martedì 1 maggio 2012
OSTIA, RIPASCIMENTO: SLITTANO I TEMPI DI FINE LAVORI
15 giorni di lavoro, 90mila mc di sabbia, più di 1,5 milioni di euro spesi per far avanzare in pratica di 5-6 metri il solo arenile davanti allo stabilimento balneare Venezia. Non solo, ma alla prossima, seria mareggiata, visto che non ci sono barriere a mare di contenimento, si dovrà ricominciare daccapo. Questo il risultato del ripascimento delle spiagge di Ostia Levante, voluto dalla Regione Lazio, e che, iniziato il 10 aprile, si doveva concludere in 30 giorni 'naturali e consecutivi'. Il tratto interessato, poco più di 1,5 km di costa, và dal Canale dei Pescatori fino al Venezia, con un impiego previsto di quasi 345mila mc di sabbia. Visto che i lavori si sono svolti non tenendo conto dello stato del mare, finendo per perdere molta sabbia portata via dalle onde, si riuscirà a completare l'opera nei tempi previsti e senza aggravio di spesa pubblica? Lo schema contrattuale teneva già conto di 10 giorni quale incidenza dell'andamento stagionale sfavorevole ma prevedeva anche, per ogni giorno di ritardo, una penale pari all'1 per mille dell’importo contrattuale (quasi 7 mila euro al giorno). Ora, anche il guasto al sabbiodotto utilizzato dalla draga per sversare la sabbia sull'arenile. Viene in mente un proverbio da marinai: in mare è meglio prevedere che provvedere.
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