lunedì 13 aprile 2015

OSTIA, MAFIA: GIUSTO L'ATTACCO DI ESPOSITO (PD) A CERTA STAMPA LOCALE

Per la prima volta diamo ragione al senatore Stefano Esposito, venuto ad Ostia da circa un mese a commissariare il più marcio PD di tutta Roma, l'unica giunta municipale disciolta per 'mafia capitale'. Le implicite affermazioni di Esposito, evidentemente stizzito dal comportamento di certa stampa locale, non sono sfuggite a nessuno: "Trovo abbastanza singolare che ci sia un sistema giornalistico ad Ostia per cui i giornalisti che dovrebbero garantire informazione e imparzialità si trasformano poi in militanti politici sulle loro pagine Facebook“. Federica Angeli, l'unica giornalista di Ostia che ha una pagina su facebook, è da sempre stata utilizzata dal PD locale, e, prima del commissariamento, non ha mai esitato a definire la ex-giunta municipale "la miglior amministrazione che io abbia mai visto", finendo per essere però smentirta dai fatti. Non solo, ma ora che si riapre la campagna elettorale, Federica Angeli sta cercando di riproporsi in una nuova versione pro-PD, addirittura come fututo candidato presidente del X Municipio.
Il senatore Stefano Esposito è persona che ama la provocazione, tanto da essere ancora oggi indagato per diffamazione per la questione no-TAV. E' però anche persona che sta combattendo per la legalità ad Ostia e a cui non è sfuggito il rapporto che Federica Angeli ha avuto con la famiglia dei Fasciani, su cui la giornalista non ha fatto mai chiarezza risultando reticente.
Riportiamo di seguito, letteralmente, due post pubblicati da Federica Angeli proprio su facebook, quel social network che Esposito cita nella sua critica. Ricordiamo che Federica Angeli, che ha iniziato a collaborare con il Giornale di Ostia nei tempi in cui nasceva la vera mafia sul litorale, ha sempre frequentato con la sua famiglia lo stabilimento balneare della famiglia Fasciani, il Faber Village, oggi sotto mille indagini da parte della Procura di Roma. Federica Angeli non ha mai scritto contro i Fasciani. Riportiamo fedelmente:

FEDERICA ANGELI E I FASCIANI
"Un giorno vado al mare e becco la signora Fasciani, la moglie di don Carmine, il boss di Ostia che fissa un gatto... Mi fa cenno con la mano di avvicinarmi a lei: "Io amo i gatti, e lo sa perché? Per due motivi: er primo è che sono fedeli, er secondo è perché nun parlano". Due giorni prima le avevo detto che stavo lavorando su di loro per un'inchiesta giornalistica sulla malavita a Ostia. Però, ad onor del vero almeno in maniera diretta non mi hanno mai stoppato né scoraggiato o intimidito quando faccio un'inchiesta per me la prima regola è l'onestà... E quando parlai con loro, cercando persino di coinvolgerli con un'intervista, gli spiegai per filo e per segno ciò che stavo facendo e il senso del mio lavoro: ricostruire il malaffare a Ostia arrivando a nomi e cognomi di colletti bianchi che mai erano stati fatti. Gli spiegai che ormai chi loro erano e le inchieste giudiziarie che li avevano coinvolti erano cosa nota a tutti. Ma io volevo di più. La moglie di Carmine Fasciani, ma anche la figlia Sabrina, non ci crederai, mi adoravano. Per la mia onestà e franchezza e consapevoli che ciò che a me interessava non era il traffico di droga in arrivo, ma vedere fino a che punto intorno e malgrado loro la galassia mafia si era mossa. Perché credimi, i Fasciani sono solo più esposti di tanti altri. E quelli con un codice d'onore vero, che i Triassi e gli Spada non avranno mai.
Sabrina Fasciani un giorno mi si avvicinò, mi strinse la mano e mi disse: t'ho sentito al telefono con l'avvocato tuo che gli spiegavi che preferivi essere condannata (cosa che poi è successo, la mia prima e unica condanna per diffamazione a mezzo stampa) piuttosto che fare il nome della fonte (unica cosa che mi avrebbe salvato dalla condanna). Beh...tanto de' cappello (mi disse), tu sei una seria. Altrimenti qua dentro (nello stabilimento) non ce potevi mette piede. E la prima persona a cui Sabrina ha scritto dal carcere, dopo l'arresto a luglio, sono stata io".
Carmine Fasciani è stato il primo condannato per associazione a delinquere di tipo mafioso (416-bis), la prima sentenza da sempre in tutta Roma, dopo una interminabile serie di processi e condanne che partono almeno dal 2001 e che hanno riempito le pagine della cronaca giudiziaria. Ricordiamo anche che Federica Angeli, contro ogni deontologia professionale, ha invece rivelato una sua fonte mettendo in difficoltà un ex-poliziotto che proprio indagava ad Ostia sulla mafia locale. Infine, su Federica Angeli, oltre la suddetta condanna per diffamazione, gravano in questo periodo decine di denunce sempre per diffamazione a mezzo stampa.

FEDERICA ANGELI E LA GIUNTA DI OSTIA
"Caro Andrea Tassone... Ho osservato il tuo lavoro di questi mesi. La tua onestà e il tuo dire no a pressioni e lobby non l'ho mai trovata in nessun politico. Vai avanti così. Sei davvero grande. Pulito. Forte. Determinato. Viva i varchi al mare. Viva la pedonalizzazione. Viva te e il tuo staff. Perché ci avete dimostrato che la politica è pulita. Sempre a fianco di chi si batte per il bene di un quartiere per troppo tempo abituato a favoritismi e mafiosità. Grazie a nome dei tantissimi che sono con te".
Andrea Tassone (PD), ex-presidente del X Municipio, risulta indagato per la pedonalizzazione ed è stato intercettato più volte nelle indagini su 'mafia capitale' per i suoi stretti rapporti con Salvatore Buzzi, braccio destro di Massimo Carminati. Seppur non indagato, Tassone, almeno come risulta dalle intercettazioni, avrebbe concesso appalti senza gara a Buzzi da cui avrebbe preso anche 30mila euro per la campagna elettorale in Europa del suo referente politico. Enrico Gasbarra (PD).