giovedì 12 aprile 2012

OSTIA, RIPASCIMENTO: 140MILA EURO DI SABBIA SPRECATA.

Una negligenza da 140mila euro. Questo il costo stimabile dei 1.800 mc di sabbia versati presso lo stabilimento Venezia due giorni fa e spazzati via dalle mareggiate di questi giorni, già annunciate da domenica.
Infatti, secondo il computo metrico del Capitolato Speciale d'Appalto, il costo a mc della sabbia "di granulometria D50 compresa tra 0,20 e 0,40 mm" è di euro 14,86. A questo va aggiunto un compenso addizionale di 0,29 euro al mc per ogni km di distanza in più dalle cave marine di provenienza oltre i primi 20 km, vale a dire (poichè sono 41 i km per raggiungere le cave di Anzio), 0,29x21=6,09 euro/mc.
Dunque, noi cittadini abbiamo pagato inutilmente 1.800x(14,86+6,09)=162.895,32 euro che, al ribasso di asta operato (15,21%) diventano reali 138.118,95.
Sorridiamo dunque alle affermazioni rilasciate alla stampa da Antonio Luigi Leone (marketing manager presso la danese Rohde Nielsen A/S, proprietaria delle tre draghe in azione): «Nessun problema per quanto riguarda la spiaggia, la piattaforma di sabbia ormai è sedimentata. Se parte della rena è stata portata via dalle correnti, non è un problema. D'altra parte, se dovessimo lavorare solo con il bel tempo, non finiremmo più». Invece il problema c'è: non solo non compare il nome di Leone sul cartello lavori ma si son buttati via migliaia di mc di sabbia con un preavviso meteorologico ben chiaro. Resta poi da chiarire perchè stia lavorando ad Ostia la società danese.
Ricordiamo che la gara è stata vinta dalla R.T.I. costituita dal Consorzio Ravennate delle Cooperative di Produzione e Lavoro Soc. Coop. p.A.(mandataria) e dalla Ing. Sarti Giuseppe & C. Impresa Costruzioni Spa (mandante) - Via Teodorico, 15 – 48122 Ravenna. E' stata poi la ACMAR Società Cooperativa per Azioni, con sede a Ravenna in Via G. Rossi N. 5, ad aver inviato alla Capitaneria di Porto la nota assunta al protocollo N. 18.02.22/8588 in data 28.03.2012 con la quale si comunicava che le erano stati assegnati i lavori. Se la Rohde Nielsen lavora per la ACMAR, si tratta di un subappalto o di un "sub-subappalto"?. Nel cartello lavori non si fa alcuna menzione della Rhode Nielsen, come invece dovuto per legge.
Concludiamo poi con un altro 'problema'. L'Art. 21 (Condizioni di ammissibilità all’asta) del Capitolato Speciale d'Appalto recitava chiaramente che l'impresa doveva possedere e avere la disponibilità "per l’intera durata dei lavori a titolo esclusivo" delle motodraghe, pena l’esclusione. Se le draghe sono della Rhode Nielsen e la gara è stata aggiudicata ad altre imprese, è tutto regolare?

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