mercoledì 17 luglio 2013

OSTIA, MAFIA DELLE SPIAGGE - TASSONE: LINGUA LUNGA, MEMORIA CORTA

Dopo la figuraccia con annessa marcia indietro sui campi Rom, il nuovo presidente del X Municipio, Andrea Tassone (PD), parla ancora a sproposito, rilasciando queste dichiarazioni alla stampa circa la rimozione del direttore e del dirigente tecnico dell'attuale X Municipio: "Le decisioni che abbiamo assunto con il sindaco Marino erano già state maturate nei giorni scorsi". Ricordiamo a Tassone (e a Marino, che lo ascolta) che Aldo Papalini, direttore dell'Ufficio Tecnico di Ostia, già da anni indicato come 'fratello massone' dal Grande Oriente d'Italia Democratico, era stato rimosso da Alemanno il 19 ottobre 2012 dal suo incarico come dirigente dell'U.O. Ambiente e Litorale. Rimossa a quel tempo anche Claudia Menichelli, direttore del Municipio (al suo posto, Emanuela Bisanzio). Commentarono il fatto tre esponenti del PD del X Municipio: Andrea Tassone (allora capogruppo PD), Giuseppe Sesa (allora membro delle Commissioni Lavori Pubblici, Litorale e Turismo, oggi capogruppo PD) e Marco Belmonte (allora presidente della Commissione Trasparenza e Garanzia, oggi Assessore alle Politiche Ambientali). Queste le loro dichiarazioni:

  • Tassone: "Alemanno e i suoi sodali usano gli amministrativi come parafulmine. Quando manca la dignità politica si tende sempre a dare ad altri le proprie colpe"
  • Sesa e Belmonte: "Il Sindaco avrebbe, come da sua prerogativa, dovuto sciogliere il consiglio del Municipio. Inoltre chiediamo che venga istituita una commissione d'inchiesta che ripristini la  trasparenza e la legalità sulla vicenda delle concessioni demaniali. Sono mesi che attendiamo in commissione i documenti necessari".

Si trattava dunque per il PD di un problema politico, di 'trasparenza e legalità' amministrativa. Mai parlato da parte del PD di infiltrazioni malavitose.
Claudia Menichelli fu reintegrata con un'ordinanza del Tribunale del Lavoro notificata al municipio di Ostia il 15 febbraio 2013. In quell'occasione, nessuno del PD disse nulla. Non solo. Il 19 febbraio Belmonte annunciava di render noti 'i risultati' circa le spese sostenute dal municipio per il bando parcheggi del lungomare dell'estate 2012, poi annullato. Lo stesso bando dove risultava dentro Armando Spada, lo stesso esponente del clan intercettato con Papalini. Inutile dire che Belmonte da quel 19 ottobre nulla ha fatto (ma neppure prima) per far chiarezza anche sulla questione delle concessioni demaniali pur avendo tutti gli strumenti per farlo.
L'unica verità dunque è quella che dice Marino, quando in piena trasparenza afferma di aver saputo la notizia delle infiltrazioni malavitose a Ostia dai giornali. Se infatti non fosse stata Repubblica nessuno del PD del X Municipio avrebbe detto nulla anche perché fino al giorno della notizia nessuno del PD aveva fatto nulla verso Papalini e la Menichelli (che sarebbe interessante sapere cosa c'entra con le infiltrazioni malavitose).
Tassone dunque ha rilasciato dichiarazioni false e tendenziose: a rimuovere Papalini dall'U.O. Ambiente e Litorale è stato Alemanno e solo adesso, a scandalo avvenuto, ha rimosso il dirigente dalle altre competenze tecniche rifacendosi però sempre a questioni che riguardano le concessioni balneari. Mai Tassone ha parlato in campagna elettorale e dopo il suo insediamento di rimuovere Papalini e la Menichelli. Analogamente Belmonte e Sesa. E da Belmonte ancora aspettiamo i risultati della sua inutile commissione (i fatti stanno a zero). Anzi da Belmonte aspettiamo anche i risultati della regolarità dei parcheggi su area demaniale nei pressi del Polo Natatorio, parcheggi che proprio Papalini disse non essere in regola e su cui anche Sandro Lorenzatti (allora segretario SeL municipale, oggi Assessore municipale alla Cultura) ebbe qualcosa da ridire. Attendiamo risposte da un Tassone smemorato.

Nessun commento:

Posta un commento