venerdì 6 dicembre 2013

MUNICIPIO X, DROGHEI: L'ASSESSORE AL WELFARE E LA LAUREA CHE NON HA

In un periodo di lauree e titoli inventati, anche l'attuale Municipio X di Roma Capitale aggiunge l'ennesimo falso in un documento pubblico. Parliamo di Emanuela Droghei, moglie di Francesco D'Ausilio, capogruppo capitolino PD. Con il solo diploma di maturità classica conseguito presso il Liceo Anco Marzio a Roma, scrive sul suo profilo Facebook che "ha studiato presso l'Università degli Studi Roma Tre" (inducendo a credere che sia laureata) e in più risulta "dottoressa" in un  importante incontro pubblico istituzionale. Non basta essere Assessore Welfare e Salute di un Municipio per farsi chiamare "dottoressa". Il titolo di dottore spetta ai laureati e chi ne fa un utilizzo senza laurea è perseguibile per legge (art. 498 c.p.). E' un delitto contro la fede pubblica, attinente alla 'falsità personale' ed è punibile con sanzione amministrativa pecuniaria da euro 154 a euro 929. Il falso è contenuto nel documento pubblico disponibile su internet relativo alla "Conferenza dei servizi sanitari 2013" dal titolo "Analisi dei bisogni di salute e programmazione partecipata nella ASL Roma D" che si è tenuta giovedì 7 Novembre 2013 presso l'Episcopio - Salone Riario in Piazza della Rocca, 13 ad Ostia Antica.
L'intervento della Droghei (previsto alle 10:10 – 11:00) insieme alla dott.ssa Daniela Sgroi è disponibile sul sito della ASL RM-D (http://www.aslromad.it/PDFView.aspx?Comunication=1348&Progressive=15). La prima pagina riporta la scritta: Municipio X Assessore Politiche Sociali, Dott.ssa Emanuela Droghei. Siamo certi che si tratta di un errore e che presto tutto verrà ripristinato. In fondo lo ha detto proprio il 7 novembre lo stesso presidente del  Municipio X, Andrea Tassone, in occasione del Consiglio Straordinario sulla mafia sul Litorale romano: le parole chiave della sua giunta sono 'semplificazione, decisione, trasparenza'. Dunque, assessore Droghei, ascolti Tassone: è più semplice scrivere il proprio nome senza anteporre 'dottoressa'. Tutto sta a farlo con 'decisione' per garantire 'trasparenza'. Siamo certi che non ci deluderà.

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