giovedì 21 giugno 2012

OSTIA, RIPASCIMENTO SPIAGGE: 30 GIORNI IN PIU', 100 METRI IN MENO E 7 MILIONI DI EURO SPESI

Un'ulteriore proroga e siamo alla terza. Per i lavori di ripascimento delle spiagge di Ostia levante alla fine ci saranno voluti, se tutto va bene, 90 giorni, ben 30 in più secondo quanto invece previsto dal Capitolato Speciale d'Appalto. I lavori oggi sono in ritardo: mancano, lato Canale dei Pescatori, quasi 100 metri di nuovo arenile. Dal 28 marzo 2012, data in cui sono stati assegnati i lavori alla ACMAR di Ravenna, per ben tre volte la Capitaneria di Porto ha dovuto emettere apposita ordinanza per autorizzare un nuovo fine lavori, diventato ieri quello del 25 giugno e non più quello fissato inizialmente del 31 maggio. Eppure lo schema contrattuale teneva già conto di 10 giorni quale incidenza dell'andamento stagionale sfavorevole. Chi e su quale basi ha concesso la proroga di 30 giorni, evitando che per ogni giorno di ritardo venisse sanzionata alla ACMAR una penale pari all'1 per mille dell’importo contrattuale (quasi 7mila euro al giorno), vale a dire quasi 200mila euro in totale? Lavori non solo in ritardo e ancora non terminati, ma che rischiano di essere messi in discussione alle prime mareggiate per la mancanza di protezioni di contenimento a mare. Abbiamo segnalato più volte l'imperizia della ditta durante l'esecuzione dei lavori, così come la mancata applicazione delle prescrizioni di sicurezza a mare imposte dalla Capitaneria di Porto e dal XIII Municipio, che prevedevano anche il divieto di balneazione e l'interdizione al pubblico del tratto interessato dai lavori. Adesso anche l’avaria alle pompe di dragaggio e refluimento della Draga NJORD R, resasi indisponibile. Pasticci su pasticci costati quasi 7 milioni di euro di cui chiederemo spiegazione alla Regione Lazio.

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