giovedì 18 aprile 2013

OSTIA, PRESUNTA BOMBA AL MUNICIPIO: NO ALLA STRUMENTALIZZAZIONE

Sul termosifone, a forma di palla, all'interno dei locali del X (ex-XIII) Municipio ad Ostia: «Omaggio ai vigili». Che sia o non sia una bomba, lo deciderà il <robottino>. Certo che è strano, molto strano, che accada questo alla vigilia del convegno sulla chiusura del Tribunale di Ostia, che si terrà domani, ore 15:00, presso il famigerato Polo Natatorio di Ostia, coinvolto in pieno nello scandalo dei Mondiali di Nuoto Roma '09 e su cui ancora la Procura di Roma sta indagando. Vi parteciperanno il candidato sindaco di Roma De Vito (M5S) e i candidati a presidente del Municipio, Ferrara (M5S), Cucunato (probabile, PdL) e Notturni (lista Marchini). Che non venga in mente a nessuno di strumentalizzare la situazione che non solo, con molta probabilità, si rivelerà falsa, ma che non c'entra nulla con il Tribunale di Ostia. Casomai, se vogliamo parlare di Giustizia (G maiuscola) questi signori dovrebbero fare chiarezza sul Polo Natatorio e non andarci a fare 'un convegno', visto che gli stessi locali sono interdetti alla pubblica cittadinanza.

domenica 14 aprile 2013

OSTIA E LA 'CACIARA' DI PIAZZA ANCO MARZIO

2 milioni di euro per un'area pedonale trasformata in un finto 'centro commerciale naturale' e oggi diventata mercatino di auto usate e firme in campagna elettorale. Questa la triste sorte di Piazza Anco Marzio a Ostia, una piazza che doveva essere il salotto del grande quartiere marino di Roma. Oggi, domenica 14 aprile 2013, era occupata da una parte dal gazebo del M5S che dalle 10 fino alle 20 raccoglieva le  firme per la presentazione della lista alle elezioni del Comune di Roma, dall'altra dal gazebo di Alemanno allestito per una propaganda istituzionale e nella restante parte da "un raduno con mostra statica di automobili e motocicli d'epoca" organizzato dall'Associazione “Fiat 500 Gruppo Ostia Beach”. Tutto regolarmente autorizzato, comprese le auto dentro l'isola pedonale dove non possono però transitare le biciclette. A sostenere il raduno/mercatino di auto (si vendeva una Fiat 500 a 4mila euro) è l'attuale Assessore muncipale alle Politiche Ambientali, Sport e Turismo, Giancarlo Innocenzi (oggi presente) tanto che l'associazione ha avuto riservate, nella stessa piazza, dalle 9 alle 13, tutte le seconde domeniche da ottobre a marzo. Anche in pianta stabile, da una settimana, il gazebo di Alemanno dove campeggia lo slogan "Continuiamo Insieme", quasi che un sindaco di Roma avesse bisogno di farsi conoscere per quello che ha fatto in 5 anni. La realtà è che Alemanno ad Ostia, tra i cittadini, non è mai venuto e che adesso in campagna elettorale si deve far assistere dal suo fido Assessore comunale Davide Bordoni, reuccio della piazza dove negli ultimi anni ha organizzato la discussa manifestazione di Ostia Classic. Per ultimi i grillini che dopo il flop durante la presentazione dei candidati di 4 giorni fa (appena 75 persone), devono immergersi nella folla domenicale sapendo bene che la gente, distratta e rilassata dalla splendida giornata, una firma non la nega a nessuno, neppure a loro. A rimetterci il decoro urbano di una piazza già squallida di per sè, la tranquillità dei residenti e degli avventori dei bar, l'offesa al luogo pubblico che doveva a ben altre manifestazioni esser destinato. Addirittura alcune auto hanno messo ad alto volume lo stereo, tra l'indifferenza dei vigili urbani presenti. Insomma, uno spettacolo brutto, rumoroso e incivile che a Roma si definisce in un solo modo: 'caciara'.

giovedì 11 aprile 2013

M5S OSTIA: IL FLOP DELL'ASSEMBLEA GENERALE, APPENA 75 PERSONE

Tutta qui la presenza all'Assemblea Generale del M5S
"Io sono un impiegato". Così si presenta Paolo Ferrara, candidato per il M5S alla presidenza del X Municipio (ex-XIII) davanti ad appena 75 persone durante l'Assemblea Generale del M5S del litorale romano tenutasi ieri sera presso il PalaDiFiore a Ostia. In realtà Paolo Ferrara è in servizio presso la Guardia di Finanza dal 1989: perché non dirlo? Perché non pubblicare, come altri candidati del M5S, i suoi redditi on-line? Non solo, ma il Garante per la protezione dei dati personali ha costituito un fascicolo posto in carico al Dipartimento Realtà Economiche e Produttive (nr.8567), attualmente in fase di istruttoria per presunta violazione di dati sensibili in fase di selezione di assessori competenti per il prossimo governo del Municipio. Insomma, nessuna trasparenza e nessuna coerenza con quanto strillato in piazza. Sarà per questo motivo che la gente li sta abbandonando? Ricordiamo infine che nel X Municipio (ex-XIII) il M5S è stato il primo partito solo per Camera e Senato ma non per le Regionali, checché se ne dica da parte degli attivisti locali. Dopo 'Assemblee Generali' come questa se ne dovrebbero fare una ragione.

domenica 7 aprile 2013

OSTIA, M5S: PAOLO FERRARA, APPARTENERE ALLA GUARDIA DI FINANZA MA NASCONDERE I PROPRI REDDITI

E' singolare che la Guardia di Finanza e il Fisco possano fare le pulci ai conti correnti dei cittadini tramite l'anagrafe tributaria e il candidato alla presidenza del M5S per il X Municipio di Roma (ex-XIII), appartenente alla Guardia di Finanza, ometta di pubblicare i suoi redditi, come invece fanno di solito i candidati del M5S (e non si capisce dunque quando diventi un requisito per la candidabilità). Per carità, una sua scelta, ma dove sono finiti gli slogan strillati in piazza contro l'evasione fiscale, la corruzione, la trasparenza dell'amministrazione pubblica? Proprio Paolo Ferrara, che fino al 14 marzo 2013 (1) ha scritto, nel suo profilo da attivista grillino, che la sua anagrafe tributaria è 'in corso di allestimento' (sic!), ha recentemente abbinato l'esistenza della 'corruzione' con l'aula municipale del parlamentino di Ostia ("Non ci saranno stanze "segrete" per i cittadini"). A noi sembra che i segreti li abbia lui, a meno che strillare la trasparenza per gli altri e non pensare alla propria sia il solito sport dei grilli/locuste finalizzato solo a demolire l'esistente senza portare nulla di nuovo e di diverso da quanto già visto nei partiti tradizionali. Anche perché Paolo Ferrara è stato tesoriere del movimento romano nel 2011 e più volte responsabile del gruppo autofinanziamento.

(1) http://www.roma5stelle.com/mediawiki/index.php?title=Utente:Paolo_Ferrara

sabato 6 aprile 2013

M5S, X MUNICIPIO (ex-XIII): NESSUNA TRASPARENZA NEPPURE NEI COMUNICATI STAMPA


Rispondiamo al M5S che, per replicare alle nostre osservazioni (1), ha dovuto prima mandare un comunicato stampa poi corretto e annullato dal successivo di un'ora e dieci dopo. Ma prima di scrivere, sanno cosa scrivere o è la stessa storia del candidato sindaco del M5S che scrive "Ridisegnamo la città" non accorgendosi dell'evidente errore di ortografia? Punto per punto, rispondiamo:

1) Anagrafe Tributaria
Prendiamo atto che Paolo Ferrara, candidato alla presidenza del X Municipio (ex-XIII) non vuole pubblicare la sua anagrafe tributaria. I candidati del M5S alla Regione, come Davide Barillari, lo hanno fatto. Chiaro segnale che le 'regole' valgono quando fanno comodo, anche per chi, come Paolo Ferrara, appartiene alla Guardia di Finanza.
2) Selezione Assessori
La procedura di selezione non è regolare perché non autorizzata dal Garante per la Protezione dei dati personali, come segnalato con il nostro esposto (2). E' in corso la verifica da parte delle autorità.
3) Ricorso al TAR 'Spiaggia bene comune'
Prendiamo atto che il M5S fa solo propaganda nel gridare all'abuso e nessuna azione concreta (esposto, denuncia). Esprime solo 'solidarietà' alla battaglie di altri di cui si impossessa senza alcun merito.
4) Autodichiarazione per eliggibilità
Lo conferma il M5S: manca tutto...

Conclusione: non basta strillare nelle piazze.


(1) http://comitatocivico2013.blogspot.it/2013/04/candidature-alla-presidenza-del-x.html
(2) http://comitatocivico2013.blogspot.it/2013/03/ostia-m5s-esposto-al-garante-per-la.html


venerdì 5 aprile 2013

CANDIDATURE ALLA PRESIDENZA DEL X MUNICIPIO (ex-XIII): IL CASO DI PAOLO FERRARA, M5S

In occasione delle primarie del centrosinistra nel X Municipio (ex-XIII), nell'attesa di capire cosa farà il centrodestra e le numerose liste civiche, una domanda sorge spontanea: dove è la trasparenza del candidato presidente del M5S? Due dati di fatto: manca ancora qualsiasi informazione circa la sua 'anagrafe tributaria', manca una sua autodichiarazione di non essere in situazioni di ineleggibilità o incompatibilità come previsto per Legge. Parliamo di Paolo Ferrara, 42 anni, da sempre residente sul litorale, arruolato nella Guardia di Finanza dal 1989 e dal 2010 in servizio presso il Reparto Tecnico Logistico Amministrativo del Lido di Ostia. L'anagrafe tributaria era un dato richiesto per la candidabilità dentro il M5S. Analogamente, devono essere rispettati i requisiti per essere eletti previsti dal Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 227 del 28 settembre 2000 - Supplemento Ordinario n. 162. Nulla di tutto questo. Così, mentre il Garante per la protezione dei dati personali ha aperto un'indagine a seguito del nostro esposto per presunte irregolarità nella selezione degli assessori, avvenuta sempre su iniziativa di Paolo Ferrara (presunta violazione degli artt. 27, 28, 37 e 38 del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196), ora assistiamo a un fatto molto grave: il razzolare bene e il predicare male. Dove sono tutte le promesse gridate in piazza di essere 'trasparenti' verso i propri elettori? Per il M5S già esiste il caso di Davide Barillari, candidato come presidente (non eletto) alla Regione Lazio che ha omesso, nella sua candidatura, di dichiarare di aver partecipato a precedenti elezioni politiche (motivo di non candidabilità per il M5S). E dove sono finite le promesse di Paolo Ferrara, racchiuse negli ordini del giorno di più riunioni del M5S, dove si sosteneva di ricorrere al TAR con lo slogan "Riprendiamoci le spiagge, spiagge libere"? Se il ricorso al TAR non è stato fatto, si tratta di una promessa mancata, se il ricorso al TAR è stato fatto, si tratta di uno dei motivi per la non candidabilità di Paolo Ferrara, in accordo alla legge sopra citata (art. 63): "Non può ricoprire la carica di sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale, provinciale o circoscrizionale... colui che ha lite pendente, in quanto parte di un procedimento civile od amministrativo, rispettivamente, con il comune o la provincia". Attendiamo chiarimenti in merito. In caso contrario segnaleremo alle autorità preposte al controllo questi fatti.