martedì 17 dicembre 2013

MUNICIPIO X, DROGHEI: UNA LAUREA A TUTTI I COSTI

"Repetita iuvant" ma non serve ad avere una laurea. Non la pensa così Emanuela Droghei (PD), moglie di Francesco D'Ausilio, capogruppo capitolino PD, che invece ha pensato a distanza di poco più di un mese di apparire di nuovo in pubblico con il titolo di 'dottoressa' pur avendo il solo diploma di maturità classica. Noi l'avevamo colta in flagrante il 6 dicembre scorso ricevendo mail di sdegno da parte dei cittadini. Lei, imperterrita, ci riprova. L'occasione è sempre offerta dall'ASL Roma D: http://www.aslromad.it/PDFView.aspx?Comunication=1394&Progressive=1. Dopo la nostra precedente segnalazione (1) neppure è stato aggiornato il profilo di facebook che recita ancora: "ha studiato presso l'Università degli Studi Roma Tre". Sarebbe facile fare la battuta giocando sul fatto che questa volta la Droghei interviene come 'dottoressa' a una "rassegna di cortometraggi, documentari e lungometraggi sulla salute mentale" che si tiene il 19 dicembre alle ore 16 presso il Teatro del Lido a Ostia. Ci limitiamo a segnalare alla 'dottoressa' Droghei, di nuovo, che il titolo di dottore spetta ai laureati e chi ne fa un utilizzo senza laurea è perseguibile per legge (art. 498 c.p.). E' un delitto contro la fede pubblica, attinente alla 'falsità personale' ed è punibile con sanzione amministrativa pecuniaria da euro 154 a euro 929. Il falso, anche questa volta, è contenuto in un documento pubblico. "Repetita iuvant" o, come dicono gli inglesi, "forewarned is forearmed". A tradurlo, ci può pensare il marito, che ha anche la nazionalità americana.

(1) MUNICIPIO X, DROGHEI: L'ASSESSORE AL WELFARE E LA LAUREA CHE NON HA

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