giovedì 21 febbraio 2013

OSTIA, HOTEL KURSAAL: PERSI I VALORI CIVICI E URBANISTICI

Tra 2 giorni sarà il terzo anniversario del parziale e illegittimo sgombero dell'Idroscalo del 23/02/2010. Fu una finta ordinanza di Protezione Civile a permettere di sgomberare una trentina di famiglie ancora oggi confinate in residence dal costo di quasi 3.000 euro al mese per nucleo famigliare. Uno scandalo tutto romano, firmato da Alemanno e dal presidente del XIII Municipio, Giacomo Vizzani che in questi giorni invece si dimostra 'umano' e coraggioso verso gli occupanti (da fine 2008) del noto e storico albergo Kursaal di Ostia. Vizzani ha sempre speso parole durissime verso la comunità storica dell'Idroscalo, dimenticando che all'Idroscalo nessuno ha mai occupato alcuna proprietà privata, come accade invece per il Kursaal. Ha anche suggerito, 3 anni fa, alla proprietà che “per ottenere le proprie ragioni deve soltanto ed unicamente rivolgersi alle forze dell’ordine che, tra l’altro, sono pronte ad intervenire, nel rispetto della legge. Se si ritiene di essere stati danneggiati, si può fare causa al comune. Come Municipio, tra l’altro, sulla questione non abbiamo più nessuna competenza”. Ed invece oggi afferma: "Ho ricevuto un rappresentante degli occupanti, ascoltando motivazioni e le richieste e, in accordo con l’Amministrazione comunale è stato quindi deciso di sospendere l’ordinanza di sgombero". Complimenti.

E' solo un problema sociale, trovare alloggi alternativi agli occupanti? E' solo un problema di ordine pubblico, restituire alla proprietà l'uso dei suoi beni? E' solo un problema turistico, restituire ad Ostia il primo bio-albergo mai sorto sul litorale romano? E' solo un problema politico, far convergere tutti i partiti su una scelta 'opportuna' in campagna elettorale? No, è soprattutto un problema civico e urbanistico. Civico, perchè è inaccettabile l'inerzia delle istituzioni in una città come Roma. Urbanistico, perchè è inaccettabile che si parli di progetti futuri sul waterfront senza preoccuparsi di tutelare l'esistente. Mancano dunque i valori base di una sana amministrazione a Roma: i valori che governano i rapporti tra cittadini, i valori che governano il disegno della città. E' per questa mancanza di valori che Alemanno e Vizzani, da una parte considerano di serie B i cittadini dell'Idroscalo e vogliono la loro terra per una dichiarata speculazione edilizia, dall'altra, se ne infischiano della proprietà privata e parlano con gli occupanti, proponendo progetti faraonici a 50 metri da dove si lascia degradare un albergo che ospitò Lucio Dalla.

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