Un palazzo a rischio di crollo (ordinanza del sindaco di Roma n.65 del 1 marzo 2010), ma nessuno interviene a mettere in sicurezza le aree esterne e i palazzi circostanti (compreso l'albergo ARAN Blu). Questo accade ad Ostia, sul Lungomare Duca degli Abruzzi al civico 80, nel silenzio assoluto da parte della U.O.T. del XIII Municipio e del Gruppo XIII della Polizia Municipale, competenti per territorio. Solo dopo aver denunciato il fatto (il 1 marzo 2011), è stato affisso sul cancello principale dell’immobile un cartello lavori che contiene discutibili indicazioni:
1. Si definisce lo stabile “sottoposto a sgombero per inagibilità strutturale”.
2. Si riporta una comunicazione inizio lavori del 03 dicembre 2009 (prot.n.112300)
3. Si ammette che ancora non esiste alcun progetto di recupero strutturale e di messa in sicurezza dell’immobile e non esiste una data certa di inizio (ripresa ?) lavori (forse ad Aprile 2011)
Dall’ordinanza n.65 si ricava invece che dal fonogramma dei VV.FF. n.38240 dell’11 agosto 2008, risultavano inagibili solo gli interni 11 e 14 e che in data 9 febbraio 2009, veniva incaricato un progettista strutturale per ottemperare agli adempimenti richiesti. Solo in data 3 dicembre 2009 (10 mesi dopo) veniva data comunicazione dell’inizio lavori e in data 16 febbraio 2010 la Commissione Sicurezza Stabili Privati notava un ‘aggravamento delle strutture portanti’ dichiarando una ‘inagibilità, a scopo cautelare, dell’intero edificio’. Da qui, l’Ordinanza 65 del 1 marzo 2010. Le domande sorgono spontanee. Come è possibile che un problema strutturale si sia manifestato ai piani alti (interni 11 e 14) e si sia ‘propagato’ all’intero edificio senza che ci sia stato alcun crollo od evento straordinario ? Quale è stata la qualità dei lavori eseguiti da dicembre 2009 a febbraio 2010, se da 2 interni inagibili si è passati all'inagibilità di tutto l’immobile ? Perchè è stato urgente far sgomberare i condomini e non necessario mettere in sicurezza le aree esterne ? Si tratta di negligenze gravissime che dovranno essere giustificate o c’è da pensare che si sia fatta, nei 3 anni a disposizione, una esagerata e frettolosa valutazione dei danni strutturali dell’immobile ?
Inaccettabile poi che ancora ad oggi non ci sia un progetto strutturale: vuol dire che neppure si è acquisito il progetto originario dello stabile individuandone le criticità e che non sono state ispezionate le fondamenta, valutandone lo stato. Perché se così non fosse sarebbe ancora più grave che ad oggi non siano già stati fatti degli interventi risolutori del problema.
In conclusione, se il palazzo è a rischio di crollo (come dice l'ordinanza), s'intervenga a mettere in sicurezza le aree esterne e se c'è negligenza, intervenga d'ufficio Alemanno in veste di Ufficiale di Governo, come previsto per Legge. Se invece tutto questo pericolo non c'è, perchè c'è stato lo sgombero dei condomini ?.
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