E' singolare che la Guardia di Finanza e il Fisco possano fare le pulci ai conti correnti dei cittadini tramite l'anagrafe tributaria e il candidato alla presidenza del M5S per il X Municipio di Roma (ex-XIII), appartenente alla Guardia di Finanza, ometta di pubblicare i suoi redditi, come invece fanno di solito i candidati del M5S (e non si capisce dunque quando diventi un requisito per la candidabilità). Per carità, una sua scelta, ma dove sono finiti gli slogan strillati in piazza contro l'evasione fiscale, la corruzione, la trasparenza dell'amministrazione pubblica? Proprio Paolo Ferrara, che fino al 14 marzo 2013 (1) ha scritto, nel suo profilo da attivista grillino, che la sua anagrafe tributaria è 'in corso di allestimento' (sic!), ha recentemente abbinato l'esistenza della 'corruzione' con l'aula municipale del parlamentino di Ostia ("Non ci saranno stanze "segrete" per i cittadini"). A noi sembra che i segreti li abbia lui, a meno che strillare la trasparenza per gli altri e non pensare alla propria sia il solito sport dei grilli/locuste finalizzato solo a demolire l'esistente senza portare nulla di nuovo e di diverso da quanto già visto nei partiti tradizionali. Anche perché Paolo Ferrara è stato tesoriere del movimento romano nel 2011 e più volte responsabile del gruppo autofinanziamento.
(1) http://www.roma5stelle.com/mediawiki/index.php?title=Utente:Paolo_Ferrara
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