai noi come cittadini dovremmo rinunciare ai varchi solo perché essi non vengono ripuliti dai gestori degli stabilimenti attigui che secondo le condizioni della concessione sono tenuti a tenerli puliti?
    Signori, invece che togliere i varchi togliamo per inadempienza la concessione agli stabilimenti.
    I varchi non consentono il passaggio dei disabili? Ma perchè prima lì ci passavano? Un'indagine dei comitati cittadini di qualche anno fa ha appurato che su 60 e passa stabilimenti del litorale romano, solo due avevano predisposto degli appositi passaggi che consentivano alle carrozzine dei disabili di raggiungere la battigia.
    Signori, invece di chiudere i varchi, togliamo per inadempienza la concessione agli stabilimenti.
    I varchi non consentono il passaggio dei mezzi di soccorso? Ma perché prima lì ci passavano?
    E' di qualche anno fa il famoso episodio (di cui esiste ampia documentazione fotografica) di un panfilo spiaggiato sulla battigia antistante uno stabilimento di Ostia dove i proprietari dell'imbarcazione disperati dovettero assistere alla ritirata dei mezzi pubblico di soccorso a cui la piccolezza del cancello non consentiva di raggiungere la battigia, La situazione venne risolta quando un privato indignato, incurante delle strilla del gestore che li minacciava di richiesta di danni, con una ruspa buttò giù un tratto del muro di cinta e tirandola con una cima salvò l'imbarcazione.
    Signori, invece di chiudere i varchi buttiamo giù con le ruspe gli 8 chilometri di lungomuro illegale e facciamo pagare agli stabilimenti le spese della demolizione.
    E le spiagge libere non attrezzate allora? Che sono spesso sporche e non posseggono percorsi dedicati ai disabili? Vogliamo che anche queste, che non sono altro che grandi varchi) vengano dichiarate illegali per la carenza dei servizi di cui sopra circondandole di recinzioni per non farvi entrare la cittadinanza? Così avremmo chiuso il cerchio e consegnato ai gestori degli stabilimenti balneari l'intero litorale romano.
    I varchi piuttosto che essere osteggiati dovrebbero essere moltiplicati al più presto..
    Una soluzione sarebbe di non rinnovare le concessioni senza che prima agli stabilimenti interessati non venga sottratto un corridoio sufficientemente largo da costituire un grande varco con in fondo la visione del mare. L'accesso dovrebbe naturalmente essere assolutamente libero anche di notte e anche d'inverno e dovrebbe essere ribadito l'obbligo da parte dei gestori di tenere puliti i varchi. Prendere o lasciare, anzi ove qualche attuale gestore non ritenesse accettabile questa condizione: goodbye!, ce ne sarebbero cento altri disposti a prendere la concessione! Un esempio potrebbe essere la spiaggia di Sottomarina (Chioggia) dove qualche anno fa l'amministrazione comunale, approfittando della scadenza delle concessioni, fece demolire tutti i tipi di recinzione e riposizionare le cabine in file perpendicolari al mare, lasciando grandi spazi fra le file in modo da dare l'impressione di attrezzature immerse nella natura, invece che natura nascosta dalle attrezzature.
    Comitato Civico 2013, per favore, ti vogliamo bene, ma datti da fare nella direzione giusta e te ne vorremo ancora di più. Ti basterebbe perdere un po' di tempo a filmare le facce estasiate delle famigliole, degli amanti della natura, di coloro che fanno trekking sulla spiaggia mentre a frotte si recano sulla battigia attraverso il varco lato Battistini per riconciliarvi all'idea che questi passaggi, pur con tutte le loro carenze, costituiscono un prezioso mezzo per andare a godersi un po' di aria iodata in riva al mare!

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  2. Grazie per l'interessante contributo. Rispondiamo: se simili 'varchi' li avesse fatti un privato/concessionario, sarebbero stati chiusi perché non rispettano alcuna legge. Non sono semplici passaggi, hanno altra funzione, contemplata all'interno del PUA (Piano di Utilizzazione dell'Arenile), strumento di pianificazione disatteso per sempre a Roma. I varchi non avrebbero ragione di esistere se, applicando la legge, avessero solo funzione di accesso alla battigia. Aprire in questo modo (molti sono ancora chiusi) quanto già bocciato 25 ani fa è da delinquenti. Speriamo che amministratori più capaci e diligenti sappiano porre fine a questa buffonata.

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  3. Brava Paula, bei video e bel lavoro. Non ci vediamo dall'epoca aurea del Waterfront, ma mentre io mi sono adagiata dall'alto dei miei 78 anni. Vedo con granfe piacere che tubsei piu' grintosa che mai. Un abbraccio. Paola Bianchini

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  4. So much for the illegality of these passages!
    Prego leggere qua sotto:

    7/5/2015 – È confermata la delibera con la quale l’amministrazione capitolina ha consentito l’apertura di idonei varchi per l’accesso al mare di Ostia. Lo ha deciso la seconda sezione del Tar del Lazio. Respinte quindi le richieste di due società, proprietarie di due stabilimenti balneari, che sono state condannate al pagamento delle spese di giudizio per 1000 euro ciascuna. Le due società chiedevano la sospensione della determinazione dirigenziale del Municipio X avente ad oggetto l’apertura del varco di accesso al mare riferita ai rispettivi stabilimenti balneari. Il Tar ha ritenuto che “i provvedimenti impugnati appaiono congruamente motivati in relazione al nuovo apprezzamento dell’interesse pubblico sotteso al ripristino dei varchi di libero accesso al mare – volto alla libera fruibilità della spiaggia e del mare da parte della collettività nel contemperamento delle esigenze dell’utenza e dell’imprenditoria locale – chiusi nel 1990 per ordine della Capitaneria del Porto a causa dello stato di degrado in cui versavano”, nonchè considerato che la delibera contestata “nel formulare l’indirizzo politico per la piena fruibilità delle spiagge del litorale di Roma Capitale da parte dell’utenza, ha consentito l’apertura di idonei varchi, rispetto ai quali la stessa amministrazione municipale si è impegnata a garantire la sicurezza e la pulizia”
    A quel empo non lo sapevamo, ma alla luce della emersa connivenza delle autorità pubbliche comunali e municipali negli anni '90 sorge il forte sospetto che il degrado che condusse alla chiusura dei varchi di allora fosse voluto a bella posta dagli uffici pubblici preposti. Quello che fa restare a bocca aperta è che, invece di sollecitare e denunciare gli uffici pubblici preposti per il fatto di non pulire questi passaggi (preziosi per la fruizione del mare da parte cdelle persone meno abbienti) sia stata adottata la soluzione di eliminarli del tutto chiusi dei passaggi preziosi per la cittadinanza meno abbiente Del resto pensare che qualcosa che sia sporca sia ipso facto illegale, mi sembra "a bit far stretched. Tanto pIù che quelle quattro cartacce mostrate per terra, considerando quanta gente attraversa questi passaggi, in una città di porcaccioni come Roma, si paragona favorevolmente allo stato delle strade cosiddette ordinarie. Da notare che il TAR non ha preso minimamente in considerazione il problema della cosiddetta sicurezza di questi passaggi. Nessuno mi ha fornito una lista di avvenimenti che in questo senso potrebbero verificarsi lungo questi brevi percorsi che non si verifichino quotidianamente in moltissime strade di Roma buie e abbandonate a se stesse.
    Plaudiamo al Tar che ha preso una decisione non burocratica ma si è attenuto al buon senso. Sembra infatti che l'apprezzamento della gente abbia preso il sopravvento su tutte le altre considerazioni, specialmente quella; i passaggi sono sporchi e poco sicuri? Che il Comune faccia il proprio dovere! Altro che renderli illegali!
    Tutte illegali
    Penso che questa volta il benemerito Comitato Ostia 2013 abbia preso una cantonata e me ne dispiacio moltissimo alla luce delle passate sacrosante battaglie oggetto della mia ammirazione. Meno male che si è trattato solamente di una video-denuncia e non un ricorso al TAR, Non ci crederete ma mi sarebbe veramente dispiaciuto se il Comitato Ostia 2013, che non ha certo le ricchezze dei gestori degli stabilimenti Elmi e Battistini, avesse dovuto pagare 1000 € di spese legali.

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  5. Con tutto il rispetto della Sua opinione e del Suo livello di informazione (dunque, nessuna polemica), Le facciamo notare che non c'è alcuna 'delibera' ma che si tratta di singole 'determinazioni dirigenziali' (la differenza è sostanziale da un punto di vista amministrativo). Non Le spieghiamo le conseguenze. Invece circa il grido alla legalità che traspare dal Suo scritto, siamo anche qui con molta pacatezza a farle notare che non c'entra nulla la legalità del varco con la decisione del TAR, che entra solo nel merito dell'aspetto amministrativo (le illegalità che noi indichiamo nel filmato fanno riferimento alla manutenzione e alla sicurezza dei varchi, nonché alla loro fruibilità come previsto per legge). Se poi per Lei è più importante il tifo da Bar dello Sport, lo rispettiamo. Noi stiamo cercando di salire un gradino un po' più in alto, parlando di PUA. Del resto, ce lo conferma Lei stesso, certe battaglie le facciamo solo noi perché ad Ostia ci si accontenta (purtroppo) di poco. Grazie comunque per il Suo contributo e continui a seguirci.

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