mercoledì 14 maggio 2014

OSTIA: " ... E L'ANNEGAR M'E' DOLCE IN QUESTO MARE"

No, non l'ha scritto Giacomo Leopardi. E' l'epitaffio sull'<Infinito> caos che ha creato l'imbarazzante incapacità del presidente del Municipio di Ostia, Tassone, volendo metter le mani sulla stagione balneare.
Ad oggi, sulle spiagge libere di Ostia manca il servizio di assistenza e salvataggio ma il Municipio X non riesce ad informare con correttezza i bagnanti, soprattutto gli stranieri. Questa è la promozione del turismo del Mare di Roma?
Un esempio su tutti. Dopo la nostra denuncia di 2 settimane fa, il Municipio di Ostia ha dovuto cambiare il cartello di avviso scritto in inglese maccheronico, continuando però a sbagliare. Infatti secondo l'Ordinanza di sicurezza balneare nr.32/2013 (provvedimento in vigore, così come aggiornato dall’Ordinanza n.66/2013 in data 04 Luglio 2013) emessa dalla Capitaneria di Porto di Roma, non è rispettato quanto previsto dall'articolo 11: il cartello deve essere redatto in almeno tre lingue comunitarie (italiano – inglese – francese o spagnolo o tedesco).
Aggiungiamo anche che non si tratta solo di informare che manca il 'bagnino' (lifeguard) ma anche p.es.  che manca il materiale di primo soccorso e tutta una serie di accessori che garantiscono il servizio di assistenza a terra. Il Municipio di Ostia continua ad annaspare in evidente affanno ma ora anche la beffa: un cartello che sembra un divieto di balneazione, che pochi capiscono, e che 'tutela' solo l'incapacità amministrativa di Tassone e dei suoi uffici.

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